Regione: l’incarico di addetto alla sicurezza non esiste. “Faremo un bando”

06 Febbraio 2019

E’ proprio il caso di dire che la pezza a volte è peggio del buco.  Sulla presunta revoca dell’incarico di addetto alla sicurezza interna di Palazzo regionale a Gianni Mongerod, circolata ieri, emergono oggi nuovi elementi.

A cominciare dal fatto che l’incarico non era mai stato attribuito, in quanto non esistente nella pianta organica di Palazzo regionale.

“In questo momento di riorganizzazione di tutta l’Amministrazione – ha spiegato in Consiglio il Presidente della Regione, Antonio Fosson  – ci siamo accorti che non esisteva un incarico affidato per la sicurezza interna. E’ nostra intenzione proprio per l’importanza di questo servizio di sicurezza nominare un addetto con un certo profilo”.

Il Presidente promette un bando a breve. “C’era qualcuno che lo faceva – aggiunge Fosson riferendosi a Mongerod – ma più per sua dedizione e per sue capacità. Ma noi in questo momento vogliamo nominare un esperto esterno, che non abbia connessioni politiche. Prima di far partire il bando, abbiamo informato chi ora se ne occupava senza una nomina precisa. Quindi non abbiamo rimosso nessuno ma vogliamo colmare una casella per noi importante”.

Il nome di Gianni Mongerod (che risulta non indagato) compare nell’ordinanza del Gip di Torino, che il 23 gennaio scorso ha portato all’arresto di 16 persone, e che Fosson ribadisce di non averne ancora avuto copia.

Parole che hanno scatenato la reazione di Paolo Sammaritani. “Lei ha delle funzioni prefettizie che le consentono di aver informazioni che non si possono ottenere con dei canali normali. L’ordinanza ce l’abbiamo tutti e l’abbiamo letta tutti,  non è un falso che gira”.

Poi l’affondo alla “traballante Giunta”. “Vi state scomponendo, capisco che questa vicenda ha dato molto fastidio a questo governo e vi ha rotto le uova nel paniere”.

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