Separazione tra Presidente e prefetto, il M5S difende Tripodi: “Tutela l’autonomia”

31 Ottobre 2020

“Piena solidarietà alla deputata Elisa Tripodi per gli attacchi che ha subito in questi giorni dopo aver presentato una proposta approvata in Commissione per gli Affari Costituzionali, nella quale si propone l’apertura di un tavolo di confronto per modificare la disciplina che attribuisce le funzioni prefettizie sul territorio valdostano al Presidente della Regione”.

A scriverlo in una nota il gruppo degli attivisti del MoVimento 5 Stelle della Valle d’Aosta, che spiega: “In queste ore gli attacchi politici pervenuti da quasi tutte le rappresentanze autonomiste hanno messo in evidenza come il confronto non è materia di interesse degli autonomisti, e che questi sono ancora figli di una politica che non è disponibile al dialogo. Con questa risoluzione non si mette in pericolo l’autonomia locale, anzi, la si tutela”.

Tutela che, secondo i pentastellati, passa anzitutto dalla legalità: “Per portare un esempio ricordiamo che gli ultimi 5 Presidenti della Giunta Regionale, di cui tre indagati in inchieste che riguardano i legami tra rappresentanti della politica locale e associazioni mafiose, sono stati intercettati e alcuni anche fotografati con pregiudicati e persone accusate di far parte della locale di Aosta – prosegue il M5S -. Alla luce di questi ultimi fatti questo privilegio non è stato utilizzato nel modo migliore”.

“Siamo d’accordo con l’onorevole Tripodi sul fatto che l’articolo 15 dello Statuto della Valle d’Aosta apre la possibilità di dotarsi di una norma elettorale regionale che prevede l’elezione diretta del Presidente della Regione, e che la sovrapposizione dei due ruoli si pone in contrasto con l’art 5 della Costituzione, che riconosce e promuove le autonomie locali, determinando così un notevole conflitto di interessi. Inoltre – chiude la nota dei 5 stelle -, ricordiamo anche il comma 2 dell’articolo 97 della Costituzione, che tratta dell’imparzialità della pubblica amministrazione. Auspichiamo che il confronto con i rappresentanti dello Stato ci sia quanto prima al fine di ridefinire gli equilibri”.

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