Nell’anno della pandemia raddoppiano i siti valdostani del circuito “Abbonamento Musei”

16 Febbraio 2021

Un calo del 50% di biglietti venduti nel 2020, figlio, inevitabile, delle chiusure imposte dall’emergenza da Covid-19. Anche il mondo delle esposizioni regionali ha infatti subito il colpo della pandemia, come emerso nella riunione di coordinamento con i musei valdostani facenti parte del circuito “Abbonamento Musei”, la carta all you can visit che dà libero accesso all’offerta culturale di un’intera regione.

Un incontro voluto dall’Assessorato ai beni culturali per “fare di conto” sul contesto museale attuale, ma anche per cercare di affrontare il rilancio della fase della riapertura.

Il dato positivo è che il circuito ha retto, anzi ha quasi raddoppiato i suoi numeri, passando dalle 16 realtà culturali aderenti del 2019 alle 29 attuali. Parallelamente, anche gli acquisti della tessera sono aumentati, registrando un +56,59% presso i punti vendita valdostani e fino a un +183,32% di ingressi nei musei.

Nel 2020 il Polo museale del Forte di Bard è stato il più visitato, con i suoi 12.855 ingressi con tessera, seguito, al secondo posto, dal Castello di Fénis (2.893) e dal Castello di Issogne (2.625). L’arrivo della pandemia e il conseguente “congelamento” delle attività legate al mondo dell’arte e della cultura – spiega l’Assessorato –, ha causato un fisiologico calo di questo andamento positivo, che ha portato ad una inevitabile diminuzione delle vendite intorno al -50% nel 2020.

L’Associazione, tuttavia, si è fatta trovare pronta alla riapertura, assicurando la proroga della validità di tutti gli abbonamenti per un numero di giorni pari a quelli del periodo di chiusura.

Riteniamo che l’ingresso dei nostri beni culturali nel circuito Abbonamento Musei abbia costituito una svolta storica, dei cui effetti ha tratto beneficio tutto il nostro sistema, grazie a una più ampia e strategica promozione dell’offerta culturale regionale – spiega l’Assessore Jean-Pierre Guichardaz –. L’adesione al circuito da parte di 13 ulteriori entità culturali distribuite sul territorio valdostano, oltre a quelle direttamente gestite dall’Amministrazione regionale, ha rappresentato un importante passo avanti verso una migliore conoscenza di queste realtà meno note e, come conseguenza, del territorio cui afferiscono. L’Abbonamento Musei, inoltre, è uno strumento che, tra le altre cose, favorisce il percorso identitario consentendo un processo di riappropriazione del patrimonio culturale dei singoli territori e stimolando, oltre al senso di appartenenza dei residenti, anche il turismo di prossimità”.

Il 2020, nel segno dell’online

Nel periodo di lockdown si sono moltiplicate le azioni online, in continuità con la “mission” dell’associazione, ovvero la valorizzazione del patrimonio culturale del territorio.

Sono stati ripensati tutti i contenuti web e social, per coinvolgere il pubblico e dare visibilità ai musei e alle loro proposte pur essendo chiusi. Inoltre, sono stati realizzati tour virtuali in cui una guida ha accompagnato gli abbonati nell’esplorazione virtuale delle sale e delle collezioni, quiz inviati tramite newsletter, con lo scopo di favorire la conoscenza della rete museale, attività dedicate ai bambini come Disegniamo l’arte, quest’ultima riproposta anche in occasione delle festività natalizie.

Attività – aggiunge l’Assessorato – state accolte positivamente dal pubblico: la newsletter inviata periodicamente agli abbonati ha raggiunto circa 250.000 contatti, mentre gli utenti che seguono le attività social di Abbonamento Musei – al 31 dicembre – sono 50.000 su Facebook e 19.000 su Instagram.

Da maggio fino a ottobre 2020 il progetto Fuori porta è bellissimo ha stimolato la curiosità degli abbonati nei confronti del proprio territorio, incoraggiando la buona pratica del turismo di prossimità nella fase di riapertura dopo il lockdown. Anche il Grand Tour si è mosso in questa direzione, programmando gite in bus con partenza da Milano e Torino e visite riservate alla scoperta dei musei e dei castelli della Valle d’Aosta.

A novembre è nato AMplify, il nuovo canale di informazione di Abbonamento Musei, con interviste in diretta social ai direttori dei musei, per condividere progetti in corso e futuri dei musei e ha preso il via una nuova serie di appuntamenti virtuali per promuovere la conoscenza dei musei utilizzando nuovi strumenti di narrazione, legati dall’hashtag #laculturanonsiferma.

Il 2021, l’anno del rilancio

Riguardo l’anno nuovo, Abbonamento Musei non nasconde la sua ambizione “Il 2021, pur essendo appena iniziato, si annuncia già come l’anno del rilancio – si legge nel comunicato –: una sfida a cui Abbonamento Musei non si sottrae prevedendo alcune mirate azioni, tra cui un ulteriore allargamento dei musei convenzionati, un implemento della co-progettazione con i musei per aumentare la partecipazione e favorire il ritorno del pubblico, con un focus dedicato alle collezioni permanenti. Questo mettendo al centro il ruolo fondamentale degli abbonati, rendendoli sempre più protagonisti, veri e propri mecenati con la loro attenzione verso il mondo dell’arte e della cultura”.

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