La Giunta regionale ha deciso: il “Maria Adelaide” verrà demolito e ricostruito
La notizia risale a oltre un anno e mezzo fa, quando dal Defr di allora – il Documento di economia e finanza regionale, la cui nuova versione è pronta al passaggio nelle Commissioni – aveva scritto nero su bianco la volontà della Giunta regionale di tornare indietro nelle decisioni prese dal Governo precedente e riportare il “Maria Adelaide” in centro Aosta, ristrutturandone la storica sede di via Torino.
Oggi, nella riunione dell’Esecutivo, l’Assessorato alle Finanze, d’intesa con quello dell’Istruzione, ha stabilito le modalità di ristrutturazione con adeguamento sismico dell’edificio scolastico.
“Con la definizione delle modalità di recupero dell’edificio si rende possibile l’avvio delle procedure di affidamento dei servizi di progettazione e direzione lavori – ha spiegato l’assessore Carlo Marzi –. Tra le alternative progettuali proposte dai professionisti si è scelto di prediligere la demolizione e ricostruzione dell’edificio, modalità che meglio può soddisfare tutte le esigenze logistiche, aumentare il numero di aule e realizzare una nuova palestra scolastica, garantendo un miglior risultato in termini di distribuzione degli spazi, di innovazione e di rispetto della normativa sismica. La nuova costruzione garantirà inoltre il contenimento dei consumi energetici e i massimi livelli di prestazione energetica, sfruttando pienamente le risorse rinnovabili e limitando i consumi idrici”.
A fargli eco è Luciano Caveri, assessore all’Istruzione: “Il puzzle degli edifici per le superiori ad Aosta non è semplice, ma ci stiamo lavorando e questa decisione va nel solco di una scelta tecnica importante, che corrisponde anche alla volontà di avere scuole nuove ed efficienti per i futuri studenti. Ovviamente ci occuperemo anche degli altri edifici scolastici ed è il caso del Manzetti”. Per il quale, poco più di un anno fa, è stato approvato il progetto di fattibilità.
In seguito alla decisione di non dar corso alla realizzazione del nuovo edificio scolastico in Regione Tzamberlet – la cosiddetta, almeno inizialmente, “Scuola polmone” –, gli Uffici dell’Assessorato delle Opere pubbliche hanno affidato il servizio di redazione del documento delle alternative progettuali – ristrutturazione o demolizione con ricostruzione – per il recupero dell’edificio scolastico di via Torino.
Edificio che, spiega l’Assessorato, “presenta diffusi problemi strutturali”. Il documento ha la finalità di poter valutare la soluzione che meglio risponde alle esigenze espresse dall’Istituzione scolastica Licam – il Liceo classico artistico e musicale – che si insedierà nella nuova struttura. Con la definizione delle modalità di recupero dell’edificio si rende possibile l’avvio delle procedure di affidamento dei servizi di progettazione e direzione lavori.
L’incognita rimane quella legata ai tempi. Una volta definito il percorso, infatti, comincia ora la fase di ricerca dei fondi, senza i quali definire un cronoprogramma è impossibile.