Osservatorio sulla legalità, “via libera” dalla I Commissione
Via libera, dalla prima commissione consiliare “Istituzioni e autonomia”, alla proposta di legge per l’istituzione dell’Osservatorio regionale permanente sulla legalità e criminalità organizzata e di tipo mafioso. Il parere favorevole, al termine della riunione di ieri, giovedì 20 gennaio, è stato espresso a maggioranza, con l’astensione del gruppo Progetto Civico Progressista.
Grosjacques: “proposta completa”
Nel ricordare che nel corso della seduta sono stati sentiti “due componenti della Commissione straordinaria del Comune di Saint-Pierre, la referente dell’associazione Libera Valle d’Aosta e il Presidente del Consiglio comunale di Aosta”, il vicepresidente della Commissione Giulio Grosjacques ribadisce come “dalle audizioni è stata confermata la bontà e la completezza dell’impianto della proposta”.
Il presidente Bertin relatore
A relazionare in aula sul testo sarà il presidente del Consiglio, Alberto Bertin, primo firmatario dell’iniziativa (depositata lo scorso 26 novembre, assieme agli altri componenti dell’Ufficio di presidenza), che ha espresso “soddisfazione” dopo il parere della Commissione. “Con l’istituzione dell’Osservatorio – dichiara – aggiungiamo un ulteriore strumento di conoscenza del fenomeno mafioso, il cui sviluppo è in continua evoluzione e che necessità di un’attenzione costante”.
Pcp, perché l’astensione
Per parte loro, le consigliere Erika Guichardaz e Chiara Minelli, nel motivare l’astensione di Pcp, mettono l’accento sul fatto che “senza tener conto di quanto emerso dalle audizioni stesse, dal dibattito e dalle richieste di approfondimento e di modifica per migliorare il testo formulate dal nostro gruppo e dagli auditi, si è voluto votare frettolosamente la proposta di legge con la nostra astensione e il voto favorevole di Forza Italia in rappresentanza del consigliere Restano, assente per motivi personali”.
“Siamo profondamente convinte dell’importanza di tale Osservatorio che la Regione aspetta da tempo – aggiungono – ma riteniamo che la relazione e l’articolato proposti siano poco incisivi, soprattutto se paragonati con altri testi quali la precedente proposta di legge (mai approvata) presentata dai consiglieri Bertin, Certan, Chatrian, Morelli e Roscio nel 2015 e lo schema-tipo elaborato dall’Assemblea dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e Province autonome”.
Le carenze del testo per Pcp
Le consigliere di PCP mettono poi in fila le carenze che ritengono presenti nel testo, concludendo che “a differenza di quanto affermato dal Vicepresidente di Commissione, l’impianto della proposta manca di completezza e organicità, tant’è che il primo firmatario, Alberto Bertin, l’ha definita un ‘work in progress’, ammettendo che dovrà essere modificata fin da subito”.
Nel dettaglio, agli occhi di Minelli e Guichardaz, nella composizione “dell’Osservatorio non viene inserita tra i membri effettivi l’associazione Libera che opera da anni in Valle d’Aosta per la legalità; non si prevedono fra le associazioni invitate quelle ambientaliste, che monitorano il fenomeno delle ecomafie”.
Ancora, “non è previsto un ruolo specifico per la costituenda Consulta per la legalità del Comune di Aosta e per il Tavolo tecnico permanente sulla corresponsabilità educativa e sulla legalità, che da tempo opera fattivamente sul territorio regionale”. Infine – concludono le rappresentanti di PCP in aula – “non si è armonizzata questa proposta con altri strumenti già esistenti quali la legge 11/2010”, sulla promozione della legalità e la sicurezza.