Tra biografie, fonti storiche e aneddoti Alessandro Barbero racconta: “Chi era veramente San Francesco?”

26 Settembre 2023

San Francesco assomigliava a Mussolini”. È così che ha inizio la lezione del professor Alessandro Barbero, cattedra di storia medievale all’Università del Piemonte Orientale e storico più seguito d’Italia, su uno dei santi più importanti della storia della Chiesa: San Francesco d’Assisi. La conferenza, intitolata “La Valle d’Aosta per San Francesco”, è stata organizzata dall’Amministrazione Regionale in occasione delle celebrazioni in onore di San Francesco, Patrono d’Italia, che si svolgeranno ad Assisi il 3 e il 4 ottobre prossimi e che vedono la Valle d’Aosta come regione ospite.

La citazione d’apertura non è soltanto una scelta curiosa e provocatoria, ma diventa il pretesto per aprire una lunga digressione filologica a partire dal libro “San Francesco e Mussolini” di Don Paolo Ardali, edito per la prima volta nel 1926. Una pubblicazione che ai nostri occhi pare quasi “buffa” perché, partendo da una riflessione sulla vita di San Francesco, l’autore ne traccia parallelismi diretti con quella del Duce. Ma come è possibile affermare che “Mussolini possedeva moltissime delle caratteristiche dello spirito francescano”? Qual è la fonte a cui Don Ardali fa riferimento per la stesura del suo lavoro? E Francesco era davvero questo personaggio perfetto, illuminato e rassicurante (insomma la figura perfetta di santo) come si legge nella sua biografia più diffusa? Il professor Barbero risponde a questa e altre domande durante la sua consueta lezione: un’ora e dieci minuti (precisi di orologio) di aneddoti filologici e biografici sul Santo, racconti che tracciano una figura decisamente diversa da quella che molti di noi hanno studiato a scuola.

Alessandro Barbero San Francesco

Come capita spesso, i santi hanno un impatto tanto potente quanto sono stati rivoluzionari in vita. Non a caso San Francesco viene paragonato a Gesù nella sua biografia ufficiale, scritta da Bonaventura da Bagnoregio, francescano, ma anche cardinale, filosofo e teologo che studiò e insegnò alla Sorbona di Parigi e visse nell’Europa del XIII secolo senza mai aver conosciuto di persona Francesco. Il suo lavoro, intitolato “Legenda Maior”, per secoli è stata l’unica biografia “ufficiale” e reperibile del Santo, un lavoro molto più fedele all’immagine teologico-spirituale di Francesco che alla sua persona.

Su questo gioco filologico si articola tutto l’intervento del Professor Barbero che vuole mettere in risalto, manoscritti autografi alla mano (si tratta di un paio di preghiere e note ad amici), l’altra faccia di Francesco: quella umana. Quella di un uomo di fede, ma anche di un rivoluzionario, una persona che in un’epoca in cui chierico era sinonimo di uomo di cultura, rinnega il libro come oggetto, rinnega il possesso personale di qualsiasi bene spingendosi persino a bloccare la costruzione di case e monasteri per il suo stesso ordine.

Grazie alla storia filologica delle “vite di San Francesco” siamo in possesso di diverse versioni editoriali della biografia precedente a quella di Bonaventura: quelle del francescano Tommaso da Celano cui venne commissionata per primo la biografia del Santo e che ne curò (suo malgrado) tre diverse versioni e molte altre edizioni successive ricche di aggiunte, nuove storie e aneddoti raccolti attraverso le testimonianze dei vecchi compagni ancora in vita di Francesco.

Dal problema dei libri a quello delle case e dei monasteri del suo ordine, alla diffidenza nei confronti di chi ha studiato perché “non potranno mai sentirsi nel fondo del loro animo dei poveracci e noi dobbiamo essere come loro, come l’ultimo dei barboni”, una filosofia predicata allo sfinimento da Francesco in vita e disattesa dai suoi confratelli con altrettanta costanza e resistenza. Insomma il professor Barbero si lancia in una raccolta di aneddoti e racconti, una sorta di “gossip storico” tra incomprensioni e promesse disattese.

L’analisi delle fonti storiche non è mai stata così leggera e interessante.

Barbero ad Aosta, la Regione: “Posti assegnati sulla base dell’ordine cronologico”

20 settembre

di Silvia Savoye

I posti per la conferenza dello storico Alessandro Barbero, “L’invenzione di San Francesco esauriti in breve tempo “sono stati assegnati sulla base dell’ordine cronologico visualizzato nella casella di posta elettronica plaisirsdeculture@regione.vda.it.” Così la Regione prova a spegnere le polemiche sull’appuntamento, in programma lunedì 25 settembre alle ore 21 presso il Teatro Splendor di Aosta.

“L’enorme flusso di mail arrivate in contemporanea alle ore 8 ha fatto sì che il numero di posti disponibili si sia esaurito nei primi 60 secondi. Sono, infatti, arrivate circa 2.000 e-mail, a fronte di una capienza dello Teatro Splendor di circa 450 posti”.

La Regione, nell’esprimere “grande soddisfazione per il successo di questa iniziativa, che dimostra l’apprezzamento di tutta la comunità valdostana nei confronti del professor Alessandro  Barbero”, ricorda come la conferenza potrà essere comunque seguita in diretta streaming sul canale YouTube della Regione al link: www.youtube.com\RegVda

Alessandro Barbero ad Aosta

Barbero torna ad Aosta ed è di nuovo polemica: esauriti in un minuto i posti dello Splendor

20 settembre

di Silvia Savoye

Barbero colpisce ancora. Come già nel 2021 anche ieri, martedì 19 settembre, sono andati bruciati in un minuto esatto i circa 400 posti a disposizione per lo spettacolo di Alessandro Barbero di lunedì 25 settembre al Teatro Splendor di Aosta. Le prenotazioni, via email, si aprivano alle ore 8, ma come spiega la stessa comunicazione inviata dalla Regione a chi ha tentato la sorte per tutta la giornata “questa mattina fra le 8.00 e le 8.01 i posti per partecipare alla conferenza di Alessandro Barbero sono andati esauriti“.  Tante le persone rimaste deluse, che non potranno assistere di persona – è prevista anche una diretta streaming – alla conferenza.

“Il 25 settembre Aosta ospiterà, per la seconda volta in poco tempo, il prof. Alessandro Barbero che terrà una conferenza su san Francesco. Occasione piacevole per poter ascoltare un famoso e amabile divulgatore.  – ci scrive un lettore. – Ora, era immaginabile che le richieste sarebbero state molte, vista la notorietà dell’oratore e, per tale motivo, mi ero premurato di temporizzatore l’invio della mia e-mail di prenotazione alle ore 08:00 di martedì 19 settembre. Infatti la mia prenotazione risulta essere partita e arrivata alle ore 08:00 ma nel pomeriggio di martedì, alle ore 17:39, ricevo una e-mail di risposta nella quale mi si dice che “ purtroppo questa mattina tra le 8.00 e le 8.01 i posti per partecipare alla conferenza di Alessandro Barbero sono andati esauriti.” A questo punto mi domando, visto l’invio della mia prenotazione alle ore 08:00 precise, come sia possibile non essere riuscito a riservare due poltrone. Gradirei avere delle spiegazioni dagli organizzatori su come abbiano deciso di assegnare i posti ammesso che nell’arco di un minuto siano state ricevute più di 480 richieste”.

Domande che anche un altro lettore si pone. “La mattina del 19 Settembre ho mandato la mail per prenotati i posti per la conferenza di Alessandro Barbero ad Aosta, come da indicazioni  del sito dalle 8:00 aprivano la ricezione delle prenotazioni.  Invio mail (come da ricevuta Google) alle 08:00:01 , risposta dall’ufficio competente alle 17:26 “ …purtroppo questa mattina tra le 8:00 e le 8:01 i posti per la conferenza sono andati esauriti …” . Mi chiedo allora se c’era la possibilità di inviare le mail anche prima o se dipende da quando l’operatore ha aperto la mia mail, o se si procede all’assegnazione dei posti in ordine alfabetico della mail, oppure sui 480 posti disponibili solo una piccolissima parte era prenotabile. Di sicuro rimane la poca chiarezza e trasparenza dell’operazione”

Anche sui social corre la polemica. “Barbero è una celebrità. E su questo non si discute. Ma che alle 8:01 i posti allo Splendor (500 circa) fossero già finiti mi sembra incredibile.  – spiega un fans in un post su Facebook – Alcune domande sorgono spontanee. Lo dico con un pizzico di polemica ma anche con la giusta pretesa di trasparenza da parte di chi ha le risposte a riguardo. Quanti di questi posti erano, in realtà, messi a disposizione dei comuni mortali e quanti quelli già disposti a parte per istituzioni, politici, giornalisti e altre categorie “super-umane”? Qualcuno dei miei amici è riuscito a riservarsi un posto?”. 

Impossibile al momento avere dalla Regione una spiegazione di quanto successo. Certo è che, visti anche i precedenti, forse un sistema di prenotazione diverso – magari lo stesso adottato per la Saison e Musicastelle – sarebbe auspicabile.

Alessandro Barbero al Teatro Splendor: prenotazioni dal 19 settembre

13 settembre

di Silvia Savoye

Lo storico Alessandro Barbero torna in Valle d’Aosta. L’occasione è data questa volta dalle celebrazioni in onore di San Francesco, Patrono d’Italia, che si svolgeranno ad Assisi il 3 e il 4 ottobre prossimi e che vedono la Valle d’Aosta come regione ospite.

Lunedì 25 settembre alle ore 21 al Teatro Splendor di Aosta il professor Alessandro Barbero terrà una conferenza, aperta al pubblico, sulla figura di San Francesco. 

Per partecipare all’appuntamento, a prenotazione obbligatoria, bisogna inviare una email dalle ore 8 del 19 settembre al seguente indirizzo: plaisirsdeculture@regione.vda.it (indicando nome e cognome, recapito telefonico e un nr massimo di 4 partecipanti).

Sempre nel mese di settembre, nell’ambito della rassegna culturale “Plaisirs de Culture en Vallée d’Aoste”, dal 16 al 23 settembre, saranno proposti i seguenti eventi introduttivi alle celebrazioni nazionali: lunedì 18 settembre presso la Biblioteca regionale di Aosta conferenza dell’architetto Bruno Orlandoni sulla chiesa di San Francesco che, fino agli inizi del XIX secolo, occupava l’attuale piazza Emile Chanoux; martedì 19 settembre presso la Biblioteca regionale di Aosta conferenza della storica dell’arte Roberta Bordon sull’iconografia francescana; sabato 16 e sabato 23 settembre: percorso e visite di luoghi francescani in Aosta dal Piccolo Seminario al Refuge Père Laurent, dal Convento di Santa Caterina a Piazza Chanoux, iniziando la visita dalle opere francescane presenti in Cattedrale.

Nell’ambito di “Plaisirs de culture a scuola” sono anche previsti incontri di formazione, in collaborazione con la Sovrintendenza regionale agli studi, per spiegare agli alunni il significato e le origini storiche e culturali della denominazione attribuita all’Istituzione scolastica San Francesco di Aosta.

A ottobre le celebrazioni vere e proprie, alle quali la Valle d’Aosta manca dal 2022.

Il programma degli eventi prevede per martedì 3 ottobre, presso la Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola, la solenne celebrazione dei Primi Vespri “nel Transito di San Francesco”, nel corso della quale saranno offerti doni da parte delle Autorità della Valle d’Aosta, cui seguirà la cena offerta dal Comune di Assisi nel cui menù saranno presenti alcuni piatti con prodotti del territorio valdostano, in particolare quelli con denominazione DOP e PAT, accompagnati con vini DOC Valle d’Aosta Vallée d’Aoste e preparati da uno chef valdostano.

Mercoledì 4 ottobre, poi, presso la Basilica Papale di San Francesco, è in programma la solenne concelebrazione eucaristica nel corso della quale è prevista l’accensione, da parte del Sindaco del Comune di Aosta, della lampada votiva dei Comuni d’Italia con l’olio offerto dal Comune capoluogo, nonché l’offerta di doni da parte delle Autorità della Valle d’Aosta.

Sono previste, inoltre, altre iniziative volte a dare risalto alla presenza della Valle d’Aosta ad Assisi e in particolare: dal 1° al 4 ottobre, presso la Galleria delle Volte in Piazza del Municipio, allestimento di uno stand istituzionale della Valle d’Aosta, curato dagli Assessorati competenti in materia di cultura, turismo, artigianato e agricoltura; lunedì 2 ottobre presso la Sala della Conciliazione del Palazzo Municipale, conferenza “La figura di San Francesco in Valle d’Aosta” tenuta dalla storica dell’arte Roberta Bordon; martedì 3 e mercoledì 4 ottobre, esibizioni del gruppo folcloristico del Comité des Traditions Valdôtaines.

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