Dopo la riorganizzazione i primi trasferimenti: la nuova “geografia” dei parroci in Valle
Ad inizio maggio, via decreto, la diocesi di Aosta ha deciso di riorganizzare le 93 parrocchie valdostane – accorpandole – in 33 unità parrocchiali. Ora, Monsignor Franco Lovignana ha definito anche gli spostamenti e gli avvicendamenti tra parroci nelle diverse “unità” da poco costituite.
Cambiamenti – si legge nelle Comunicazioni del vescovo dello scorso 1° luglio – che prenderanno il via con il mese di settembre.
La Zona 1
Il primo cambiamento in evidenza riguarda le parrocchie di Arvier, Avise e Valgrisenche. L’unità – si legge – “si stacca dall’attuale più ampio raggruppamento” e avrà come parroco don Antonio Leonetti, che lascia le parrocchie di Champdepraz e Issogne. “Risiederà ad Arvier – spiega Lovignana –. L’unità continuerà la collaborazione per la pastorale giovanile e la catechesi con l’unità di Introd, Rhêmes-Notre-Dame, Rhêmes-Saint-Georges e Valsavarenche e con l’unità di Aymavilles, Cogne e Villeneuve”.
Le parrocchie di Courmayeur, Entrèves, La Thuile e Pré-Saint-Didier conserveranno per il momento i propri sacerdoti: padre Marino Colombo, don Gregorio Mrowczynski, don Rodolfo Granelli e don Eugen Mateias. Ma, scrive il vescovo nelle sue comunicazioni, “dovremo presto incontrarci per pensare e mettere in cantiere l’avvio della nuova organizzazione”.
Derby, La Salle e Morgex sono affidate a don Paolo Viganò – mentre don Ugo Reggiani viene trasferito –, e l’unità composta da Introd, Rhêmes-Notre-Dame, Rhêmes-Saint-Georges e Valsavarenche è affidata a don Daniele Borbey, che avrà in mano anche “l’animazione della pastorale giovanile delle tre unità: Arvier, Avise, Valgrisenche – Introd, Rhêmes-Notre-Dame, Rhêmes-Saint-Georges e Valsavarenche – Aymavilles, Cogne e Villeneuve”.
A lui offriranno supporto, come collaboratori pastorali, don Daniele Frimaire ed il diacono Sami Sowes. Borbey proseguirà anche l’attività di cappellano dell’ospedale e di maestro delle celebrazioni episcopali.
L’unità Saint-Nicolas e Saint-Pierre continuerà ad avere come sacerdote don Gabriel Bogatu. Rappresenta – dice Lovignana – “un esempio di unità nella quale tutto potrebbe rimanere immutato”. Due saranno i parroci dell’unità che comprende Aymavilles, Cogne e Villeneuve: don Renato Rox – parroco di Aymavilles e Villeneuve – e don Carlo Luisetti, parroco di Cogne.
La Zona 2
Il cambiamento principale riguarda l’unità che comprende le parrocchie di Doues, Allein e Roisan che – dice il vescovo – “viene affidata a don Marcello Lanzini che lascia così la casa del Seminario pur conservando il suo servizio di responsabile dell’ufficio diocesano Clero e Ministeri e anche il servizio delle Confessioni in Cattedrale. Risiederà a Doues”.
Don Léonard, invece, sarà “trasferito ad Aosta come cappellano del Refuge Père Laurent e della Casa di Riposo J.B. Festaz”.
L’unità di Charvensod e Pollein – già avviata dopo la morte di don Luigino Ottobon – “avrà come parroci in solidum don Isidoro Mercuri Giovinazzo e don Jean-Claude Bizindavyi”. L’unità di Gressan e Jovençan resta affidata a don Michel Ottin così come quella che vede assieme Sarre e Chesallet, in mano a don Diego Cuaz.
Nessun cambiamento neanche nell’unità di Excenex, Signayes e Gignod affidata, come già ora, a don Mario Tringali che sarà coadiuvato, per la parrocchia di Excenex, dal diacono Mauro Brédy. Stesso discorso per l’unità di Étroubles, Saint-Oyen, Saint-Rhémy e Bosses che restano a don Claude Duverney, mentre Valpelline, Ollomont e Oyace – unità “avviata di fatto da moltissimi anni” – resta in mano a don Ivano Reboulaz.
La Zona 3
L’unità parrocchiale Saint-Christophe e Sant’Anselmo nasce ora, e verrà affidata a don Elio Vittaz e a don Carmelo Pellicone che lascia così Saint-Étienne, ad Aosta, e risiederà a Sant’Anselmo.
L’unità formata da Sant’Orso e Porossan resta invece affidata a don Aldo Armellin, coadiuvato da don Ignace Monemou. L’unità composta dalla cattedrale di Aosta e da Saint-Étienne è e rimane affidata a don Fabio Brédy, che sarà coadiuvato da due collaboratori parrocchiali: il diacono Antonio Piccinno e Ivana Debernardi.
Don Nicola Corigliano continuerà a guidare l’unità di Saint-Martin come parroco, con don Ferdinand Nindorera come vicario, coadiuvato dal diacono Carlo Cavagnet. Corigliano rimarrà anche cappellano della Casa circondariale di Brissogne.
La Zona 4
Il cambiamento principale riguarda l’unità formata dalle parrocchie di Nus, Fénis, Saint-Barthélemy e Saint-Marcel che – scrive Lovignana – “necessità ancora di rodaggio”. Sarà affidata a don Andrea Marcoz che lascia quindi Châtillon. A coadiuvarlo sarà don Zbigniew Kowalczyk come vicario e dal diacono Rino Zanchetta. Marcoz risiederà a Nus, Kowalczyk a Fénis.
Da qui, don Giuliano Albertinelli sarà trasferito e assumerà la direzione e l’economato della casa del Seminario, dove risiederà.
Come detto, l’unità di Châtillon e Pontey sarà ora affidata a don Ugo Reggiani che – si legge nelle comunicazioni del vescovo – “può contare sulla presenza collaborativa dei Cappuccini e dei Salesiani”.
Saranno invece tre i sacerdoti nella nuova unità composta dalle parrocchie di Chambave, Saint-Denis, Diémoz e Verrayes: don Alessandro Valerioti (Chambave, ma risiederà a Diémoz), don Piero Lombard – che resta parroco di Verrayes –, e don Luciano Perron, collaboratore pastorale a Chambave. Valerioti sarà coadiuvato anche dal diacono Luciano Bonino.
Rimane affidata a don Lorenzo Sacchi l’unità formata da Saint-Vincent ed Émarèse. Resta per ora la necessità, scrive sempre Lovignana, “di avere un sacerdote che sostenga l’unità e il Cottolengo e assicuri anche il servizio dell’Eucaristia del sabato sera a Chamois. Confido di avere presto una risposta positiva”.
L’unità formata da Antey-Saint-André, Chamois, La Magdeleine e Torgnon è affidata a don Tomasz Blasinski, che è anche vicario di zona. Nelle sue comunicazioni il vescovo di Aosta aggiunge: “Anche qui è necessaria una rinnovata progettualità pastorale. Quanto invece all’aspetto più organizzativo, come detto prima, spero di assicurare un aiuto per la Messa di Chamois. Reputo molto importante non abbandonare la presenza domenicale nelle parrocchie più piccole e dedicare attenzione rispettosa e accogliente verso i fratelli e le sorelle turisti”.
Riguardo l’unità composta dalle parrocchie di Breuil e Valtournenche, invece, nessun cambiamento: sono e restano affidate a don Paolo Papone, coadiuvato dal diacono Franco Cumino.
La Zona 5
L’unità, neo-costituita, di Champdepraz, Montjovet e Saint-Germain è affidata a don Alessandro Cavallo, che continuerà a risiedere a Montjovet. L’unità formata da Arnad, Issogne e Verrès, invece, vedrà inizialmente la presenza di due sacerdoti: don Ugo Nicco (parroco di Arnad) e don Alessandro Venturin, parroco negli altri due comuni. Il prossimo anno, però, sarà ricostituita la comunità dei Canonici Lateranensi, e ad essi verrà affidata l’unità.
“Intanto ci troveremo per vedere come muovere i primi passi e quali muovere in questo anno di avvio e di transizione – dice sempre Lovignana –. Auspico che per la pastorale giovanile e catechistica possa svilupparsi una collaborazione con l’unità di Champdepraz, Montjovet e Saint-Germain”.
Situazione in itinere anche per l’unità di Brusson, Challand-Saint-Anselme e Challand-Saint-Victor. Per ora si vedrà la compresenza dei due attuali parroci: don Michele Giachino e don Maurizio Pellizzari. “Con i quali mi incontrerò quanto prima per vedere quali passi muovere in vista del futuro e del coinvolgimento dei loro consigli”, scrive il vescovo.
L’unità composta dalle parrocchie di Antagnod e Champoluc è e rimane affidata a don Fabrizio Balestra, con la collaborazione di don Roberto Favre. Ma, dice ancora Lovignana, “l’unità si è avvita da qualche mese e ha bisogno ovviamente di essere messa a punto”.
Saranno due i parroci, in compresenza, per l’unità Bard, Champorcher, Hône e Pontbostet. Si tratta di don Giuliano Reboulaz – sacerdote di Champorcher e Pontboset – e don Paolo Quattrone, parroco di Bard e Hône. Lovignana scrive: “Con loro mi incontrerò quanto prima per vedere quali passi muovere in vista del futuro. Don Giuliano Reboulaz continuerà a risiedere a Champorcher. Don Paolo Quattrone continuerà a risiedere a Pont-Saint-Martin, ma ha fin d’ora mandato di rendere abitabile per un sacerdote la casa parrocchiale di Hône. Don Paolo svolge anche il servizio di Vicario della zona e di Insegnante di religione cattolica”.
“Ovviamente – aggiunge il vescovo – vorrei che non si perdesse nulla della ricchezza di collaborazione messa in campo in questi anni con le parrocchie dell’unità che vedrà insieme Donnas, Vert, Pont-Saint-Martin e Perloz, soprattutto per quanto riguarda oratorio, pastorale giovanile e catechesi”.
A proposito di quest’ultima unità, “viene affidata a don Claudio Perruchon, che continuerà a risiedere a Pont-Saint-Martin, ma ha mandato di predisporre l’alloggio parrocchiale a Donnas”. Nessun cambiamento per le ultime due unità – Fontainemore, Gaby, Issime e Lillianes e Gressoney-La-Trinité e Gressoney-Saint-Jean – sono e restano affidate rispettivamente a don Marian Benchea e don Ugo Casalegno.