Impugnativa bonus Covid, la Regione resisterà al ricorso
Andare avanti, rapidamente, con i fondi messi a disposizione dalla legislazione nazionale e cercare in seguito di sbrogliare la matassa del bonus Covid da destinare ai sanitari, contenuto nella legge di Assestamento di Bilancio approvata il 13 luglio e impugnata dal Governo. Ma, soprattutto, resistere al ricorso.
Questa la posizione decisa nella mattinata di oggi – mercoledì 19 agosto – in un incontro tra la Giunta regionale, l’Azienda Usl, gli Enti locali e le Organizzazioni sindacali.
Il Consiglio dei Ministri, nella riunione dello scorso 7 agosto, aveva deliberato di impugnare l’articolo 14, che riconosce un’indennità sanitaria valdostana, e gli articoli 15, 22 e 46 che riconoscono una indennità una-tantum ai lavoratori dell’Azienda Usl, delle Unités des Communes, del Comune di Aosta, della Regione e degli Enti locali impegnati nell’emergenza Covid-19.
Notifica dell’impugnativa non ancora ricevuta dal Presidente della Regione Renzo Testolin e dall’Assessore alla Sanità Mauro Baccega che però, al tavolo, hanno rimarcato – si legge in una nota da piazza Deffeyes – “come sia fuorviante ogni paragone con Regioni a Statuto ordinario, in quanto la Valle d’Aosta ha competenze statutarie diverse e, in particolare, finanzia completamente la propria spesa sanitaria”.
Dopo le critiche piovute dalle Organizzazioni sindacali, la Giunta ha quindi espresso alle stessa parti sociali sedute al tavolo “la piena volontà di giungere alla definizione di scelte e percorsi condivisi, evitando polemiche e fratture a tutela dei lavoratori”.
Per sciogliere il nodo i funzionari del Dipartimento legislativo hanno illustrato i possibili scenari dovuti al ricorso alla Corte Costituzionale, ferma restando – si legge ancora nella nota – “la volontà di resistere al ricorso” espressa da Testolin.
Nel frattempo, dall’incontro si è deciso “di dare corso in tempi brevi alla contrattazione relativa ai fondi messi a disposizione dalla legislazione nazionale, che non sono oggetto di contenzioso, e attendere la notifica del ricorso, il cui termine di ricevimento scade l’11 settembre prossimo, per definire in condivisione le azioni da intraprendere in merito ai fondi stanziati dalla legge regionale 8/2020, per le quali le Organizzazioni sindacali confederali hanno annunciato l’invio a breve di una proposta”.