Sanità, si completa l’organico dei dirigenti: obiettivo “fare rete” e abbattere le liste d’attesa

02 Settembre 2019

Due nuovi primari – di “estrazione diversa, uno valdostano di lungo corso ed uno dalla Città della Salute e della Scienza di Torino, l’ospedale “Molinette” – un assetto dirigenziale che si completa e la voglia di far fare un passo in avanti alla Sanità valdostana su due punti cardine: “fare rete” ed abbattere le liste d’attesa.

Si sono presentati così, questa mattina, lunedì 2 settembre, i due nuovi direttori delle Strutture di Nefrologia e di Cardiologia Massimo Manes e Paolo Scacciatella.

Due inserimenti che ora chiudono il cerchio della struttura organizzativa del “Parini”: “Abbiamo l’assetto organizzativo al completo – ha spiegato in conferenza stampa il Commissario dell’Azienda Usl Angelo Pescarmona -, ed è importante che tutto sia definito perché in tutte le grandi aziende la stabilità della catena di comando è il primo elemento per avere delle risposte certe e definite, e la premessa per ottenere il miglioramento della qualità dei servizi offerte alla cittadinanza”.

Completamento evidenziato anche dall’Assessore alla Sanità Mauro Baccega: “Do il mio benvenuto ai dottori Scacciatella e Manes che assumono oggi due incarichi importanti per il futuro, e motivanti anche per coloro che si avvicineranno alle due direzioni. Procede con precisione cronologica il percorso dell’Azienda intrapreso, quello cioè dei concorsi per i direttori, ai quali si sommano tutta una serie di altri per rafforzare le criticità sottolineate nel passato. Tutte le strutture, amministrative e operative, si sono fatte carico della problematica e si stanno programmando altri concorsi per 18 posti”.

Assessore che annuncia anche una nuova iniziativa per rendere il “Parini” più appetibile: “Nei prossimi mesi – chiude Baccega – condivideremo un disegno di legge che porterà l’Azienda ad essere più attrattiva, un progetto che presenteremo a breve e sul quale crediamo molto”.

Nefrologia, l’obiettivo resta la prevenzione e l’integrazione con gli altri Dipartimenti

Manes, 55 anni, è laureato in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Torino, è specializzato in Nefrologia. Ha frequentato la Divisione di Nefrologia dell’Ospedale Molinette di Torino partecipando all’attività di ricerca del Laboratorio di Immunoepatologia. Dal 1990 presta servizio in qualità di dirigente medico presso l’unità operativa di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale Parini di Aosta e, dal 1° agosto 2017, ha svolto le funzioni temporanee di Direttore della struttura.

“La staffetta con i miei predecessori mi semplifica lavoro – ha spiegato -, chi mi ha preceduto ha tracciato una linea che devo continuare a percorrere in accordo con le sfide della moderna Sanità. Negli anni è cambiata la richiesta di salute e sanità, con esigenze qualitative e non più solo quantitative. Sono contento che si sia capito e che si investa molto sul capitale umano, sull’umanizzazione delle cure, lasciando da parte una medicina ‘frenetica’ per una ‘medicina d’ascolto’”,

Manes guiderà la Struttura Complessa di Nefrolgia, disciplina che, spiega “ha costi notevolissimi, basti pensare che la gestione economica di 50mila pazienti in Italia vale lo 0,2 del Pil. Sono patologie, quelle renali, che prevedono l’equilibrio dell’intero organismo e per questo va integrata con tutte le altre discipline. Bisogna lavorare in rete con le regioni vicine e a livello dipartimentale e aziendale”.

Cardiologia: “prima il paziente”, l’équipe e l’abbattimento delle liste d’attesa

Scacciatella, 52 anni, si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Torino, e specializzato in Cardiologia. Ha prestato servizio come responsabile del programma sperimentale di medicina rigenerativa cardiologica, come consulente e successivamente come dirigente medico presso la struttura di Cardiologia universitaria dell’Azienda Ospedaliera Città della Salute e della Scienza di Torino.

Diversi i motivi che l’hanno spinto fino in Valle d’Aosta: “Sono estremamente felice di essere qua – spiega -, ho scelto questa struttura perché è un ospedale è di riferimento e in regione c’è un livello assistenziale molto buono in generale e in particolare per Cardiologia che ha due piccoli gioielli strutturali: la nuova Terapia intensiva cardiologica e coronarica e la nuovissima Sala ibrida, un esempio di lungimiranza dell’Assessorato, della Direzione strategica e dell’allora Capo di Dipartimento”.

Soddisfatto dello staff che si troverà a coordinare Scacciatella spiega l’obiettivo della sua Direzione: “Tutta la mia azione sarà basata su due principi: ‘prima il paziente’ ed il lavoro di équipe. Il paziente vuole che i suoi problemi siano risolti tempestivamente e in maniera qualificata, lavoreremo per rispondere a queste esigenze abbattendo liste d’attesa. Oggi sono piuttosto lunghe, oscillano tra i 3 ed i 6 mesi, un tempo non accettabile, diretta conseguenza di un anno difficile per la Cardiologia. Mi impegno personalmente a risolvere questo tipo di situazione, credo si possa fare in tempi ragionevoli”.

La presentazione dei due nuovi direttori di Cardiologia e Nefrologia
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