Spostamento RSA del JB Festaz, la Cgil: “Bene lo stand by, ora si faccia un netto dietrofront”
“Ieri è stata una giornata importante in Consiglio Regionale per il futuro dei servizi rivolti ai nostri anziani. Il testo condiviso, approvato, impegna il Governo regionale a presentare entro 180 giorni, sentita la commissione consiliare competente, una proposta di legge di riorganizzazione complessiva dei servizi agli anziani. Inoltre la mozione impegna il Governo e l’Assessore, nella riorganizzazione complessiva dell’assistenza agli anziani, a condividere e a coinvolgere tutti i soggetti interessati in un eventuale progetto di trasferimento”.
A scriverlo è la Fp Cgil che, per bocca del suo Segretario generale, spiega: “Siamo soddisfatti dello stand by nel procedere al trasferimento dei posti letto dalla RSA J.B. Festaz alla microcomunità di Variney su cui ribadiamo il nostro assoluto dissenso. Anche perché non abbiamo capito fino in fondo il motivo che abbia indotto l’assessorato regionale alla sanità a prendere quel tipo di decisione. Si proceda quindi a progettare, nel suo complesso, una riforma di servizi rivolta agli anziani. Su questa direzione deve andare l’assessorato. Anche perché è sotto gli occhi di tutti lo stato attuale del sistema sanitario e socio-assistenziale valdostano”.
Soddisfazione per lo “stand by” che però diventa anche un monito: “La nostra organizzazione sindacale – conclude De Belli – è stata l’unica a manifestare da subito perplessità. Ora, dopo il testo condiviso, approvato ieri, iniziamo ad avere delle speranze, affinché si faccia un netto dietrofront in merito al trasferimento dei posti letto dalla RSA J.B. Festaz alla microcomunità di Variney. È arrivato il momento che i nostri consiglieri regionali comincino seriamente ad andare nella direzione di creare un sistema assistenziale efficiente, perché ne va del futuro di tutta la comunità valdostana. Da parte nostra c’è stata e ci sarà sempre la volontà di dare input costruttivi. Gli utenti delle microcomunità (nonché le lavoratrici e i lavoratori che vi ruotano intorno) non sono numeri, ma persone e meritano rispetto”.