Parco del Mont Avic, avviato l’iter per l’ampliamento
È stato ufficialmente formalizzato, attraverso una lettera inviata dall’Assessorato all’Ambiente al comitato promotore, l’interesse dell’Amministrazione regionale, al progetto di ampliamento del Parco Naturale Mont Avic.
Ora, sulla base delle adesioni formalizzate dai componenti del Comitato, gli uffici regionali predisporranno l’istruttoria e verrà avviato il procedimento amministrativo per l’ampliamento. Passaggi – scrive una nota dell’Assessorato – che “sono l’espressione della volontà di chi popola quella zona, lungimiranti e coraggiosi, così come lo sono stati i primi fondatori del Parco”.
Nello specifico, il territorio individuato dal Comitato ricade nel Comune di Fénis, e interessa il versante orografico destro della Val Clavalité, un’area di pregio naturalistico, tutelata come Zona di protezione speciale (ZPS) per la salvaguardia degli uccelli, dotata di una ricca rete sentieristica, che potrà essere maggiormente valorizzata dal punto di vista turistico con l’ingresso nel Parco.
L’Assessorato dell’Ambiente – prosegue il comunicato – auspica che “anche le amministrazioni comunali, rinnovate nei loro organi a seguito delle prossime consultazioni elettorali, possano decidere di partecipare al progetto di ampliamento del Parco del Mont Avic, andando anch’esse a condividere un modello di gestione sostenibile del territorio valdostano”.
Per il momento non un raddoppio tout court, quindi, come si pensava ancora in autunno, quando ai 5500 ettari del Parco se ne sarebbero aggiunti 5406, 1856 dei quali appartenenti ai componenti del Comitato promotore. Passaggio, questo, sul quale si lavorerà in seguito.
“Da ieri – spiega l’Assessore all’Ambiente Albert Chatrian – è partito ufficialmente l’iter amministrativo per l’ampliamento del Parco, che porterà ‘in pancia’ quasi tremila ettari del Comitato promotore, quindi dei privati. Nello stesso tempo ci sarà spazio, da ottobre 2020 in poi, per riprendere le interlocuzioni con i tre o quattro comuni interessati e con la nuova Legislatura, per allargare in maniera organica il Parco anche nelle zone pubbliche, se ci saranno le condizioni. Mai come in questo momento i nostri spazi possono essere veramente degli ‘atout’ dal punto di vista non solo naturalistico e di tutela, ma anche a livello occupazionale e di nuova prospettiva per l’offerta che la Valle darà nel prosieguo”.