Lo show di Rosa Chemical al Together Music Festival
Una performance attesa da quando a marzo aveva annunciato la tappa ad Aosta del suo summer tour e pensata dal team di giovani di Exus Eventi s.r.l. impresa sociale per inaugurare con uno special guest la due giorni di musica ed eventi in programma per questo weekend. Il rapper e cantautore nato a Rivoli Rosa Chemical, pseudonimo di Manuel Franco Roncati, ha scatenato il pubblico del Together Music Festival con hit vecchie e nuove.
Entrando sul palco con un mantello nero glitterato e gli occhiali da sole, Rosa – nome di sua madre, a cui ha aggiunto Chemical in onore della band My Chemical Romance – ha esordito con brani come britney 😉 e Boheme, per poi scaldarsi chiedendo al pubblico: “La conoscete Made in Italy?”.
Il brano, classificatosi all’ottavo posto al Festival di Sanremo 2023, non solo ha contribuito a renderlo noto al grande pubblico, ma gli ha anche procurato qualche grana durante la serata finale del Festival. Rosa e Fedez sono infatti stati denunciati per atti osceni in luogo pubblico – caso poi archiviato – dopo aver mimato un amplesso, cosa che ha suscitato anche il malumore della moglie di Fedez, Chiara Ferragni.
Ieri, per fortuna, nessuno si è scandalizzato per le mosse di ballo ambigue che caratterizzano lo stile del cantante, il cui messaggio principale è quello di esprimersi e di amare liberamente come e chi si vuole. A confermarlo è stato il discorso che Rosa ha voluto leggere a metà della performance, una lettera che ha dedicato ai suoi fan in tutte le date del tour e che ha scritto in un momento per lui molto delicato.
Al termine del Festival di Sanremo, la sua vita, ha affermato l’artista, è cambiata completamente, entrando “al centro di una grande giostra vorticosa”. Se Rosa si è rivelato aperto a questo cambiamento che ha toccato la sua carriera e per cui ha espresso gratitudine nei confronti dei suoi fan, l’Italia, agli occhi dell’autore, è ancora un paese dove è difficile accettare il cambiamento.
“Siamo talmente abituati a vedere rappresentato un modello dominante nel modo di essere, di amare, di vestirsi e di comportarsi, che quando siamo toccati da qualcosa di diverso ci sentiamo minacciati. Se nasci biologicamente femmina, ti devi vestire di rosa, devi essere elegante, non dire parolacce, seducente ma non troppo, la gonna sì, ma non troppo corta, truccata sì, ma non troppo pesante, che altrimenti sei una troia. Se nasci biologicamente maschio, ti devi vestire di blu da piccolo, devi essere forte, pronto, ambizioso, playboy ma dai sani valori, senza macchia e senza paura”.
I binari sono questi ed è difficile uscirne, ma Rosa ha confessato di aver sempre preferito la sorte dell’outsider, invitando chi si sente come lui ad affrontare le critiche con l’arma dell’amore. “Sono nato in un piccolo paese, gli occhi addosso li ho sempre avuti per come mi vestivo, per il trucco, i capelli, i tatuaggi, i piercing. Non mi hanno mai spaventato, non sono mai cambiato per paura del giudizio degli altri e crescendo ho imparato che l’arma più potente che abbiamo è proprio l’amore. A chi vi insulta, vi sputa parole d’odio, a chi cerca di farvi cambiare, rispondete con gentilezza, serenità, pacatezza: li spezzerete. L’ho provato sulla mia pelle. Se reagirete con apertura ed educazione a chi ancora non ha capito dove sta andando il nuovo mondo libero, sarete voi i veri vincitori, perché alla fine queste persone sono infelici che tremano di fronte a un cambiamento a cui non sanno reagire. Credetemi, alla fine vi sembrerà tutto bellissimo e ne sarà valsa la pena”.
Al termine della lettura, Rosa ha ammesso con amarezza che queste parole sono importanti oggi più che mai, visto che lo stupro è all’ordine del giorno e donne e ragazze non possono sentirsi sicure, alludendo forse alla violenza di gruppo di cui sono state vittime, di recente, due dodicenni di Caivano.
Al grido di “viva l’amore”, l’artista ha continuato la sua performance, con brani come Baby, Non è normale e Bellu guaglione. Quest’ultima canzone, uscita a maggio, è una rivisitazione del brano ‘O sarracino di Renato Carosone. Il contenuto machista del classico italiano è però rovesciato per parlare di un ragazzo che esce di casa con i tacchi e chiede di non essere arrestato, perché “è il 9 giugno del duemila e chi lo sa / Il mondo è tutto rosa, sesso e libertà” e “qui non è un crimine amare chi ti va”.
Dopo le tante richieste del pubblico, finalmente Rosa ha regalato anche il brano che forse ha più contribuito a lanciarlo, nel 2020, sulla scena rap italiana, ovvero Polka, contenuto nel suo primo album in studio Forever.
Non si può non associare il nome di Rosa Chemical a quello del suo principale producer Greg Willen, citato spesso all’inizio delle sue canzoni nella formula “Greg Willen non dormire”. Il dj sarà uno dei due special guest, insieme all’ucraina Dj Margot, della serata di sabato 2 settembre. Il Together Music Festival prosegue infatti all’area verde di Montfleury con una seconda giornata densa di eventi, che vedrà l’esibizione di altri artisti valdostani, un contest musicale e due tornei sportivi.