Aosta, l’ultima variazione di bilancio servirà per il nuovo appalto sui rifiuti
L’ultima variazione di Bilancio del Comune di Aosta andrà in una direzione e una sola: “blindare” le novità – e poterle mantenere – del prossimo appalto sulla gestione dei rifiuti.
Le novità presentate nei mesi scorsi, entrate a far parte del nuovo bando che gli Uffici comunali hanno quasi chiuso, hanno un costo maggiore rispetto a quanto previsto in finanziaria.
Come spiega l’Assessore all’Ambiente Delio Donzel in IVª Commissione, infatti: “Questa variazione si basa su scelte condivise durante l’Osservatorio sui rifiuti, durante la predisposizione delle linee del nuovo appalto sulla raccolta dei rifiuti: una serie di scelte per migliorare la qualità del servizio e che introducono il passaggio da tassa a tariffa, il Centro del riuso e che vanno in direzione di migliorare il servizio per l’esposizione dei cassonetti”.
Il miglioramento sta tutto nella previsione che i gestori del prossimo appalto dei rifiuti su Aosta potranno entrare all’interno delle proprietà private per prendere i cassonetti, evitando che questi vengano esposti in strada.
Una serie di servizi aggiuntivi che hanno portato alla variazione, dei quali parla il dirigente dell’Area T1 Marco Framarin: “Come Servizio Igiene urbana abbiamo concluso la predisposizione del capitolato d’appalto e degli elaborati che compongono il progetto. A seguito abbiamo determinato un costo superiore rispetto all’importo programmato proprio per le novità inserite, la più rilevante delle quali è la trasformazione del Centro di conferimento di via Caduti del Lavoro in un Centro del riuso viste le opere necessarie per l’ampliamento della struttura. L’altro aspetto rilevante è la nuova raccolta rifiuti che prevede la presenza di operatori in più per il ritiro dei cassonetti nelle proprietà private per rendere la raccolta coordinata con l’esposizione e più veloce”.
Un importo che sale del 10% rispetto ai 5 milioni 60mila euro inizialmente preventivati, arrivando a circa 5 milioni 512mila euro annui, in cui rientra anche una innovazione tecnologica: “Una necessità per noi – prosegue Framarin -, vista l’utenza di circa 800 condomini, è quella di prevedere il cassonetto dell’indifferenziato con una tecnologia utile al riconoscimento dell’utente che conferisce i rifiuti”.
Rincaro che però potrebbe, nei fatti, rientrare: “Gli importi sono lievemente più alti – aggiunge il dirigente -, ma saranno soggetti poi ai ribassi di gara, che se arrivano al 10% permettono di tornare a livelli precedenti, cosa che mi auguro succeda”.
Variazione che passa in Commissione con 4 favorevoli e due astenuti, tra i quali Carola Carpinello (Altra VdA), soddisfatta fino ad un certo punto: “Di principio sono d’accordo – ha spiegato -, ma non del tutto. Che siano soldi ben spesi per i cittadini lo dicono le ricerche secondo le quali la Tari più bassa si paga nelle zone in cui la differenziata è più alta. I tempi però andavano anticipati per non arrivare alla proroga dell’appalto, doveva essere fatto tutto molto prima”.