Arco di Augusto, presentato il quesito referendario per riaprirlo al traffico
Così com’è, la “semipedonalizzazione” dell’Arco d’Augusto non va giù a molti. Gli esempi non mancano: dalle numerose iniziative portate in Consiglio comunale dall’opposizione – ma non solo – fino alla doppia petizione, poi confluita in una unica, che chiedeva all’Amministrazione di Aosta di interrompere questa sperimentazione.
Tra le iniziative c’era anche quella, resa nota da una parte della minoranza consiliare, di mettere in piedi un referendum per riaprire la piazza al traffico veicolare, ripristinando de facto la situazione precedente.
Poco meno di un mese e mezzo dopo l’annuncio da parte di Andrione (Lega), Aiello e Caminiti (entrambi nel Misto di minoranza) è stato oggi depositato in Comune il quesito del referendum consultivo (inizialmente c’era indecisione sulla formula da adottare) firmato da Vincenzo Macrì, Erik Sader e Massimo De Riccardis, e la domanda è secca: “Siete favorevoli alla riapertura completa della viabilità attorno l’Arco d’Augusto, quale era prima degli interventi attuali di semipedonalizzazione, fino al completamento di ogni attività finalizzata alla pedonalizzazione dell’area così come indicata dal PGTU (il Piano generale del traffico urbano, ndr.) approvato nel 2011?”.
A corollario del documento, protocollato dagli Uffici comunali, la firma di altri sette cittadini, oltre i tre presentatori principali.
La palla passa ora al Sindaco di Aosta Fulvio Centoz che dovrà nominare una commissione tecnica formata da tre componenti che dovranno valutare l’ammissibilità del quesito in un tempo massimo di 90 giorni. Nel caso il documento sia ammissibile serviranno 1.500 firme da depositare in Comune, da raccogliere anche in questo caso in 90 giorni.