Le ultime schermaglie in Consiglio regionale prima del voto di settembre

20 Luglio 2020

Sono servite oltre sette ore al Consiglio regionale per dare il via libera (22 a favore, astenuti M5S, Lega Vda e VdA Libra) ai quattro articoli del disegno di legge che modificano in parte la legge di assestamento di bilancio, da poco approvata. A tenere banco, l’eliminazione del vincolo di destinazione per le risorse aggiuntive stanziate per i comuni (150mila a ente locale), dopo le proteste messe in scena dai sindaci.

Le contrapposizioni dell’ultima seduta sono tornate in scena con due emendamenti, poi respinti, presentati dal M5S VdA. L’articolo è stato approvato, con votazione palese e nominale, così come chiesto dalla Lega VdA.
Votazione segreta (25 a favore, 8 astenuti e 2 contrari) invece per i 2,7 milioni di euro per la scuola di Pont-Saint-Martin. In apertura della seduta i lavori del Consiglio Valle sono stati a lungo sospesi, in attesa di un parere degli uffici legali della Regione, chiesto dal consigliere regionale Elso Gerandin. Il rifinanziamento è legato ad alcuni “errori” o “leggerezze” commessi dagli uffici regionali. Nel disegno di legge ci sono inoltre ulteriori finanziamenti (340mila euro) per l’edilizia scolastica al fine di consentire il regolare avvio dell’anno scolastico 2020/2021 in condizioni di sicurezza e in presenza. Arrivano anche le risorse per i lavori di risanamento strutturale del ponte di accesso alla Valle del Lys (1,1 milioni di euro), nel comune di Issime, che presenta oggi una struttura in calcestruzzo armato fortemente degradata.

Nella discussione è entrata anche l’ipotesi di trasferimento di una classe, la seconda della primaria, da Porossan all’Einaudi di Aosta. L’Assessore regionale all’Istruzione Certan si è presa l’impegno di affrontare la questione nei prossimi giorni, ricevendo i genitori firmatari della missiva.

La probabile ultima seduta di questa legislatura, ha lanciato la campagna elettorale per le regionali. E’ atteso a ore il decreto di indizione dei comizi elettorali, per il 20 e 21 settembre, da parte del Presidente della Regione Renzo Testolin. 

“Qui si continua a perseverare, ma grazie al voto segreto, mai che qualcuno si prenda le responsabilità” ha detto Luciano Mossa del M5S Vda.“Per fortuna grazie all’operato delle forze dell’ordine e della magistratura, chi ha sbagliato con dolo finalmente sarà chiamato a pagare”. I grillini hanno deciso per l’astensione.

“Volevamo tornare ad elezioni e ci siamo riusciti. Non ci siamo piegati quello che diciamo facciamo” ha preso la parola Nicoletta Spelgatti della Lega VdA. “Siamo coerenti, non facciamo giochini, siamo chiari e non abbiamo paura di ciò che succederà con le prossime elezioni”.

Parole che hanno trovato una risposta nell’intervento della presidente del Consiglio regionale, Emily Rini. “Se questo consiglio ha deciso di tornare alle urne è perché ci sono almeno 19 consiglieri che non sono scesi a compromessi. Si conclude oggi, speriamo, una legislatura travagliata. Mi auguro che in futuro si sappia guardare oltre al proprio piccolo orticello ma al bene comune”.

La seduta si è inoltre caratterizzata i battibecchi fra Adu Vda e la Lega Vda.
“Votiamo convintamente a favore di quest’ultima legge – la dichiarazione di Daria Pulz – perché riteniamo sia davvero indifferibile e urgente. Ci auguriamo che il cambiamento arrivi davvero, tanto più necessario dopo la sentenza di primo grado di Torino, sulla quale la politica non ha avuto molto da dire”.

A chiedere ora una rapida applicazione del provvedimento è stato il capogruppo di Stella Alpina Pierluigi Marquis. “Per partecipare al processo di riattivazione dell’economia, bisogna dar gambe alla legge. Possiamo guardare positivamente il futuro, sperando che queste risorse arrivino presto”.

“Grazie al nostro voto in commissione questo disegno di legge è approdato in aula, aprendo un confronto abbastanza sereno” ha spiegato Claudio Restano di VdA Ensemble. Poi sul voto per togliere il vincolo di destinazione ai comuni “E’ questo voto finale, sull’articolato nel suo complesso, che conta”.

A tornare sulla querelle del vincolo di destinazione è stato il presidente della Regione Renzo Testolin: “L’attenzione verso gli enti locali è stata una delle prerogative più forti della Giunta, forse anche troppo per il rischio che abbiamo fatto correre alla possibilità che queste risorse fossero assegnate. Oggi apprendiamo che ci sono delle forze politiche che non hanno voluto agevolare le iniziative sul territorio da attivare da parte degli enti locali, nonostante le attenzioni verso i comuni che a parole dichiarano”.

Le ultime schermaglie della lunga giornata sono state riservate alle dimissioni dalla carica di consigliere regionale di Joel Farcoz, lanciato verso la carica di sindaco di Gignod. La Presidente Rini, prima di chiudere la seduta, ha chiesto all’aula di votare la presa d’atto delle dimissioni. Proposta sulla quale sono insorti i capigruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin e del M5S Vda Luigi Vesan, mentre il consigliere Giovanni Barocco ha chiesto un parere sulla ricomposizione del plenum.

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