Violenze sul padrone di casa, a dicembre l’udienza preliminare
Dopo la richiesta di processo della Procura, è stata convocata per il prossimo 20 dicembre, dinanzi al Gup Luca Fadda, l’udienza preliminare in cui dovrà comparire il 57enne di Caltanisetta accusato di violenza sessuale sull’uomo da cui affittava un alloggio in Valle d’Aosta. L’imputato era stato arrestato lo scorso 26 marzo, assieme alla moglie, accusata di aver concorso con il consorte negli abusi.
La donna, in maggio, si era però tolta la vita in carcere, a Torino. L’uomo, assistito dall’avvocato Massimiliano Bellini di Caltanissetta, è stato invece scarcerato dal Tribunale delle Libertà in giugno ed è attualmente sottoposto ad obbligo di dimora nel comune siciliano ove risiede. Secondo la ricostruzione dell’accusa (il fascicolo è affidato al pm Manlio D’Ambrosi), la coppia era giunta in Valle per motivi di lavoro nel giugno 2023.
Si era quindi stabilita in una delle case di proprietà del 65enne, emerso come un uomo dal carattere mite e ingenuo. Dopo un periodo di rapporti amichevoli con il padrone di casa, secondo gli inquirenti la coppia avrebbe iniziato a costringere l’uomo a raggiungerli per subire atti sessuali, con vessazioni di vario genere e la minaccia di diffondere i video degli stessi. Un ricatto che, stando all’accusa, mirava all’occupazione dell’appartamento senza pagare.
Per la difesa, che ha sostenuto questa tesi sin dall’interrogatorio di garanzia all’indomani degli arresti, non vi è stata costrizione, perché si è trattato di rapporti liberi e consenzienti. Quanto alle ragioni dell’esistenza dei filmati, la versione degli inquilini era stata di aver iniziato a “cautelarsi” a seguito di dissidi con il locatore sul pagamento anticipato di alcuni lavori. Le indagini erano partite dalla denuncia del padrone di casa, che ad un certo punto si è recato dai Carabinieri.