Chiusura dei lavori del Consiglio Valle, Bertin: “nessuno ha obiettato”

21 Ottobre 2022

Sulla chiusura, ieri sera, dei lavori del Consiglio Valle, dopo la presa di posizione delle consigliere di Progetto Civico Progressista Erika Guichardaz e Chiara Minelli, fa sentire la sua voce anche il Presidente dell’Assemblea, Alberto Bertin. “Poco prima delle 20, – afferma in una nota – è stata richiesta una Conferenza dei Capigruppo per organizzare i lavori della seduta consiliare, visto che l’ordine del giorno non era terminato e, verosimilmente, non sarebbe stato ultimato entro le ore 22 essendo state iscritte in aula tre ulteriori risoluzioni”.

“Sulla scorta di queste considerazioni, – aggiunge Bertin – tutti i Capigruppo, senza che ci fosse alcuna obiezione, hanno assunto la decisione di chiudere i lavori subito dopo la discussione dell’ultima mozione all’ordine del giorno”. “Un silenzio durato il tempo di scrivere un comunicato stampa”, conclude il Presidente del Consiglio, parafrasando le stesse parole rivolte da Pcp ai gruppi di maggioranza.

Rinviata la risoluzione contro Lucianaz. Pcp: “Lo sdegno è durato il tempo di un comunicato”

Lo sdegno degli autonomisti è durato il tempo di un comunicato stampa“. Così le consigliere di Progetto Civico Progressista Erika Guichardaz e Chiara Minelli commenta la scelta ieri sera dei gruppi consiliari di maggioranza di rinviare la discussione della risoluzione che doveva far prendere al Consiglio Valle le distanze dalle dichiarazioni negazioniste di Diego Lucianaz. La seduta, che doveva, come da decisione della conferenza dei capigruppo di martedì 18 ottobre proseguire fino alle 22, è stata fatta terminare intorno alle 20. Fra le motivazioni addotte dai gruppi di maggioranza “questioni regolamentari”.
Con la chiusura anticipata dai lavori è stata nuovamente rinviata anche la discussione sulla temuta risoluzione presentata dalla Lega e Forza Italia Vda che aveva come bersaglio l’Assessore regionale al Turismo e Cultura Jean-Pierre Guichardaz. 

“La gestione dei lavori del Presidente Bertin continua a lasciare esterrefatti,  – scandiscono Guichardaz e Minelli – mentre permane l’ambiguità nei rapporti tra Lega e autonomisti che così facendo hanno evitato dichiarazioni imbarazzanti di presa di distanza fra loro”.

“Il Covid è una pagliacciata”. Dalla maggioranza una risoluzione contro Lucianaz

Non ha fatto in tempo ad entrare in Consiglio regionale che ne è già tornato protagonista. Stiamo parlando di Diego Lucianaz della Lega Vda, che questa mattina durante il suo discorso di insediamento ha parlato della Pandemia come di una “colossale pagliacciata, la più grande della storia dell’Unione europea”.

Parole che hanno suscitato sdegno dentro e fuori l’aula. Per prendere le distanze e dissociarsi dalle affermazioni fatte dal consigliere leghista i gruppi di maggioranza di UV, Alliance Valdôtaine – VdA Unie, Federalisti Progressisti – Partito Democratico, Stella Alpina e Misto hanno annunciato una risoluzione. 

Ribadendo “la tragicità degli eventi della pandemia e il grande senso civico della gran parte dei valdostani che si sono responsabilmente vaccinati per contrastare la diffusione del virus” i consiglieri di maggioranza ricordano “la grande mobilitazione della Sanità, della Protezione civile e del mondo del volontariato per contrastare la pandemia, che ha causato morte e dolore nella nostra comunità.”

La risoluzione chiede all’intero Consiglio di dissociarsi da queste “gravissime affermazioni, che ledono la dignità della nostra Assemblea e dell’intera comunità valdostana.”

Già nella scorsa legislatura le affermazioni di Lucianaz, e in particolare quella “carampana” destinata all’ex consigliera di Adu Daria Pulz, l’avevano portato nel mirino del Consiglio regionale, con una risoluzione, che all’ultimo non fu poi iscritta in aula.

Dal Celva, dall’Ordine e sindacati dei medici sconcerto e preoccupazione

Dopo l’Ordine dei medici, anche il Consiglio Permanente degli Enti Locali prende le distanze dalle dichiarazioni del neo consigliere leghista Diego Lucianaz.

“La negazione dell’esistenza di un’emergenza Covid-19 rappresenta la negazione della sofferenza che ha coinvolto tutta la comunità valdostana e dell’impegno di tutti coloro – operatori sanitari, protezione civile, volontari – che in prima persona sono stati coinvolti nella lotta alla pandemia” sottolinea in una nota il Celva.  Fin dalle prime fasi dell’emergenza Covid-19 i Sindaci sono stati in prima linea nel supportare i cittadini in difficoltà: le famiglie divise, i Comuni in zona rossa, le attività chiuse, le chiamate di emergenza ad ogni ora sono fatti innegabili, immagini ed emozioni che resteranno a lungo impresse nei cuori e nella mente di tutti”.

Il Celva esprime “ancora una volta la vicinanza a tutta la comunità e, in particolare, a tutti coloro che in questi due anni sono stati toccati dal dolore e dalla sofferenza di una pandemia che è sotto gli occhi di tutti, una sfida non ancora conclusa che dobbiamo continuare ad affrontare con consapevolezza, unità di intenti e senso di solidarietà”.

Se il Celva esprime sconcerto, dall’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Valle d’Aosta arriva invece preoccupazione.

“Almeno 178 mila morti solo in Italia (ad oggi sono 178.275 ) e oltre 6 milioni a livello globale (ad oggi sono 6.574.859 ) Numeri che dovrebbero far riflettere anche i più accaniti negazionisti della pandemia di Sars-CoV- 2, soprattutto se ricoprono incarichi istituzionali e di conseguenza dovrebbero — prima di parlare — badare bene al peso delle loro parole”.

Ritenendo che “tali affermazioni rechino danni alla salute dei cittadini e disprezzino l’art. 32 della Costituzione che tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”, l’Ordine dei Medici chiede una “pubblica smentita di tali affermazioni”.

Parole ribadite poco dopo dai sindacati della dirigenza Sanitaria (Medica, non Medica e Veterinaria)
e del Comparto, che “stigmatizzano con fermezza le parole insensate e negazioniste” del neo-Consigliere Diego Lucianaz.

“Proprio ora, che la pandemia, anche per merito della vaccinazione, sembra aver ridotto la sua virulenza con un progressivo e difficile ritorno alla normalità, abbiamo tutti il dovere di non dimenticare ognuna delle troppe vittime del Covid-19, in Italia e nel mondo” scrivono i sindacati “Ferite incancellabili nella memoria: il sacrificio di tutto il personale sanitario insieme con l’impegno in prima linea di tutte forze dello Stato e dei Volontari, hanno consentito di contrastare il virus e di preservare il funzionamento dei servizi essenziali in Sanità per proteggere ogni Cittadino, durante una delle crisi più difficili dal dopoguerra a oggi”.

Anaao, Aaroi, Anpo, Cimo, Cisl-Medicim, Fassid, Fesmed, Fp-Cggil, Fvm e Savt Santé evidenziano, inoltre, come la cosa più grave stia nel fatto di aver pronunciato queste parole in un contesto istituzionale. “Come cittadini Valdostani e come lavoratori della Sanità ci sentiamo profondamente lesi dalle sue affermazioni e prendiamo le distanze dalle sue frasi, pronunciate in Consiglio Regionale, non sentendoci minimamente da esso rappresentati, auspicando un’altrettanto forte presa di distanza da parte di tutta la comunità Valdostana, civile, professionale e politica”.

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