Nasce il “Comitato di Liberazione della Valle d’Aosta”. L’obiettivo: il ricorso al Tar contro la zona rossa

20 Ottobre 2020

Il nome è forte: “Comitato di Liberazione della Valle d’Aosta”. L’obiettivo è uno: avvalersi degli avvocati del ComiCost – il Comitato per le Libertà Costituzionali – per ricorrere al Tribunale amministrativo contro la decisione di istituire unazona rossa” in tre comuni valdostani.

In una nota il neonato Comitato scrive infatti: “A seguito del decreto n. 422, emanato il 15 ottobre dal Presidente della Regione Autonoma Valle d’Aosta, con il quale venivano posti in zona rossa i comuni di Chambave, Saint-Denis e Verrayes, bloccando di fatto circa 2800 persone nelle loro case, con gravi ripercussioni sia sul piano lavorativo che sociale, in data 19 ottobre 2020, si è costituito un comitato con direttivo composto da 5 cittadini residenti nei Comuni interessati dal blocco”.

Alla base la decisione, via decreto “ritenuta dal Comitato incostituzionale e gravemente lesiva dei diritti dei cittadini dei tre Comuni” e che ha portato alla volontà di “avvalersi degli avvocati del ComiCost, incaricandoli di procedere con un ricorso al Tar”.

Il Comitato, nel frattempo, ha aperto una pagina Facebook e avviato una raccolta fondi sul portale “Produzionidalbasso”.

Nel testo della raccolta – lanciata per sostenere le spese legate del ricorso – si legge: “ComiCost farà ricorso al Tar: una vittoria che potrebbe diventare un precedente utile a tutti i Comuni italiani. Per le gravissime violazioni della libertà costituzionali che si stanno verificando in Valle d’Aosta. Tre comuni della Valle d’Aosta: Chambave, Saint-Denis e Verrayes sono stati chiusi e intere famiglie sono state divise. I papà non possono rientrare a casa, altrimenti non potrebbero lavorare. Lo Stato che dovrebbe garantire le cure ai cittadini, sta invece impedendo alle persone di sottoporsi alle terapie che necessitano, rifiutando i pazienti no-Covid. Questa è follia. Questo non è garantire la salute dei cittadini”.

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