A Chamois e a Châtillon la promozione passa anche per il cinema
La promozione del territorio nostrano nonché delle sue peculiarità artistiche, turistiche, folcloristiche, ambientali e di tradizione passa per Chamois e Châtillon attraverso la cinematografia. Lo conferma il protocollo di intesa con la Film commission Vallée d’Aoste siglato nel corso delle due rispettive riunioni di Giunta tenutesi giovedì 29 dicembre e lunedì 19 dicembre scorsi.
Il protocollo di intesa
L’accordo tra le amministrazioni comunali di Chamois e Châtillon e la Film commission punta a offrire ai territorio aderenti una ricaduta economica positiva per attività alberghiere e di ristorazione, esercizi commerciali e servizi locali vari.
Valido sino al 31 dicembre 2025 e rinnovabile, il protocollo vede i due paesi impegnarsi nella semplificazione degli iter burocratici antecedenti le riprese, nonché nell’agevolazione della ricerca di ambientazioni, operatori, materiali e servizi necessari per la realizzazione delle produzioni.
Per contro, oltre a cooperare nella selezione delle location e nella richiesta di opportuni permessi ad autorità locali e forze dell’ordine, la fondazione regionale si proporrà di svolgere le doverose mansioni di formazione e informazione delle personalità coinvolte, pensare progetti che promuovano ed educhino alla cultura del cinema e a sottolineare a diverso titolo il ruolo del territorio interessato.
La filosofia della Film commission
La Film commission si trova impegnata dall’autunno del 2010 in una forma di valorizzazione paesaggistica della regione che non prescinda dalla tutela e dalla crescita delle sue potenzialità ambientali, architettoniche e culturali. Forte dei suoi mezzi e dei suoi esperti del settore audiovisivo, la fondazione cerca anzitutto di diffondere tanto in Italia quanto all’estero una immagine quantomai positiva e attrattiva della Valle d’Aosta.
Impegnata nel sostenere l’industria cinematografica locale incentivandone le idee, essa impiega peraltro risorse tecniche, professionali e artistiche della località interessata e tenta di assicurare ai professionisti condizioni di lavoro favorevoli lungo tutto il percorso creativo della pellicola. Infine, conscia dell’importanza dell’istruzione e della specializzazione nel proprio ambito di azione, la Film commission propone specifici programmi dedicati e si occupa della organizzazione di eventi e manifestazioni artistiche a carattere prettamente cinematografico.
I traguardi raggiunti
Le oltre 90 opere allestite e seguite dalla Film commission hanno potuto toccare con mano le bellezze di quasi 1000 località, nonché riprendere e trasmettere in definizione 4K 28 cime nostrane: cifre che hanno, come ricaduta, portato un beneficio economico per la Valle d’Aosta pari a circa 34 milioni di euro.
Tra le produzioni cinematografiche più recenti firmate dalla fondazione regionale si trovano la fiabesca avventura natalizia “Snow White’s Adventure” del regista Stefano Milla, che oltre al Castello di Introd e al Castello di Aymavilles ha saputo esplorare con gli occhi della videocamera anche le zone boschive circostanti; il documentario a cura di Francesca Frigo e interpretato da Giorgio Vacchiano “Il seme del futuro”, capace di immortalare larga parte della Valle d’Aosta dalle montagne al capoluogo, e la commedia sportiva “Upside Down” creata da Luca Tornatore e ambientata tra Pila e Aosta.
Immancabile poi, accanto al documentario firmato da Paola Piacenza e Domenico Quirico “Il fronte interno”, il celeberrimo lungometraggio “Le otto montagne” di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, tratto dal romanzo omonimo del Premio Strega Paolo Cognetti riconosciuto con il “Prix du jury” al Festival del cinema di Cannes e in sala dallo scorso giovedì 22 dicembre.