Esternalizzazione assistenza domiciliare, i sindacati lamentano il mancato confronto

19 Dicembre 2020

“In un momento in cui si parla tanto di riorganizzazione del sistema Socio-sanitario e del welfare regionale riteniamo che procedere, come in questo caso, tralasciando una visione più complessiva e generale dell’argomento, non sia funzionale a raggiungere l’obiettivo di salvaguardare il nostro sistema dei servizi alla persona”. Così Cgil, Cisl e Uil insieme alle Categorie dei Pensionati e della Funzione Pubblica della Valle d’Aosta commentano la decisione dell’Unité des Communes Mont-Emilius di esternalizzare il servizio di assistenza domiciliare per gli anziani residenti nei dieci comuni facenti parte del comprensorio.

I sindacati si dicono contrari a questo “approccio che, su di un tema così importante come i servizi alla persona, non ci vedano coinvolte in un confronto”.

A non convincere Cgil, Cisl e Uil sono le motivazioni riportate nell’atto che a loro dire risultano “semplicistiche”. In particolare delibera “non appare alcun riferimento al personale in servizio, di conseguenza non si comprende quale sia il loro destino. Abbiamo poi molti dubbi riguardo al concetto che l’esternalizzazione del servizio corrisponde automaticamente ad una maggiore funzionalità dello stesso. Un concetto tutto da dimostrare. Non si comprende inoltre come la scarsità di figure professionali quali le OSS risulti limitativo solo in ambito pubblico o piuttosto, come evidenziato in più circostanze e da più fonti, un limite di sistema”.

Infine sotto il profilo sociale i sindacati evidenziano come “ipotizzare un repentino cambio di organizzazione verso le persone che fruiscono del servizio è certamente un passaggio delicato”.

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