Vaccini al Palaindoor? Regione e Usl: è il luogo più adatto
“La scelta del Palaindoor di Aosta, proposta dalla Protezione Civile e condivisa dall’Azienda USL, è stata reputata la più consona da tutti gli Enti coinvolti, in considerazione delle esigenze legate a servizi, impianti, viabilità e accessibilità”. E’ quanto scrivono Regione, Comune di Aosta e Azienda Usl rispondendo alle polemiche sollevatesi in questi giorni, dopo la notizia della scelta della struttura come centro vaccinale unico per la Plaine per la Fase 2.
I lavori di allestimento della struttura, proposta dalla Protezione civile e condivisa dall’Usl, si svolgeranno nella seconda metà del mese di febbraio, per permettere l’avvio della cosiddetta “Fase 2” (vaccinazione di massa) della Campagna a partire dagli inizi del mese di marzo. Secondo quanto previsto dalla convenzione e compatibilmente con la regolarità dei flussi di fornitura dei vaccini, il percorso di vaccinazione di massa presso un centro unico per la Plaine si concluderà nel mese di settembre.
“Nella scelta della struttura più idonea ad ospitare le attività sanitarie vaccinali, si è tenuto conto del fatto che per il Palaindoor era già prevista per il 31 marzo l’interruzione di tutte le attività sportive, – ricordano Regione, Usl e Comune di Aosta – nella prospettiva di procedere quindi al suo recupero funzionale. L’istituzione del centro vaccinale al suo interno non precluderà comunque nei prossimi mesi la possibilità di avviare il percorso calendarizzato degli interventi di adeguamento e di ristrutturazione da realizzare per riportare il Palaindoor alla piena fruibilità, anche grazie alla collaborazione tra Amministrazione regionale e comunale”.
Le critiche della politica
Dopo il terremoto scatenato tra le associazioni sportive dalla notizia della chiusura del Palaindoor di Aosta, scelto dalla Protezione civile per diventare il “quartier generale” della campagna di vaccinazione anti-Covid, anche alla politica la decisione è andata di traverso.
A partire dalla Lega Vallée d’Aosta, che in una nota spiega: “La situazione del Palaindoor, che non è ad oggi ancora in possesso del Certificato di prevenzione incendi, è stata denunciata dalla Lega in Consiglio comunale ad Aosta sin dal 2015 presentando numerose iniziative. Nonostante ciò, nulla è stato fatto e siamo arrivati alla gravissima situazione odierna. Adesso, non contenti, la situazione viene ulteriormente aggravata. Invece di trovare, come era stato promesso in Consiglio regionale, delle soluzioni tampone con l’obiettivo principale di evitare che i nostri ragazzi, già così martoriati dalla pandemia, debbano anche smettere di fare attività sportiva, la Giunta regionale decide, contro ogni logica di buonsenso e dimostrando di non avere idea di quali siano le priorità per la nostra società, di utilizzare proprio questo immobile per la campagna vaccinale quando altre mille soluzioni si sarebbero potute trovare”.
Per Forza Italia VdA parla Renato Favre, Vicepresidente del Consiglio di Aosta: “Il complesso polivalente del Palaindoor di Aosta resterà chiuso per molto tempo, probabilmente per anni, con buona pace del Coni Valle d’Aosta, delle federazioni, delle società e degli sportivi interessati e delle famiglie dei giovani coinvolti. Non possiamo non esprimere disappunto e amarezza”.
Fratelli d’Italia spiega: “Nonostante non vi siano certezze sulla partenza delle vaccinazioni di massa non essendo stato in grado il Governo di centro sinistra, appena caduto, di organizzare un piano per la vaccinazione, dal 5 febbraio la struttura chiude. Tutto ciò con grave danno per il mondo sportivo valdostano che, già in grande difficoltà per via del Covid19, sperava di poter tornare ad utilizzare la Struttura.Riteniamo che nel territorio comunale vi siano altre strutture o immobili di proprietà pubblica, al momento non utilizzati, che ben si possono adattare alle esigenze della campagna vaccinale”.
Non meno tenera è Adu VdA che dice “No al Palavaccini”: “Assistiamo all’ennesima sconfitta dello sport di questi ultimi anni – si legge in un comunicato –. Sconfitta che fa il paio con l’incuria negli appalti pubblici, le manutenzioni mai effettuate, le carenze dovute alla mancanza degli impianti. la Protezione Civile scavalca tutti decidendo che il Palaindoor è l’unico posto per fare i vaccini di massa? La Protezione civile non si raccorda con nessuno? No, è sotto la Presidenza della Regione, si sono dimenticati di parlarsi? Davvero le migliaia di metri quadri vuoti alla Pepinière non possono essere convertiti negli stessi tempi del Palaindoor, davvero tutte le tensostrutture (giocoforza inutilizzate) non possono essere utilizzate?”.
“Un duro attacco contro il mondo sportivo valdostano.” È invece il commento del gruppo consiliare Pour l’Autonomie che ricorda la risoluzione portata in Consiglio regionale. Secondo Mauro Baccega, Marco Carrel e Augusto Rollandin “si potevano prendere in considerazione altre soluzioni organizzative per completare il piano vaccinale anti Covid-19.”