Coronavirus, i Commissari di Saint-Pierre scrivono ai cittadini: “Certi che ne usciremo”

27 Marzo 2020

Non sono dei Sindaci, ma governano un Comune. Sono figure per certi versi silenziose e ancora un po’ “misteriose”, arrivate in Valle d’Aosta a seguito – sembra passata una vita – del trauma dello scioglimento per mafia di un’Amministrazione, per la prima volta nella storia di questa regione.

Non sono Sindaci e non usano i canali che i Primi cittadini valdostani si stanno ingegnando ad utilizzare, nel mezzo di questa emergenza sanitaria, ma si rivolgono alla popolazione, a quella Saint-Pierre ferita dall’inchiesta “Geenna” che ora attraversa – come tutti – la paura legata al Coronavirus.

La Commissione straordinaria che guida il paese dallo scorso 13 febbraio – composta da Claudio Ventrice, Giuseppe Zarcone e Diego Dalla Verde – prende carta e penna “virtuali” e scrive una lettera aperta ai cittadini di Saint-Pierre, che capeggia in homepage del sito istituzionale del Comune.

Una lettera che nasce, si legge, “in parte perché non c’è stato il tempo di conoscerci direttamente vista l’esplosione dell’emergenza Covid, in parte perché è giusto che voi siate informati su quanto sta accadendo e su quello che il Comune sta facendo”.

“Ormai è chiaro che questo virus può colpire ognuno di noi – scrive ancora la Commissione – anziani come giovani, persone con patologie pregresse o sportivi. Non fa distinzione, non guarda in faccia a nessuno e, purtroppo, neppure Saint-Pierre ne è esente. Però vogliamo che tutti voi sappiate che i casi che si verificano sono sotto controllo dell’Autorità Sanitaria e che il Comune, dal canto suo, ha già predisposto secondo le indicazioni della protezione civile nazionale e regionale tutte le misure disupportoalla popolazione eventualmente necessarie”.

Insomma: “Noi e il personale comunale ci siamo e cercheremo di tenervi aggiornati il più possibile su quello che succede e su quello che occorre fare per superare questo brutto momento. Voi di buon grado, cercate di scusare qualche ritardo o qualchemancanza’, cercate di comprendere che anche chi è dall’altra parte della scrivania, vive il difficilissimo periodo che stiamo passando esattamente come voi e, nonostante ogni sforzo per fare bene, oggi più che mai, incontra difficoltà nel lavoro, nelle comunicazioni, negli spostamenti e in ogni semplice attività che sino ad un mese fa si svolgeva in modo pressoché automatico e scontato”.

Il richiamo alle regole

Immancabile il richiamo alla necessità di stare a casa. Fatto naturale per un Sindaco che cura la sua comunità, ma evidentemente anche per una Commissione straordinaria che vuol mostrare un’inconsueta vicinanza, figlia anche del periodo complesso che stiamo vivendo.

“E soprattutto – aggiungono infatti i Commissari -, per favore, rispettate con il massimo rigore le misure di contenimento che sono state adottate dal Governo e dalla Regione. Infatti, è vero che abbiamo scritto ovunque ‘Andrà tutto bene!’ e vogliamo continuare a credere che sarà veramente così, però come potrà andare tutto bene se continuiamo a uscire ogni giorno per la spesa? Come potrà andare tutto bene se dobbiamo andare ogni giorno a fare una passeggiata perché siamo stressati? Come potrà andare tutto bene se ogni giorno, più volte al giorno, dobbiamo portare il cane a passeggio non nei pressi di casa nostra, come sarebbe giusto, ma a chilometri di distanza e rientriamo dopo due ore perché anche il cane, nonostante abbia il suo cortile, è stressato?”.

Poi il richiamo: “Ora non è più il momento di scherzare, di sottovalutare, perché così si gioca sulla pelle di tutti. È giunto il tempo di tirarsi su le maniche ed operare per noi, per i nostri cari, gli amici. E come? Salvaguardando la nostra e la loro salute. Siamo pienamente consapevoli del senso di solitudine, di disagio e anche di incertezza riguardo al futuro che molti di noi stanno vivendo, ma ora, più che mai, è importante, anzi è necessario mettere in pratica tutte le misure di comportamento che fino ad ora sono state adottate, prima di tutto lo stare il più possibile a casa!”.

L’unico modo per uscirne

“Vi preghiamo di non prendere i richiami ad un maggiore senso di responsabilità che avete potuto leggere in questa nostra lettera come un rimprovero – chiudono i Commissari – ma semplicemente come un incentivo a fare sempre meglio perché oggi è in gioco il futuro di tutti. Sembra impossibile pensare a quanto eravamo liberi e fortunati prima che tutto questo succedesse ma con la collaborazione e il buon senso di tutti, siamo certi che ne usciremo e che tutto andrà bene! Non molliamo… e ricordiamoci di rispettare tutte le misure adottate!”.

Non saranno Sindaci, ma di certo hanno un cuore.

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