Il Centro giovani calciatori contro la trasformazione in parco del Puchoz: “Va contro la storia”

07 Aprile 2022

La trasformazione dello stadioPuchozdi Aosta in un parco cittadino continua a far discutere. L’ultimo atto della decisione della Giunta Nuti – lanciata già ai tempi della campagna elettorale e tornata più volte in aula, soprattutto con le iniziative del consigliere di Forza Italia Paolo Laurencet per fermarne la conversione – è arrivato ieri, quando è stata annunciata la piantumazione degli alberi e lo smantellamento dei pannelli che si affacciano su via Torino.

Oggi, il presidente Giulio De Ceglie ed il direttivo societario del Centro Giovani Calciatori Aosta prendono carta e penna per una precisazione sulle parole del sindaco.

“Il primo cittadino – si legge in una nota – ha parlato di ‘restituzione dell’area ai cittadini’, ma restituire prevede una precedente appropriazione dello spazio in questione, cosa che, in questo caso, non c’è mai stata, visto che il campo sportivo era dato in concessione alla società calcistica Centro Giovani Calciatori Aosta, che, per averlo, pagava il canone dovuto relativo alla fascia oraria prevista. Il club, che non ne usufruiva in forma esclusiva, permetteva così di svolgere l’attività ai suoi 230 iscritti tra prima squadra, settore giovanile e collaborazioni con cooperative a sfondo sociale”.

“Lo stadio Mario Puchoz, quindi, non viene restituito ai cittadini, ma ne viene cambiata la destinazione, passando dai cittadini che svolgono attività calcistica a quelli che praticano attività motoria”.

Nota di precisazione che non nasconde l’amarezza per la decisione comunale: “Per passare dallo stadio al parco verranno cambiati i pannelli di via Torino e piantati degli alberi. Auguriamo al nascente parco una frequentazione e delle attività superiori a quelle calcistiche, in modo da giustificare, nella realtà dei fatti, un cambio di destinazione che va contro alla storia e alle attività svolte all’interno dello stadio Mario Puchoz nel corso degli ultimi anni. Quella realizzata dal sindaco Gianni Nuti e dalla sua Giunta comunale non è un’operazione di restituzione di qualcosa a qualcuno, semplicemente si tratta di una scelta politica diversa”.

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