Leonardo Lotto sul suo futuro: “Sto cercando di reinventarmi anche io, anche se spesso è difficile”
Lasciando da parte la veste più formale indossata sul palco del padiglione #VDAorienta di piazza Chanoux, Leonardo Lotto non ha rifiutato di confidarsi sulla sua situazione, che lo vede ancora in una fase di adattamento alle nuove difficoltà conseguenti all’incidente avuto in Australia.
Dopo aver incoraggiato le future matricole ad adattarsi a un mercato del lavoro in costante cambiamento, per cui è necessario sapersi sempre “reinventare”, Leonardo ha rivelato, per parte sua, di non esserci ancora riuscito, ma di essere “ancora nel processo”. Il problema più grande, per adesso, riguarda il computer, che non riesce ancora a usare in maniera efficiente. “Sto anche pensando di trovare un percorso in cui il computer non sia il fulcro del mio lavoro, come invece sarebbe, ma sia solo una delle componenti. Sto tentando di capire dove posso posizionarmi per usare ciò che ho studiato e le mie conoscenze, ma con meno limiti possibili”.
Sempre riprendendo i consigli rivolti agli ascoltatori del suo intervento, Leonardo ha confermato che la scelta del posto in cui vivere deve essere sempre, per quanto possibile, libera da condizionamenti. “Adesso sono tornato ad Aosta ovviamente per necessità e mi sto godendo il tempo qui, ma, come dicevo prima, voglio che tornare qui sia una vera scelta e in questo momento non lo è, perché è una scelta obbligata. Per questo penso che appena potrò tornerò di nuovo un po’ fuori, perché voglio continuare il mio percorso di cui essere all’estero fa parte. Non escludo un giorno di tornare in Valle, ma quando tornerò sarà perché lo voglio veramente. In questo momento invece è una necessità che mi sto godendo”.
Il supporto fondamentale dei suoi genitori, che lo hanno accompagnato all’intervento al salone di ieri, e degli amici, è stato più volte ribadito da Leonardo sui social e, di recente, anche alla cerimonia di consegna dei diplomi di laurea a Londra. “Purtroppo nei momenti difficili bisogna mettere insieme tutte le risorse e la famiglia è un pilastro fondamentale del tutto. Senza, banalmente, non potrei fare nulla. È essenziale alla mia sopravvivenza, oltre che al resto. Anche i miei amici mi hanno aiutato tantissimo e c’è solo da essere grati in queste situazioni”.
Infine, Leonardo ha confidato di essersi rivisto nei giovani a cui ha parlato delle sue esperienze universitarie. “Sono totalmente ottimista e fiducioso in loro. Penso che ogni generazione sia diversa perché più adatta ai tempi in cui vive. Sono fiducioso e per questo mi faceva piacere essere qua, per poter raccontare la mia umile esperienza e sperare di poterli indirizzare in qualche modo. Mi ha fatto molto piacere l’invito e ho provato a dire loro tutto quello che avrei voluto sentire alla loro età”.