Proposta legge Lega, per Adu VdA: “Propaganda microsovranista”
“I consiglieri che voteranno questo provvedimento saranno responsabili della terza ondata“. Così Adu VdA interviene sulla proposta di legge della Lega VdA che oggi sarà all’esame dell’aula del Consiglio regionale.
“Una legge manifestatamente incostituzionale che, violando la legge dello Stato, intende riaprire tutto, nel nome del profitto e senza curarsi della salute di cittadini e lavoratori. Se ciò accadesse si tratterebbe di un sostanziale cambio della maggioranza di governo”.
Adu VdA si dice contrario alla proposta di legge e pronto a sostenere le “forze politiche contrarie a questa deriva”. Fra cui si conta Progetto Civico Progressista, che ieri dopo l’astensione in Commissione, si è scagliato sui social contro l’articolato. “La Pdl afferma, in totale contrasto con i Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, che in VdA , dal giorno successivo alla sua pubblicazione sul Bollettino Ufficiale, si potrà aprire tutto: negozi, bar, ristoranti, impianti di risalita ecc ecc. Insomma si passa automaticamente dalla Zona Rossa alla Zona Franca”.
Parere che sembra condiviso da Adu VdA, secondo cui lo stop di Lavevaz allo screening di massa pare strumentale rispetto a questa pericolosa operazione di propaganda microsovranista.
“Noi di ADU ribadiamo che serve una chiara strategia sanitaria: potenziamento delle USCA e del tracciamento, Covid Hotel e aumento dell’attività di screening. – conclude la nota di Adu VdA – Pensare di riaprire gli impianti a fune senza una preventiva verifica della sostenibilità da parte dell’autorità sanitaria regionale, rispetto ad una stima veritiera del numero di ricoveri abitualmente connessi all’attività sciistica, sarebbe criminale”.