Sanità: code e disagi ad Aosta per cambiare il medico di base in pensione

03 Novembre 2022

E’ di alcuni giorni fa la notizia che una dottoressa di medicina di base, con sede ad Aosta, ha terminato il suo servizio il 31 ottobre andando in pensione. Gli oltre 1800 assistiti hanno ricevuto dall’Usl la lettera che li informava del fatto. E, come era prevedibile, si è scatenata la corsa al cambio medico per paura di rimanere senza copertura.

Non senza disagi, prontamente, segnalati alla nostra redazione da alcuni lettori affezionati, che si sostanziano in lunghe code e interminabili attese davanti all’ufficio di Via Guido Rey ad Aosta deputato alla scelta e alla revoca dei medici di famiglia. Del resto recarsi fisicamente presso l’ufficio Usl sembra l’unica strada al momento: “Al telefono non rispondono” ci scrivono. “Dall’Usl ci invitano a inviare una pec, ma è impossibile scegliere un medico senza conoscere preventivamente l’elenco di quelli disponibili”.

Il servizio scelta/revoca sarebbe di norma disponibile da remoto mediante il fascicolo sanitario elettronico –  il 65% dei valdostani lo ha attivato – così come tramite l’app Health gestiti entrambi da Inva. Il condizionale è d’obbligo: per una sfortunata coincidenza il servizio è attualmente in manutenzione. “Lo abbiamo disattivato dallo scorso 14 ottobre perché si è reso necessario integrare il fascicolo con il nuovo software di scelta/revoca del medico adottato dall’Azienda Usl” ci spiega Erik Vizzi, direttore sistemi informativi di Inva. “L’intervento è comunque in fase conclusiva”. Una buona notizia in vista di un altro pensionamento eccellente di un medico di medicina generale previsto i prossimo 1° gennaio. “Per allora, visto che prevediamo nuove criticità, abbiamo pensato di attivare un servizio di sms di prenotazione dell’appuntamento allo sportello” spiega Leonardo Iannizzi, Direttore Area territoriale dell’Usl che conferma le code e i disagi.

Iannizzi

“In tanti hanno ricevuto la comunicazione a casa e si sono precipitati a scegliere un nuovo medico, con tutte le complicazioni del caso” spiega Iannizzi. Alla base della corsa al cambio medico c’è anche il timore di rimanere senza assistenza, per la cronica carenza di medici di medicina generale. Un quadro complesso, comune a tutta Italia, su cui Iannizzi prova a rassicurare: “Da dicembre prenderanno servizio 5 medici che stanno frequentando il corso di medicina generale e che, con le nuove regole approvate a livello nazionale, potranno nel mentre esercitare come medici di base con un limite di 1000 assistiti”. E’ di questi giorni, inoltre, l’avvio al servizio di una nuova dottoressa per la vallata del Grand Combin.

Le complicazioni a cui accenna Iannizzi va detto che riguardano anche il passaggio da un medico all’altro. “Per una questione di privacy come azienda Usl non vediamo la cartella clinica dei pazienti, queste sono nella disponibilità dei medici che, una volta in pensione, se d’accordo, devo trasmetterla al collega che lo sostituisce”. Un problema non da poco se consideriamo il numero importante di cambi presenti in questi giorni e in generale nell’arco di un anno in cui hanno lasciato la professione decine di medici. “I medici disponibili si trovano a gestire, da un giorno all’altro, magari 300 nuovi assistiti” spiega Iannizzi. Il che spiegherebbe altri disagi segnalati dai lettori come il mancato passaggio di comunicazione tra il medico vecchio e quello nuovo e la non immediata presa in carico del paziente da parte del nuovo medico.

 

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