Operazione Gran Baita, chi sono i due indagati
Dopo l’emergere dell’inchiesta sull’operazione legata all’hotel Gran Baita di Cervinia, affiorano anche le identità dei due indagati per turbativa d’asta. Si tratta di Federico Maquignaz, presidente e amministratore delegato della “Cervino SpA”, e di Ezio Colliard titolare della “Vico” (Valdostana Impresa Costruzioni Srl) di Hône.
I rispettivi legali, al momento, si limitano a poche parole. “Siamo assolutamente sereni del fatto che a breve verrà chiarito che non c’è stata nessuna irregolarità in questa operazione” dice l’avvocato Monica Atzei, che affianca il rappresentante dell’impresa di costruzioni. La “Vico” è, a sua volta, maggioritaria nella società “La Gran Baita” di Milano, che ha rivenduto l’immobile a 4,5 milioni di euro dopo un anno dall’aggiudicazione (per 1,5 milioni) nella gara esperita nel 2016 dalla “Cervino SpA”, proprietaria dello stabile.
L’avvocato Corrado Bellora, al riguardo, sottolinea come “Federico Maquignaz si dice assolutamente sereno sulle procedure adottate, sono state tutte rispettose della legge. Lui non ha quindi nulla da dire al momento, se non che attende il lavoro della magistratura, perché è convinto che da esso risulterà la sua correttezza”.
L’hotel Gran Baita nasce negli anni trenta, come grande albergo. Un rogo lo semidistrugge nel 1973 e, fino a qualche anno fa, ospitava alcuni uffici e la biglietteria della “Cervino” (sorge accanto alla stazione di partenza della funivia per Plan Maison). La sollecitazione di manifestazioni d’interesse, da parte di soggetti interessati ad una trattativa privata per l’acquisto, era partita nel febbraio 2016.