Saldi, date a rischio a causa dello stallo in Consiglio regionale
La stagione dei saldi è alle porte. O forse no. Tutto dipende dal disegno di legge n°60, quello sull’assestamento di bilancio 2020 della Regione, fermo in Consiglio Valle. Già, perché l’articolo 69 prevederebbe – usiamo il condizionale, già che rimane lì, in attesa – che le vendite promozionali previste dal 15 al 31 luglio possano essere avviate senza autorizzazione e che i saldi di fine stagione si svolgano dal primo agosto al 30 settembre. Si tratta di una proposta che Confcommercio VdA aveva fortemente voluto. “Con soddisfazione è stata accolta – spiega Graziano Dominidiato, Presidente Fipe-Confcommercio VdA – ma ora siano fortemente preoccupati per i continui ritardi di un provvedimento legislativo che avrebbe dovuto essere approvato nella prima quindicina di giugno”.
I Commercianti, infatti, non sanno come comportarsi perché le deroghe potrebbero entrare in vigore dopo i termini previsti dalla legge vigente. Saldi estivi da agosto ma possibilità di effettuare “vendite promozionali” già da luglio è l’assetto che si già sono date alcune regioni tra cui Lazio, Lombardia e Veneto ed i commercianti valdostani si aspettano altrettanto.
Per i tanti commercianti travolti dal lockdown del Covid-19 e dalla crisi economica causata dall’interruzione per due mesi e mezzo delle attività potrebbe essere una boccata d’ossigeno, per ridurre un po’ di magazzino in una situazione che rimane caratterizzata da tante uscite e pochissime entrate.
“Mi aspetto che i legislatori regionali – commenta il Presidente Graziano Dominidiato – trovino quella sensibilità e condivisione necessarie per dare risposte concrete ai cittadini tutti e ai commercianti che si sono sobbarcati l’onere di mantenere i livelli occupazionali per evitare di acuire la già preoccupante disgregazione sociale ed aumentare il numero dei disoccupati. Noi – conclude Dominidiato – stiamo facendo la nostra parte chiediamo che facciano altrettanto la Giunta ed il Consiglio Valle”.