Mobilità sostenibile, il progetto “Boudza-tè” si allarga alla Plaine?

11 Maggio 2019

La questione è ancora “appesa”, in prospettiva ma, sulla mobilità sostenibile – ed in particolare quella a due ruote – è il caso di dire che “qualcosa si muove”.

In principio fu Charvensod, poco più di tre mesi fa, ad accogliere il progetto “Boudza-tè”, per sostenere – attraverso un rimborso giornaliero di 5 euro – l’utilizzo della bicicletta negli spostamenti da casa al posto di lavoro.

In seguito ci fu l’accorato appello del promotore dell’iniziativa Danielle Vallet che spiegava come anche Aosta avesse una voglia irresistibile di “testare” il suo progetto.

Terzo, in ordine di tempo, la minoranza del Comune di Aosta a chiedere conto della gestione delle ciclabili ed un incontro – sempre più raro, sebbene attraverso un emendamento – con la maggioranza che ha fatto uscire dal Consiglio del 18 aprile un “ok” all’unanimità da parte dell’aula.

Ora la questione sale ancora di “grado” e venerdì prossimo, 17 maggio alle 8.45, sarà sul tavolo del Conseil de la Plaine – l’organismo che raccoglie tutte le amministrazioni della “piana” aostana, compreso il Capoluogo – un punto all’ordine del giorno dei lavori che non lascia dubbi: “Progetto ‘Boudza-tè’”.

Il Sindaco di Aosta Fulvio Centoz, coordinatore del Conseil de la Plaine spiega come si è arrivati a prendere in seria considerazione un “allargamento” a più Enti del progetto di Vallet: “Mi sembra che l’interesse su questo progetto di ‘mobilità dolce’ sia abbastanza trasversale e ampiamente condivisibile, e questa seduta del Conseil può essere l’occasione per parlarne un po’ e per fare un ragionamento sulla mobilità in generale, su quella ciclabile in particolare, su come ‘ricucire’ i vari percorsi della pista che passa tra i comuni, come integrarle con il trasporto pubblico regionale e per fare un pensiero più ampio che condivido e che abbiamo condiviso all’unanimità come Consiglio comunale di Aosta”.

Consiglio che, si diceva, si è espresso chiaramente, anche se alcune cose sono ancora da definire: “Nell’ultima assemblea la minoranza ci ha sollecitati – spiega Centoz –, e noi abbiamo condiviso l’atto modificando un po’ l’impegno di portare la questione in Conseil per condividerla anche con gli altri comuni. Dopo il voto unanime in aula cerchiamo di dargli un seguito. Il problema, per il Comune di Aosta, sarà quello di capire se riusciamo a reperire delle risorse, perché con oltre 30mila abitanti non ci bastano due/tremila euro. Intanto però cominciamo a fare un discorso d’insieme tra comuni”.

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