Raggirarono un’anziana rubandole i risparmi, denunciati in due

20 Luglio 2023

Il 9 febbraio scorso, girovagando ad Aosta a bordo di un’auto con targa straniera, avevano avvicinato una 91enne lungo il Buthier. Uno dei due uomini a bordo la aveva convinta di essere un amico del genero e di doverle consegnare un pacco per la figlia. Unico “adempimento”, anticipare la somma di 600 euro. Avevano quindi accompagnato la donna a casa, riuscendo a sottrarle una busta con dei risparmi. Dopo le indagini, i Carabinieri hanno sono risaliti ai presunti autori del raggiro: si tratta di due 44enni italiani, di origini campane.

Il reato contestato loro è furto in abitazione pluri-aggravato in concorso, in danno di persona in condizioni di minorata difesa. Uno dei due, per il quale il Gip aveva anche spiccato in giugno la misura cautelare dell’obbligo di dimora nella città di residenza, si è reso irreperibile dopo il reato e non è ancora stato rintracciato. All’altro è invece stato notificato dalla Procura della Repubblica l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, con il procedimento penale che farà il suo corso.

L’accaduto era stato denunciato dall’anziana alla stazione di Aosta dell’Arma il giorno dopo. Era così emerso che, per spingere la donna a salire sull’auto (noleggiata in Francia, probabilmente per eludere controlli e successive investigazioni), conducendo coloro che l’avevano avvicinata alla sua abitazione, uno degli impostori aveva simulato una telefonata proprio con il genero. Nell’abitazione, l’anziana, persuasa della necessità di pagare, e ormai totalmente carpita della sua buona fede, aveva preso da un cassetto una busta con 1.500 euro di risparmi, poggiandola sul letto.

A quel punto, nella ricostruzione dei militari, l’uomo che era entrato in casa, con un gesto fulmineo aveva messo il pacco da consegnare sul letto e si era impossessato del plico con il denaro, per poi dileguarsi assieme al complice a bordo dell’auto. L’involucro rimasto in mano alla donna conteneva tre orologi di scarso valore commerciale. Per la “truffa del finto pacco”, i due erano già stati denunciati altrove e a loro i militari del Nucleo investigativo sono arrivati a partire dalle telecamere di sorveglianza sul territorio e con attività tecniche e riscontri anche in altre regioni italiane.

I Carabinieri ricordano di non dare fiducia a persone sconosciute, di non aprire la porta agli estranei, che gli appartenenti a Corpi dello Stato indossano uniformi ben riconoscibili e non chiedono denaro. In caso di dubbi o necessità, viene altresì ribadito di contattare sempre il numero d’emergenza 112, senza preoccuparsi di disturbare. Sulle truffe nei confronti delle persone anziane, l’Arma – oltre a vari incontri di sensibilizzazione – ha lanciato anche una campagna con adesivi, schede informative e un pieghevole.

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