Commissariata l’Aido VdA: “Un gravissimo sopruso”
La linea, da mesi, sembrava essere tracciata. E, nonostante il tentativo di intervento da parte del Consiglio regionale, l’Aido Valle d’Aosta è stata infine commissariata.
Venerdì scorso, 16 luglio, la presidente uscente Paola Borgnino, accompagnata dai due vice Severino Cubeddu e Daniele Scano, con l’amministratrice Antonella Dalla Zanna, ha infatti consegnato le chiavi della sede e la documentazione associativa al commissario nominato dalla giunta nazionale.
“La decisione del commissariamento è, a nostro parere, da considerarsi un gravissimo sopruso nei confronti di chi, fin dal 1975 ha costituito l’associazione regionale senza avere gruppi comunali per le caratteristiche territoriali che ci contraddistinguono dal resto d’Italia” spiega Borgnino in una nota.
Una posizione – prosegue il comunicato – “determinata da motivazioni ben evidenti e precise che dalla sede centrale sono state ignorate, come il numero ridotto della popolazione rispetto alle altre Regioni, la presenza di un unico servizio socio-sanitario, l’oggettiva difficoltà nel reperire nuovi volontari attivi in un territorio già ricco di associazioni di volontariato. Siamo fermamente convinti che la creazione di gruppi comunali sia un inutile dispendio di energie, tempo e risorse”.
Non solo: “Sin dalla sua costituzione, Aido VdA ha esercitato il proprio potere organizzativo garantendo la rappresentanza all’interno del Consiglio Regionale di referenti delle tre aree territoriali: Bassa Valle, Media Valle ed Alta Valle. Il ruolo di continua e capillare interlocuzione, nonché di fattiva e costante collaborazione, assunto dal nostro Consiglio Regionale nei confronti sia delle Istituzioni regionali e comunali sia del mondo medico e, più in generale, sanitario, è stato apprezzato ed ha dato risultati ampiamente positivi”.
Risultati che, prosegue Borgnino, sono suffragati dai numeri: “Da oltre 20 anni Aido Valle d’Aosta è al vertice in Italia per numero di iscritti in rapporto alla popolazione, si trova al primo posto in termini di donazioni, e la percentuale delle opposizioni è pari a zero, a testimonianza del prezioso impegno dei volontari realizzato su tutto il territorio”.
Un lavoro che si lega ad altre iniziative, segnala sempre la Presidente uscente tra le quali la costituzione della “base per l’approvazione di una Legislazione europea sulla Donazione di organi” e un “coinvolgimento delle Istituzioni locali e regionali, delle strutture sanitarie, del mondo scolastico e dei diversi attori della comunità valdostana”, contribuendo “alla nascita del Centro di Servizi del Volontariato della Valle d’Aosta” e garantendo la sua presenza “in tutti gli organismi socio-sanitari e di Volontariato regionale”.
“Un’attività ricca di straordinari risultati che in occasione dei suoi 35 anni di attività ha ricevuto l’inatteso riconoscimento del Presidente Giorgio Napolitano, con il conferimento della Medaglia della Presidenza della Repubblica”, spiega ancora Borgnino.
“Un atto inaccettabile”
“Commissariare una Regione con tali risultati è secondo noi un atto inaccettabile” continua l’ex Presidente, mentre “la consegna delle chiavi è stato un atto doloroso per tutto il direttivo composto ancora, fra gli altri, dai soci fondatori”.
“Non ci meritavamo certo un trattamento simile – chiude Borgnino –, ma abbiamo la certezza di aver fatto del nostro meglio”.