Aosta capitale italiana della cultura, il Consiglio Valle si sfila
Aosta capitale italiana della cultura, il Consiglio Valle si chiama fuori. Il dato è emerso oggi, nel Consiglio comunale di Aosta, a seguito di un’interrogazione della Lega presentata da Sylvie Spirli.
Nell’atto si chiedono lumi su “una richiesta di accesso agli atti del sindaco di Aosta alla Presidenza del Consiglio regionale per avere il verbale dell’Ufficio di Presidenza che ha esaminato la richiesta di collaborazione al dossier”, presentato in conferenza stampa lo scorso 15 settembre.
“Abbiamo fatto una richiesta di accesso agli atti per il diniego arrivato alla nostra candidatura – ha spiegato il sindaco Gianni Nuti –. Nell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale c’è stata una maggioranza contraria, rispetto all’unanimità espressa da questo Consiglio comunale, che ci ha fatto domandare se negli scenari futuri ci sarà un equivalente sostegno ad Aosta capitale della cultura. E questo ci preoccupa molto sia per il presente, sia per il futuro. Ci è stato negato appoggio e di certo questo non è bello”.
Questione che fa riaffiorare le vecchie (nuove) “ruggini” della campagna elettorale appena finita, con Spirli a far notareil suo “dispiacere per il fatto che la presidenza del Consiglio regionale non abbia approvato il dossier di Aosta capitale della cultura. So però che un componente della dell’Ufficio di presidenza si chiama Marguerettaz ed è dell’Union, non certo dell’opposizione”. La replica è dell’assessore alla Cultura Samuele Tedesco, che ha replicato mettendo in luce le “scintille” post-elettorali interne alla coalizione di centrodestra.