Otto giorni di esercitazione per migliorare operatività e procedure di Protezione civile
Un incidente stradale ad un mezzo con a bordo del materiale radioattivo (che s’incendia), due evacuati dalla zona del sinistro che si smarriscono nella riserva “Les Iles” tra Brissogne e Saint-Marcel e l’accoglienza in Valle di una parte degli evacuati dalla “zona rossa” dei Campi Flegrei. Sono i più rilevanti tra gli scenari che verranno simulati nell’esercitazione annuale di protezione civile “Exe 2024”, iniziata ieri e destinata a chiudersi l’8 ottobre prossimo.
Sono dieci i moduli addestrativi previsti (nei comuni di Valtournenche, Pollein, Quart e Saint-Chrisotphe), cui prenderanno parte i professionisti e i volontari di molteplici enti, di pronto intervento e non (sono stimati, in ognuna delle giovante, circa 230 unità). Il capo della protezione civile regionale, Valerio Segor, ha sottolineato, in una conferenza stampa tenutasi oggi, mercoledì 2 ottobre, a Palazzo regionale, come si tratti di un’“esercitazione che, di tale entità, è almeno vent’anni che non viene portata avanti”.
Gli obiettivi dell’addestramento
Gli obiettivi di “Exe 2024”, invece, sono stati ricordati dal presidente della Regione, Renzo Testolin, “e si racchiudono in tre tipologie di attenzionamento”. La prima è l’esercitazione sull’accoglienza (così da testare il compito assegnato alla Valle dal piano d’emergenza sui Campi Flegrei, che prevede l’arrivo in Valle e Piemonte di parte dei residenti nel quartiere Vomero di Napoli).
Quindi, l’aggiornamento del piano radiologico, “che vediamo più lontano di altri, ma in funzione anche della nostra vicinanza a centrali nucleari che insistono nell’arco di 200 km sul territorio transfrontaliero, potrebbero portarci a situazioni” cui dedicare attenzione. Infine, l’aggiornamento delle procedure su una serie di eventi. Centrale, nell’attività addestrativa, sarà il campo predisposto nel parcheggio retrostante l’area della Grand Place, a Pollein.
Il campo di accoglienza a Pollein
Tale struttura, il cui allestimento sarà esso stesso parte di “Exe 2024”, avrà tre “anime”, legate alla colonna mobile regionale per il soccorso umanitario, a quella dei Vigili del fuoco per il soccorso tecnico e alla creazione di una zona illustrativa per finalità didattiche. E’ infatti previsto che, venerdì 4 ottobre, si svolga una giornata di divulgazione rivolta alle scuole, cui prenderanno parte le primarie del Ponte di Pietra, San Francesco, Sant’Orso, Ramires, Plan Félinaz e Aymaville e le superiori dell’Istituto Don Bosco di Châtillon e dello Scientifico-Scienze applicate del Regina M. Adelaide.
“Si tratta di un’esercitazione continuativa, articolata su vari scenari esercitativi concatenati tra loro – ha affermato il Vicario della Protezione civile della Valle d’Aosta Sara Maria Ratto – che ha richiesto un notevole sforzo progettuale ed il coinvolgimento di tutte le componenti del sistema di protezione civile regionale con il concorso di un nucleo CBNR della Croce Rossa Italiana dell’Emilia Romagna. C’è molta carne al fuoco, ma con la volontà di capire le criticità e migliorare”.
Il test di IT-Alert
Contestualmente all’esercitazione annuale, nella mattinata di lunedì 7 ottobre si terrà un nuovo test del sistema di allarme pubblico “IT-alert”. Tutti i dispositivi di telefonia mobili agganciati a celle della Valle d’Aosta emetteranno una notifica particolare, alle ore 9, con l’inoltro di un messaggio che simulerà la comunicazione alla popolazione di un incidente nucleare che ha coinvolto una delle centrali attive oltre i confini italiani, ma limitrofe alla Valle d’Aosta.
Questa attività ha due scopi, è stato spiegato in conferenza stampa: sperimentare, da un canto, l’utilizzo e l’efficacia della diffusione del messaggio di allerta sul territorio regionale e di accrescere nella popolazione la familiarizzazione con il sistema di allarme pubblico, per scenari di rischio specifici. Il monitoraggio sul test avverrà a cura di “sentinelle” del Corpo Forestale della Valle d’Aosta.
Gli enti coinvolti
“Exe 2024” coinvolgerà nel complesso: Protezione civile regionale, Corpo valdostano dei Vigili del fuoco, Corpo forestale regionale, Soccorso Alpino Valdostano, 118, Croce Rossa Italiana, Forze armate, Forze dell’ordine, Istituto Zooprofillatico, Arpa, Fondazione montagna sicura e parchi naturali del Gran Paradiso e del Monte Avic, oltre ai Comuni coinvolti, ai volontari di protezione civile e ai Vigili del fuoco volontari dei diversi distaccamenti comunali.