Misure anticrisi, prosegue lo “stallo” in Consiglio. Aperto un Tavolo di lavoro per uscire dall’impasse

La seduta riparte in pomeridiana, solo per annunciare il nuovo stop. I movimenti si rinchiudono nuovamente per trovare una soluzione dallo "stallo messicano" di ieri, quando sono saltati il "Bonus Covid" ai sanitari e le risorse agli Enti locali.
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Politica

Da un lato la politica, che è – o dovrebbe essere – anche arte di mediazione, se proprio non si volesse usare la parola “compromesso”. Dall’altro lato la dimostrazione teorica del paradosso dell’onnipotenza che si chiede: “cosa accade quando una forza irrefrenabile incontra un oggetto inamovibile?”.

Non esistendo né forze irrefrenabili né oggetti inamovibili, il paradosso smantella l’esistenza dell’onnipotenza. Il che, quindi, ci lascia nelle mani della politica.

La vera verità è che, tranne alcuni passi – e diversi auspici – è la stessa politica a sembrare ferma, tanto che otto ore dopo la sospensione mattutina del Consiglio regionale – chiamato a mettere una pezza al “pasticcio” combinato ieri con il “Bonus Covid” ai sanitari e con le risorse da destinare agli Enti locali, inseriti nel “Terzo pacchetto di misure anticrisi” – la seduta si ferma di nuovo, i movimenti tornano al tavolo a confrontarsi per cercare una soluzione.

Al rientro in aula – avvenuto alle 17.20 e non alle 15.30 come stabilito in mattinata – è il Presidente della Regione Renzo Testolin a spiegare che le trattative andranno avanti: “È emersa la necessità di trovare un punto di equilibrio tra le situazioni espresse dal disegno e le alternative proposte dai vari gruppi. A seguito di una serie di interlocuzioni siamo addivenuti ad una proposta che riparte dall’Articolo 17 sugli Enti locali, sulla quale è stata avanzata un’ipotesi dal Governo e valutata dai gruppi”.

Una novità, comunque non indifferente, in realtà c’è: “Come punto di partenza – prosegue il Presidente al microfono –, nessuno aveva messo in discussione il rimborso dell’extragettito Imu ai Comuni. Ora si lavorerà per le risorse da applicare alla seconda parte dell’articolo, e penso ci sia l’intenzione comune di delineare una serie di interventi per rendere il percorso in aula più agevole e per arrivare in tempi più brevi possibili ad una soluzione”.

Dai banchi della Lega – ma prende la parola anche per VdAlibra, VdA Ensemble e Mouv’ – interviene Stefano Aggravi: “È stato formato un Tavolo di lavoro che sta analizzando le varie differenze di proposte, con un punto di partenza nell’Articolo 17. Ci auguriamo che si possa trovare una soluzione utile a sbloccare questo stallo”.

Mestiere della politica, come spiega Carlo Marzi (Stella Alpina): “Stiamo cercando di lavorare per mettere una pezza agli errori che tutti e 35 abbiamo commesso ieri. È corretto darne comunicazione e riprendere immediatamente il percorso che abbiamo iniziato tutti quanti per trovare una soluzione mediata che porti nel minor tempo possibile a riprendere la seduta del Consiglio e lavorare su Disegno di legge 60. Questo è il lavoro della politica, ed è corretto che ora si prosegua per trovare una sintesi nel minor tempo possibile”.

Minor tempo possibile – l’auspicio è esternato anche dalla Presidente del Consiglio Emily Rini – che potrebbe coincidere con la mattinata di domani, quando si scoprirà se sintesi sarà, o se proseguirà il “muro contro muro”.

Con una certezza: l’onnipotenza non esiste. Ora, per dare risposte, serve la politica.

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