Restano chiuse le aree verdi, la ciclabile riapre con un nuovo regolamento
Chi, da lunedì, sperava di andare a fare attività motoria o sportiva in un’area verde deve frenare il proprio entusiasmo verso la parziale riapertura della fase due: tutte le aree verdi e sportive dell’Unité Mont-Emilius – quindi Brissogne, Charvensod, Fénis, Gressan, Jovençan, Nus, Pollein, Quart, Saint-Christophe e Saint-Marcel – resteranno chiuse.
A confermarlo, con una decisione unanime da parte dei sindaci, è il presidente dell’Unité, Michel Martinet: “Non abbiamo gli strumenti per garantire le misure di sicurezza demandate dal decreto”, spiega al termine della riunione con gli altri sindaci. “Bisognerebbe contingentare gli ingressi alle aree e controllarle costantemente, ma ci mancano le forze per farlo. Non essendoci un’entrata unica nella maggior parte dei casi, chiunque potrebbe accedervi da uno spazio laterale, e non abbiamo le forze di polizia per monitorare che le disposizioni in materia di sicurezza vengano sempre rispettate da tutti”. Resta un’apertura al futuro: “Nulla vieta che, con un nuovo DPCM che alleggerisca le responsabilità dei sindaci e che si basi sul comportamento dei cittadini, non si possa riaprire con distanze di sicurezza e mascherine. Nessuno è contento di tenerle chiuse, ma non possiamo trovarci di nuovo in una situazione come quella di marzo e correre rischi”.
Riapre la pista ciclo-pedonale: limite di 20 km/h per le bici e obbligo di assicurazione RC
Da lunedì si potrà invece andare a correre o a camminare – mantenendo le distanze di sicurezza – sulla pista ciclo-pedonale VéloDoire, che riaprirà da lunedì con un nuovo regolamento più stringente votato alla lentezza ed alla sicurezza.
Intanto, “al momento della immissione sul tracciato ciascun utente, ed in particolare ciascun conducente di bicicletta e di acceleratore di andatura, è tenuto a verificare con attenzione le condizioni del medesimo, così da prendere conoscenza di eventuali asperità sulla sua superficie ovvero di altre criticità, e poter avviare la sua percorrenza con le cautele opportune e necessarie. L’avvenuto avvio della percorrenza del tracciato presume in ciascun utente la conoscenza e la accettazione delle condizioni materiali in cui si trova”.
Inoltre, le biciclette non potranno andare ad una velocità superiore ai 20 km/h, ed i conducenti dovranno “essere assicurati per RC verso terzi”. Confermati il divieto d’accesso a cani, cavalli e veicoli a motore e l’apertura dal 15 marzo al 15 novembre.
“Si tratta di una serie di regole di buon senso per la sicurezza di sé e degli altri – precisa Martinet – e anche di un modo per tutelare gli amministratori da richieste risarcitorie per lo più immotivate ma origine di lunghe trafile giudiziarie”.