Nuovo Dpcm: la Valle d’Aosta è in zona rossa

04 Novembre 2020

Dopo un giorno e oltre di indiscrezioni la conferma è arrivata alle 20.20 dal Premier Giuseppe Conte, nel corso di una conferenza stampa: la Valle d’Aosta rientra fra le zone rosse, assieme a Calabria e Piemonte e Lombardia. La decisione è stata presa, come ha ricordato il Presidente del consiglio dei ministri, sulla base di 21 indicatori delineati nel decreto che sono stati oggi, per tutto il giorno, all’esame del Comitato tecnico scientifico.

L’Ordinanza del Ministro della Salute Speranza , che contiene la divisione delle regioni in zone rosse, arancioni e gialle, è stata emanata ieri e avrà validità dal 6 di novembre e per un periodo di 15 giorni, terminato il quale la situazione delle regioni verrà rivalutata. Anche il nuovo Dpcm entrerà in vigore venerdì 6 novembre.

Le misure per le zone rosse

Nella cosiddetta “zona rossa” sono vietati gli spostamenti in entrata e in uscita dai territori, e anche quelli spostamenti all’interno dello stesso territorio, fatto salvo che per le ormai note comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o d’urgenza o per motivi di salute.

Come durante il “lockdown” primaverile chiuderanno barristorantipasticcerie, le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità  individuate nell’allegato 23.

Allegato 23

Resteranno aperti parrucchieri e barbieri e lavanderie.

Sono chiusi, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari. Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie.

Resta consentita solo la ristorazione con consegna a domicilio e quella d’asporto fino alle 22, e con il divieto di consumare il cibo sul posto o nelle vicinanze.

Rimangono aperti i negozi di alimenti e bevande nelle aree di servizio e di rifornimento carburante lungo le autostradenegli ospedali e negli aeroporti, così come restano aperte le industrie.

La didattica a distanza, invece, partirà dalla seconda media. Resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali

E’ consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie; è altresì consentito lo svolgimento di attività sportiva esclusivamente all’aperto e in forma individuale.

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