Consiglio Valle, dai sindaci Uv un primo “sì” ad un governo di scopo
Dopo gli sgravi Irpef, chiesti da Lega, Mouv’ e Vda Libra si conosceranno domani mattina in II Commissione gli altri emendamenti al bilancio regionale. Il gruppo dei 16 ha preparato alcune proposte sull’edilizia scolastica, i mutui in conto interessi e i fondi per la manutenzione idrogeologica. La Presidente del Consiglio, Emily Rini porterà invece “il pacchetto commercio” che punta sul rilancio dei piccoli esercizi commerciali di paese (1,5 mln di euro) e il sostegno alle associazioni di volontariato e alle Pro loco sul territorio (750mila euro).
Sul fronte politico, mentre proseguono gli incontri più o meno informali per chiudere il governo di scopo, è da registrarsi la posizione dei sindaci unionisti. Nella riunione di oggi della Table des syndics è emersa la preoccupazione dei primi cittadini per la situazione creatasi in piazza Deffeyes. Nonostante in diversi siano convinti che l’attuale Consiglio Valle sia delegittimato, l’ipotesi di andare subito ad elezioni, a bilancio approvato, spaventa. Sono, infatti, ancora diverse le questioni che interessano gli enti locali a cui il legislatore non ha dato risposta. A cominciare dalla legge 6/2014 sull’esercizio associato di funzioni e servizi comunali. Nei mesi scorsi diversi comuni hanno avviato la risoluzione delle convenzioni, a suo tempo sottoscritte, chiedendo alla Regione di rivedere la legge. Nel dicembre scorso, pochi giorni prima delle dimissioni del Presidente Fosson, piazza Deffeyes aveva deciso di affidare il lavoro di revisione della normativa ad una sottocommissione, presieduta dal consigliere Claudio Restano, fra i firmatari assieme a Mouv e Lega di una proposta di legge.
Ora, con la giunta in prorogatio, tutto è bloccato. Per questo i sindaci sono convinti che il male minore in questo momento sia un governo di scopo, con un programma definito e una scadenza stabilita: il prossimo autunno. Una posizione distante da quella portata avanti dal Presidente Uv, Erik Lavevaz, che si trova, quindi, sempre più isolato, non solo in piazza Deffeyes.
L’ultima parola, però, come deciso dall’ultimo Comité Fédéral, spetterà al parlamentino unionista che sarà convocato, in via d’urgenza, non appena arriverà una proposta formale di governo di scopo.
Oltre ai numeri, le trattative sembrano vertere anche sui tempi. Qualcuno vuole, infatti, legare l’approvazione del bilancio al varo in Consiglio della nuova Giunta, mentre altri spingono per separare i due atti. Il tempo scorre. Fra un mese esatto, in assenza di un nuovo governo, l’Assemblea regionale sarà sciolta.