Gallerie pericolose, realizzati i passaggi esterni e Mecosse e Léverogne
Tutto è successo – un’anomalia, in Italia – a “stretto giro”. Poco meno di un anno fa un gruppo di ciclisti amatori, poi raccoltisi nell’associazione Fiab Aosta à Vélo, avevano chiesto di poter viaggiare sicuri su strada, aprendo i passaggi esterni delle gallerie di Mecosse e Léverogne ad Arvier, lungo la statale 26.
Palla lanciata nel campo dell’Anas che – dopo una serata-evento – l’ha raccolta non solo aprendo alla possibilità di effettuare l’intervento, ma realizzandolo a tutti gli effetti.
Oggi, infatti, “bypassare” le due gallerie in tutta sicurezza, per i ciclisti, è possibile: “Oggi con grande soddisfazione di noi tutti iscritti Fiab Aosta à Vélo sono stati ripristinati dall’Anas i passaggi esterni alle gallerie di Mecosse e Léverogne – spiega il Vicepresidente dell’associazione Carlo Champvillair –. Questa iniziativa è andata a buon fine grazie alla convinta collaborazione del sindaco di Arvier Mauro Lucianaz da noi più volte coinvolto, e alla disponibilità dell’Assessore ai Trasporti Luigi Bertschy. Non siamo completamente soddisfatti del passaggio realizzato all’esterno della galleria di Mecosse, secondo noi andava realizzato a destra della strada in modo da rendere più semplice e parallelo il rientro sulla statale così come realizzato per la galleria di Léverogne. Detto questo riconosciamo la disponibilità del geometra Castellone che per conto dell’Anas ha collaborato per ripristinare i passaggi esterni alle gallerie mantenendo con sollecitudine gli impegni presi”.
Ora l’obiettivo, sebbene più complicato, è risolvere il passaggio attorno alla terza galleria, che insiste sul Comune di Avise: “Adesso siamo impegnati a verificare la possibilità di ripristinare anche il passaggio esterno alla galleria di Runaz – prosegue Champvillair –, sarà un iter più lungo considerato il rischio di caduta massi. Certo che realizzando questo intervento si andrebbe inoltre a rendere fruibile il sito di ‘Pierre Taillée’ dal particolare valore storico e paesaggistico”.
Anche perché, aggiunge Champvillair, l’intervento chiuderebbe così il proverbiale “cerchio”: “La strada che va verso Courmayeur è agibile, c’è un metro, un metro e mezzo di spazio e si viaggia abbastanza tranquilli. Il problema erano le gallerie, durante un percorso trafficatissimo sia da noi amanti sia da tanti cicloturisti. So che c’è un bel progetto dell’Unité Grand Paradis per un pista ciclabile che da Sarre arriva ad Avise, un percorso studiato bene e che passa all’interno dei vari paesi, con grande valenza turistica. Se si riuscisse, dopo lo studio geologico, ad intervenire a Runaz per la caduta massi si recupererebbe una zona molto bella e di grande valore storico. La Regione ha investito e sembra ci sia interesse anche da parte dello Stato e dell’Europa. Si riuscisse a crederci, secondo me, si può fare. È il momento buono vista l’alta attenzione verso la mobilità dolce del momento”.
Soddisfatto anche il Sindaco di Arvier – e Presidente dell’Unité Grand Paradis – Mauro Lucianaz: “È stato un percorso tortuoso ma alla fine ce l’abbiamo fatta, grazie alla buona volontà di tutti e al geometra Castellone dell’Anas che ha risposto in tempi celeri dopo l’ultimo ultimo sopralluogo e col quale siamo riusciti a dialogare molto proficuamente”.
Sulla terza galleria Lucianaz aggiunge: “Per Runaz la situazione è molto più problematica, ma la soluzione al problema potrebbe arrivare solo con la realizzazione del percorso ciclabile”.