Consiglio Valle, nessuna convergenza. Sulle misure anticrisi si va verso il “muro contro muro”
La lunga pausa, la sospensione in Consiglio regionale – ancora in fase di discussione generale, prima di affrontare i 46 ordini del giorno presentati, per il “Terzo pacchetto di misure anticrisi” – non è servita, non ha avvicinato le parti, che restano infatti distantissime.
Ieri pomeriggio, il Presidente della Regione Renzo Testolin aveva tentato il “gentlemen’s agreement”, ammettendo di avere una (ex) maggioranza che da sola non sarebbe riuscita a votarsi l’assestamento di Bilancio, chiedendo all’aula di trovare un sintesi.
La sospensione però, alla “ricerca della convergenza perduta”, non ha portato consiglio. Anzi.
I capigruppo si sono riuniti, faccia a faccia, con un obiettivo: trovare degli accordi per approvare il Disegno di legge sulle misure anticrisi – dopo una lunga mattinata di scambi d’accuse assortiti –. O, in altre parole, trovare i numeri.
Il rientro in aula dimostra, fosse stato in dubbio, che l’approvazione del ddl sarà faticosissima. E a mettere le carte in tavola, dopo il lungo “vis à vis” tra capigruppo, è stato Roberto Cognetta: “Non c’è nessuna voglia di fare accordi, sono state solo chiacchiere. Di fatto il governo ritiene di avere i voti per approvare i ddl, oppure ha preso accordi con qualche parte politica. Se non fosse così, la responsabilità sarà ora tutto in capo a quella minoranza che ora occupa i posti di governo. Lega, Vdalibra, Mouv’, Vallée d’Aoste Ensemble ed il gruppo della Presidente Rini hanno capito che l’apertura non c’è stata. Non dipenderà da noi ciò che accadrà da qui in avanti”.