Fratelli d’Italia contro la co-progettazione per il Giacosa: “Un incubo”
A Fratelli d’Italia il percorso intrapreso dal Comune di Aosta per la gestione in co-progettazione del Teatro Giacosa e del Café du Théâtre non piace.
Non lasciano infatti dubbi le parole di Lorenzo Aiello, ex consigliere comunale e segretario cittadino di FdI: “Il sogno del sindaco Nuti è probabilmente quello di creare una sorta di Leoncavallo in centro ad Aosta, mischiando propositi fumosamente ‘progressisti’ a narcisistiche incursioni in campi che apparterebbero più propriamente al Dipartimento di Salute mentale, stante l’asserita valenza sostitutiva degli psicofarmaci che a suo dire la nuova gestione in co-progettazione dovrebbe assicurare”.
La critica arriva dopo l’incontro tra il Primo cittadino e le associazioni culturali, di volontariato e del Terzo settore dello scorso venerdì.
“Si tratta invece di un incubo e molto probabilmente di un tranello teso alle associazioni, infatti apparse estremamente prudenti – aggiunge Aiello –, che, nella migliore delle ipotesi, si ritroverebbero a gestire la struttura per soli due anni a fronte di un investimento non indifferente, se non altro per creare la struttura associazionistica necessaria, come esplicitato dal sindaco, cui devolvere comunque il 10% dell’incertissimo fatturato”.
Il “nodo” della sicurezza
Aiello si concentra poi sulla “questione sicurezza”, sollevata dall’ex affidatario del bando di gestione e tra i motivi della rinuncia.
“La giunta continua a tergiversare sulle questioni di sicurezza sollevate dal vincitore dello scorso bando e mente, sapendo di mentire, dicendo, come ha fatto il sindaco Nuti nel corso della riunione con le associazioni, che il Giacosa è da qualificarsi definitivamente come non attrattivo per una realtà imprenditoriale, quando in verità l’unica cosa a non essere attrattiva è la prospettiva di chiudere tutto nel 2024 quando scadrà il certificato di prevenzione incendi”.
“Chiediamo venga fatta chiarezza sulla questioni critiche del teatro Giacosa e che si fermi subito questa grottesca commedia – chiude il segretario cittadino di Fratelli d’Italia –: che il Comune si faccia invece carico della messa a norma della struttura ed elabori un progetto concreto per il futuro del suo futuro. Insistere su questa strada fatta di progetti ‘utopistici’ e in realtà distopici porterà solo a compromettere ulteriormente il futuro di due locali storici di Aosta”.