ADU si presenta in “versione 2.0”: “Faremo opposizione costruttiva fuori da Palazzo”
L’esclusione dalle elezioni comunali e regionali dello scorso settembre è stato “un trauma da cui ADU VdA si è ripreso più vivo e motivato che mai”, come dice Daria Pulz. Il movimento, in questi mesi, ha rinnovato il suo aspetto grafico ma soprattutto organizzativo: nel Congresso del 13 dicembre scorso è stata eletta la nuova Segreteria politica formata da Daria Pulz, Alex Glarey e Mirko Billet, a cui si aggiungono i membri del coordinamento, Carola Carpinello, Matteo Castello, Chiara Giordano e Massimo Valenti.
Negli intenti di ADU c’è la volontà di fare un’opposizione fuori dai Palazzi di Regione e Comune in maniera intransigente e costruttiva, mantenendo fede ai propri valori (“Ambiente, Diritti, Uguaglianza”) e cercando di riunire le istanze della sinistra pur mantenendo la propria autonomia politica.
“Il centrosinistra valdostano ha assunto un profilo subalterno rispetto agli autonomisti”, esordisce Alex Glarey, “e lo abbiamo visto con la cosiddetta Legge Anti-DPCM e con l’assordante silenzio sulla questione morale e su Cime Bianche”. “La nostra funzione”, gli fa eco Daria Pulz, “è portare avanti un’opposizione che ora è blanda ed ha le ali tarpate. Vogliamo essere critici ma propositivi e sottolineare gli aspetti che devono essere affrontati con più coraggio e determinazione: tra i temi che ci stanno a cuore c’è la sicurezza sulla scuola, Cime Bianche, le discariche, la trasparenza della pubblica amministrazione”. Come precisa Carola Carpinello, “il programma che avevamo portato alle elezioni rimane la nostra bussola: nei prossimi mesi faremo le nostre proposte concrete, con stime dei costi e copertura economica”.
Il rinnovamento di ADU passa dall’unione di “veterani e nuove leve”, dice Mirko Billet, una delle new entries. “Ho apprezzato le posizioni e le iniziative del movimento, a volte controcorrente. L’esclusione dalle liste è stato un peccato di gioventù, ma vogliamo rilanciarci attraverso il dialogo ed il radicamento sul territorio”.
Sotto il profilo “concreto”, sono due le grandi novità: i gruppi di lavoro tematici e le iniziative. “Per ora abbiamo individuato cinque gruppi di lavoro tematici: diritti e scuola, ambiente, lavoro, cultura, giovani. Ogni gruppo è concepito come una piccola assemblea, ma potranno nascerne di nuovi”, spiega Matteo Castello. Ad illustrare le due iniziative principali è Chiara Giordano: “ADU Meet sarà un Festival di politica, amministrazione e attualità con due appuntamenti online ogni mese dal 9 gennaio a marzo, ed un appuntamento al mese fino a giugno. Il giornale di ADU, inizialmente in versione digitale sfogliabile, sarà un luogo di approfondimento e discussione aperto ai contributi di tutti, non necessariamente solo del nostro movimento”.