Per il Giacosa si apre il percorso della co-progettazione

Ieri sera, incontrando le associazioni culturali, del Terzo settore e di volontariato, Nuti ha spiegato l'idea dell'Amministrazione: la gestione comunitaria del Giacosa e del Café du Théâtre. "Siamo utopisti ma ci crediamo - ha detto il Sindaco -. Vogliamo una soluzione che vi appartenga".
Il Sindaco di Aosta Gianni Nuti incontra al Giacosa le associazioni culturali e del Terzo settore
Politica

La strada è in salita e non è semplice. Ma è la direzione presa.

Dopo la rinuncia dell’affidatario alla gestione del Teatro Giacosa di Aosta – in bando assieme al Café du Théâtre – il Comune di Aosta aveva chiamato a raccolta il mondo della cultura, del volontariato, del Terzo settore valdostani.

Con un obiettivo: una gestione comunitaria della struttura. Ieri – venerdì 12 novembre – l’incontro. In quello stesso Giacosa vuoto (e freddo) da tempo.

“Siamo qui a chiedervi aiuto – ha spiegato il Sindaco Gianni Nuti, seduto di fronte alle associazioni, diverse, presentatesi -. Non conosco un teatro che viva da solo senza l’intervento pubblico. Cerchiamo un teatro che sia la casa di tutti, e crediamo che questa sia un’opportunità imperdibile. Questo teatro ha delle potenzialità nella misura in cui investiremo tutti in idee, progettualità e anche denaro. A partire dal pubblico. Immaginiamo un teatro che risponda alle esigenze di tutti, non monolitico ma polivalente, per questo serve una grande capacità progettuale. E, cosa non da trascurare, bisogna andare d’accordo”.

Nuti spiega ai presenti in cosa si sostanzia la gestione del Giacosa e del Théâtre: “La co-progettazione prevede un avviso pubblico al quale tutti possono partecipare, possibilmente a cordate, con una progettualità e che non sia a scopo di lucro. Cercando di integrare la parte produttiva con quella del bar, che non deve produrre utili, non ci interessano a meno che non vengano reinvestiti nella co-progettazione stessa. Ci interessa invece che sia un bar etico, che accolga persone con disabilità e chi è marginalizzato”.

“Non si tratta di fare favori a nessuno ma di fare un lavoro di partecipazione democratica e di non fare un appalto nuovo. Basta, è andato a buca due volte. ma immaginiamo un progetto collettivo con il massimo delle offerte culturali possibili, più variegato possibile, con la nostra partecipazione per la manutenzione straordinaria, le assicurazioni degli utente e tutto ciò che può dare un teatro efficiente senza oneri ulteriori per gli interessati. Anzi, con la partnership del Comune è più facile drenare risorse attraverso bandi di Fondazioni bancarie o fondi europei”.

Ora, il mondo della cultura, del Terzo settore e del volontariato ha tempo per pensare. E progettare: “Il passaggio successivo a questa riunione, qualora ci fosse l’interesse e la disponibilità di una parte di voi, naturalmente sarà quello di bandire le regole del gioco per partecipare a questo avviso – chiude il Sindaco -. La Valle e la città di Aosta sono ricchissime, nel mondo delle arti performative, che però è un mondo molto frastagliato. Siamo utopisti ma ci crediamo, piuttosto che dare la gestione a qualcuno che apre a spot solo per qualche evento e basta ci piace immaginare una soluzione di questo tipo. Una soluzione che vi appartenga. Con il Comune che sia facilitatore e promotore di progetti creativi”.

L'incontro tra Nuti e le associazioni al Giacosa
L’incontro tra Nuti e le associazioni al Giacosa

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