Vaccino anti Covid, al via da oggi le prenotazioni per la fascia 40-49 anni
Prenderà il via lunedì 14 giugno la “prenotazione di massa” per la vaccinazione anti Covid per i cittadini dai 16 ai 49 anni.
A comunicarlo l’Azienda Usl. Già a partire da oggi – giovedì 10 giugno – è stata avviata la possibilità di prenotazione la fascia di età compresa tra i 40 e i 49 anni, iscritti al Servizio Sanitario Regionale. Le date saranno disponibili già nel corso della giornata di oggi sul Portale Vaccini.
Chi ha inserito sul Fascicolo sanitario elettronico (FSE) le proprie credenziali (indirizzo di posta elettronica e/o numero di telefono cellulare) riceverà una e-mail e/o un messaggio SMS, spiega l’Usl, che ricorda come sia necessario accedere al Portale per confermare la prenotazione.
Le vaccinazioni dei 40-49enni saranno effettuate a partire da lunedì 14 giugno 2021.
A seguire – scrive ancora l’Azienda sanitaria – saranno inseriti nel Portale anche i cittadini di età 30-39 anni e le altre fasce, fino ai 16 anni compiuti.
La vaccinazione sarà effettuata con il vaccino Pfizer. Sedi e orari delle somministrazioni – chiude la nota Usl – saranno comunicati all’atto della conferma della prenotazione.
Il percorso del vaccino Covid in Valle d’Aosta
Vaccino anti Covid in farmacia per i nati nel 1972 e 1973: prenotazioni prorogate al 6 giugno
Sono state prorogate fino al 6 giugno le prenotazioni dei vaccini anti-Covid nella farmacie aderenti all’Accordo fra Usl e Federfarma per i nati nel 1972 e 1973. A comunicarlo è in una nota l’azienda Usl.
Le vaccinazioni saranno eseguite con Moderna presso le farmacie entro il 4 luglio 2021.
Per motivi organizzativi, l’Usl raccomanda la farmacia più vicina al proprio domicilio. Coloro che sono domiciliati ad Aosta, vista l’adesione di una sola farmacia cittadina, potranno verificare la disponibilità anche delle farmacie aderenti dei comuni limitrofi.
Il richiamo del vaccino Moderna verrà prenotato e somministrato, a distanza di 28 – 42 giorni, nella medesima farmacia che ha eseguito la prima dose. La documentazione necessaria per la vaccinazione (informativa, modulo di consenso e scheda per l’anamnesi) è disponibile presso la farmacia di riferimento.
A maggio e giugno vaccinazioni della fascia 40 e i 49 anni con comorbidità
Saranno vaccinati con Pfizer, nei mesi di maggio e giugno i valdostani fra i 40 e i 49 anni con comorbidità. L’Azienda Usl comunica che sono in fase di inserimento sul Portale Vaccinazioni le date di prenotazione dei cittadini – in ordine decrescente di età – della fascia di età 40-49 anni, con comorbidità.
Le date delle prenotazioni pubblicate sul Portale vaccinazioni devono essere confermate e sono eventualmente modificabili, attraverso il Portale stesso.
L’azienda Usl ricorda anche che è importante, per chi non lo avesse ancora fatto, inserire tramite il Portale Vaccinazioni Covid il proprio cellulare e/o l’indirizzo di posta elettronica in modo da ricevere sms/e-mail con la data di prenotazione vaccino.
Venerdì 14 maggio, all’ospedale “Parini” di Aosta sono arrivate nuove dosi: 300 di Johnson&Johnson e ulteriori 600 di AstraZeneca. Lunedì 17 maggio saranno consegnate 700 dosi di vaccino Moderna.
12 maggio: al via da oggi le prenotazioni del vaccino per gli over 50 con patologie
Due giorni dopo rispetto all’ordinanza del generale Francesco Figliuolo, Commissario straordinario per l’emergenza sanitaria, che fissava la data per il 10 maggio, anche in Valle d’Aosta è possibile prenotare, per i nati fino al 1971, il vaccino anti Covid-19.
Da mercoledì 12 maggio sono infatti pubblicate sul Portale Vaccinazione le date di prenotazione dei soggetti di età compresa tra i 50 e i 59 anni di età, che presentino patologie concomitanti o stato di compromissione immunitaria, per la somministrazione del vaccino anti Covid. La prima dose – spiega in una nota l’Usl – verrà inoculata entro il 31 maggio 2021.
Da venerdì 14 maggio saranno invece pubblicate sul Portale anche le date delle vaccinazioni di tutti gli altri cittadini di fascia 50-59 anni. Le prenotazioni saranno inserite in ordine decrescente di età. Tutti i soggetti indicati avranno un appuntamento entro la fine del mese di giugno.
Riguardo il vaccino, il Comitato tecnico scientifico sta valutando, anche per questa l’utilizzo del siero AstraZeneca. Valle d’Aosta che, riguardo al vaccino anglo-svedese, è tra le prime in Italia nella percentuale tra dosi somministrate e quelle consegnate con l’81,92%. Davanti alla nostra regione, sono Lombardia (91,91%), Molise (90,38%), Umbria (89,58%), Puglia (88,17%), Veneto (83,93%), Campania (832,79%) e Marche (82,62%).
4 maggio: entro fine maggio sarà completata la vaccinazione dei “soggetti fragili”
Si avvia a conclusione la vaccinazione degli over 80 in Valle d’Aosta. In base ai dati forniti dall’azienda Usl, al 30 aprile scorso, su un totale di 9.580 soggetti, 7.787 hanno ricevuto la prima prima dose. Tra questi ultimi, 5.178 persone hanno ricevuto la seconda dose. Sono in prenotazione 153 persone.
Gli Over80 che hanno rifiutato la vaccinazione sono 925.
Nelle residenze sanitarie assistite (RSA) risultano vaccinati 918 anziani con prima dose di cui 740 con la seconda, su un totale di 923. Dunque risulta aver concluso l’iter vaccinale circa l’80% degli ospiti, mentre ancora 20 persone devono ricevere il vaccino e 5 non sono vaccinabili.
Le vaccinazioni eseguite a domicilio, per i soggetti segnalati dai medici di famiglia, sono attualmente 825 e appartengono a tutte le fasce di età. Le somministrazioni ai soggetti “non deambulabili” sono in corso.
“Avevamo programmato di concludere le vaccinazioni degli Over80 con la fine del mese di aprile e l’inizio di maggio – dice il Direttore generale dell’Usl, Angelo Michele Pescarmona – e possiamo dire che le nostre previsioni sono state rispettate. Considerando che ai 9.580 soggetti in elenco bisogna sottrarre quelli vaccinati nelle RSA, a domicilio e coloro che hanno espresso diniego alla vaccinazione, si può dire che abbiamo raggiunto, complessivamente, circa il 95% della popolazione target, ovvero dei cittadini di età superiore agli 80 anni, nei tempi che ci eravamo prefissati. Sicuramente, la massima percentuale raggiungibile”.
Procede anche la vaccinazione nella categoria “Elevata fragilità: persone estremamente vulnerabili”. Su un totale di 14.027 soggetti, al 30 aprile risultano vaccinate con prima dose 8.500 persone, 2.463 con seconda dose e 3.231 già prenotate. Sono in corso le ulteriori prenotazioni per chi non è ancora prenotato. In forza di questi dati (60,6% prime dosi, 17,56% seconde dosi), si prevede di concludere la somministrazione delle prime dosi entro la fine del mese di maggio.
Nel solo mese di aprile la somministrazione delle prime dosi è stata più che raddoppiata rispetto al mese di marzo ed è tre volte superiore a gennaio e febbraio.
Se a gennaio sono state somministrate, infatti, 4.265 prime dosi e 1.619 seconde, a marzo si è passati a 7.833 e 2.892 e ad aprile a 16.905 prime dosi in aprile, 4.575 seconde dosi.
“Trasmettiamo quotidianamente i nostri dati al Ministero della Salute, in base alle somministrazioni effettivamente eseguite e secondo i parametri richiesti, che sono soggetti a frequenti variazioni – dice il Direttore amministrativo, Marco Ottonello – e a volte, in base alle tabelle e ai criteri di lettura ed elaborazione, ci troviamo al di sopra di “metà classifica” oppure “sul podio”, come è stato, ad esempio, per la percentuale di somministrazioni su vaccini consegnati. Riteniamo molto più utile concentrarci sull’attivazione di tutte le procedure amministrative e contabili necessarie per il costante reperimento delle risorse umane necessarie per il rispetto dei target di vaccinazioni previsti dalla programmazione nazionale e regionale, al fine di sopperire alla ben nota carenza di medici ed infermieri a livello nazionale”.
22 aprile: consegnate al “Parini” 350 dosi di Johnson&Johnson
Dopo il verdetto dell’Ema sulle trombosi rare e la sicurezza, è ripartita la distribuzione delle oltre 184mila dosi di vaccino Janssen. Il 22 aprile sono arrivati a destinazione i furgoni del corriere di Poste Italiane, Sda, per la consegna all’Ospedale “Parini” di 350 dosi del vaccino prodotto da Johnson&Johnson.
Alcuni mezzi speciali, attrezzati con celle frigorifere, hanno preso in carico i vaccini a Chiavari e hanno proseguito il loro viaggio per raggiungere le loro destinazioni finali: le Farmacie Ospedaliere di Cambiano, Rivoli e Ivrea e l’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino, per poi concludere la consegna ad Aosta.
La Valle d’Aosta conta, dal 27 aprile, di somministrare 1000 dosi al giorno
Per accelerare nella campagna vaccinale il Commissario per l’emergenza Covid, Generale Figliuolo, ha assegnato a ciascuna regione dei target giornalieri di somministrazione. Nel periodo da martedì 20 a domenica 25 aprile il target per la Valle d’Aosta è fissato in 620 dosi somministrate al giorno. Per le giornate di lunedì 26 e martedì 27 si passerà a 750, 800 mercoledì 28 e 900 giovedì 29 aprile.
“Si tratta di valori target calcolati in base alla popolazione, alle risorse e al numero di vaccini consegnato o di prevista consegna – spiega il Direttore generale dell’Usl, Angelo Michele Pescarmona. – L’obiettivo individuato per la Valle d’Aosta, seppur impegnativo, riflette il valore che avevamo stimato e sul quale abbiamo calibrato la nostra azione di vaccinazione. Le nostre cifre sono abbondantemente superiori a quelle assegnate, anche in forza del progressivo incremento delle somministrazioni definito in sede nazionale”.
Ad esempio ieri in Valle d’Aosta sono state somministrate 702 dosi contro le 620 disposte dal target. In base ai vaccini arrivati e in arrivo, l’Usl conta di superare le 1000 dosi da martedì 27 aprile.
20 aprile: l’Aifa raccomanda il monodose Johnson e Johnson agli over 60
Dopo il verdetto dell’Ema su trombosi rare e sicurezza, può ripartire la distribuzione delle 184mila dosi di vaccino Janssen immagazzinate presso l’hub nazionale vaccini della Difesa di Pratica di Mare. E’ quanto disposto dal Commissario straordinario Figliuolo a seguito della comunicazione dell’AIfa che ha dato via libera all’uso del vaccino dopo la sospensione precauzionale, raccomandandolo però agli over 60.
17 aprile: vaccinato il 68% degli over 80
Gli over 80 iscritti al Servizio Sanitario Regionale sono complessivamente 9642. Di questi, 6585 (pari al 68%) hanno già ricevuto la prima dose di vaccino, mentre 3753 (il 39%) – hanno completato il ciclo vaccinale con la seconda dose.
2 aprile: 55% over 80 hanno ricevuto la prima dose
Ad oggi, venerdì 2 aprile, gli 0ver80 – nella fascia d’età che va dagli 80 agli 89 anni – che hanno ricevuto la prima dose di vaccino sono 5366 sul totale di 9692, pari al 55%. Quelli ai quali, invece, è stata inoculata anche la seconda dose, il cosiddetto “richiamo”, sono 2669, il 27.5%.
Vaccini a pazienti oncologici e trapiantati
Sono consegnate ulteriori 1170 dosi di vaccino Pfizer BioNTech, in aggiunta alle già previste 1170. Altre 2340 dosi arriveranno la prossima settimana e 3520 la successiva. A queste si aggiungono le ulteriori 2700 di AstraZeneca, in acquisizione questa settimana. Dalla prossima settimana, spiega l’Usl, saranno aperte quindi altre 4/6 postazioni nei centri vaccinali.
I nuovi arrivi e le direttive a livello nazionale portano, quindi, a una nuova riorganizzazione del piano vaccinale. Saranno vaccinati in ospedale, nelle sedute ambulatoriali e di trattamento, 300 pazienti oncologici in carico alle strutture ospedaliere e circa 100 pazienti nefropatici dializzati e trapiantati.
Nuovo elenco di cittadini in condizioni di elevata fragilità
La riorganizzazione del piano attuativo avverrà senza modificare le liste di prenotazione già elaborate e già comunicate ai cittadini tramite il Portale vaccini ed attraverso l’implementazione di ulteriori sedute a favore di un nuovo elenco di cittadini definiti in condizioni di elevata fragilità individuati nel rispetto delle nuove disposizioni nazionali (circa 3000 persone).
I cittadini di età dai 70 ai 79 anni e i soggetti e con disabilità (di tutte le età), in condizione di fragilità, manterranno le prenotazioni già attive fino al fine maggio 2021 e contemporaneamente saranno vaccinati dai Medici di Medicina Generale della fascia di età dai 18 ai 55 anni, senza patologie, con possibilità di anticipo della data in sede di conferma della prenotazione sul portale conseguente ad eventuali rinunce.
Attivato l’assistente virtuale Dora
Prende avvio martedì 30 marzo 2021, l’assistente virtuale, battezzato “Dora” sul Portale Vaccini. Si tratta di un sistema telematico di intelligenza artificiale in grado di contattare gli utenti interessati alla campagna vaccinale anti Covid.
Dora contatterà telefonicamente l’utente dalle 8.30 alle 19.30, provando fino ad un massimo di 5 volte in caso di non riuscita della telefonate. Dora si presenta, chiede l’assenso alla campagna vaccinale informa il cittadino sulle normative per la tutela della privacy, in termini di legge e poi verifica l’identità dell’utente (è possibile fornire le informazioni richieste anche per conto terzi).
Nel caso di richiesta contatto, Dora invita il cittadino a fornire un numero di cellulare e/o la mail attraverso cui ricevere informazioni sulla futura prenotazione.
Nel caso di prenotazione già definita Dora invita a confermare la prenotazione, indicando data, ora e sede della vaccinazione programmata. Se l’utente risponde in maniera affermativa, la prenotazione va a buon fine e la chiamata si conclude.
Se, invece, l’utente vuole modificare la data, l’assistente virtuale Dora propone una seconda opzione.
Al termine della chiamata, Dora fornisce anche alcune informazioni utili, e ricorda all’utente di portare con sé, il giorno della vaccinazione, la propria tessera sanitaria e il consenso informato, che è scaricabile dal sito Usl o dal Portale Vaccini e che deve essere firmato in sede di vaccinazione, il giorno stabilito, al momento dell’accettazione. Il numero di telefono da cui arriva la chiamata dell’assistente virtuale Dora è il 0165.270555.
A fine marzo iniziano le vaccinazioni della fascia 70 – 79 anni e dei disabili di tutte le età
Da fine marzo a maggio saranno prenotati tutti i soggetti di età compresa tra i 70 e i 79 anni, con priorità a chi si trovi in situazione di “estrema fragilità e vulnerabilita”, (ovvero con condizione clinica di comorbilità o di particolari patologie) ed i soggetti disabili di tutte le età, riconosciuti come soggetti con handicap in situazione di gravità.
Le persone prenotate nelle sedute del 29 e 30 marzo saranno contattate telefonicamente dal servizio Infovaccini. Da martedì 30 marzo (non più dal 26 come inizialmente comunicato) sul Portale Vaccini saranno disponibili le date di prenotazione delle vaccinazioni per le sedute che saranno effettuate ad aprile e maggio.
Chi ha registrato i propri contatti (cellulare e/o mail) sul portale vaccinazione Anti covid, riceverà tramite sms e/o mail l’informazione della sua prenotazione che, accedendo al portale, potrà confermare o trasferire ad altra data.
A breve dovrebbero essere inoltre esplicitate le modalità di reclutamento e vaccinazione dei familiari conviventi e caregiver che forniscono assistenza continuativa ai soggetti con disabilità grave.
Nulla cambia per i soggetti ultraottantenni che hanno già ricevuto la prenotazione. Il termine della vaccinazione delle persone “over 80” è previsto indicativamente per la seconda decade del mese di aprile. Ad oggi sono 5661 i vaccinati in questa fascia d’età.
E’ prevista inoltre, come da indicazioni nazionali, la vaccinazione dei pazienti oncologici e dei pazienti nefropatici (dializzati e trapiantati) che saranno presi in carico dai servizi ospedalieri competenti.
Sta proseguendo anche la vaccinazione a domicilio dei soggetti non deambulanti/non deambulabili segnalati dai medici di medicina generale sul territorio, effettuate da quattro équipe composte da un medico di continuità assistenziale e da un infermiere. Questa vaccinazione sarà completata con l’offerta delle vaccinazioni entro il mese di giugno.
Dal 15 al 19 marzo stop alle vaccinazioni con AstraZeneca. L’8 aprile raccomandato agli over 60
Dopo le sospensioni annunciate da Francia e Germania – che si aggiungono a quelle già decise da altri paesi europei –, anche in Italia il 15 marzo scorso era arrivato lo “stop” alla somministrazione del vaccino anti Covid AstraZeneca. A deciderlo, “in via del tutto precauzionale e temporanea, in attesa dei pronunciamenti dell’Ema”, era stata l’Aifa – l’Agenzia italiana del farmaco. Quattro giorni dopo, il 19 marzo, le vaccinazioni sono potute ripartire dopo che l’Ema ha ribadito l’efficacia e la sicurezza del vaccino.
L’8 aprile l’Aifa ha poi raccomando l’uso del vaccino Astrazeneca agli over 60, stoppando le vaccinazioni presso i medici di medicina generale avviate il 1° aprile scorso. In base all’accordo integrativo regionale già discusso ed approvato, i Medici di medicina generale avrebbero dovuto fino al 15% dei propri assistiti, già inseriti in appositi elenchi e appartenenti alla fascia di età dai 18 ai 55 anni (senza patologie), che risulta essere la più idonea a ricevere l’inoculazione presso gli ambulatori dei medici.
Il 12 marzo apre il centro vaccinale di Morgex, il 14 Donnas
È cominciata venerdì 12 marzo, alle 14.30, la campagna di vaccinazione anti-Covid al Poliambulatorio di Morgex. Nel periodo iniziale saranno attivate due postazioni, con la presenza complessiva di altrettanti medici e di un infermiere. La sede di Donnas – nel salone polifunzionale di via Binel – apre invece domenica 14 marzo, con sei postazioni e la presenza di sei medici e tre infermieri.
Il 10 marzo inizia la somministrazione alle persone disabili dei Cea
Da mercoledì 10 marzo, al consultorio di Pont-Suaz, ha preso il via la campagna di vaccinazione anti Covid-19, con la somministrazione della prime dosi, rivolta alle persone con disabilità che frequentano i Centri Educativi Assistenziali (CEA). Si tratta complessivamente di 42 persone che saranno tutte vaccinate entro i primi giorni della settimana prossima.
Recentemente, chiarimenti sul livello di priorità assegnato alle persone con disabilità e alle persone che, nel quotidiano, se ne prendono cura in ambito familiare, erano stati sollecitati da La Casa di sabbia onlus.
Nel frattempo, l’Area Territoriale dell’Azienda sanitaria comunica che si è conclusa, in questi giorni, la prima fase della vaccinazione anti-Covid per gli ultranovantenni non deambulanti residenti ad Aosta. Si tratta di 80 persone che avevano già espresso il loro consenso e ai quali è stata somministrata la prima dose di vaccino da parte di équipe composte da un medico e da un infermiere. Ora, l’Usl proseguirà con la vaccinazione dei soggetti ultraottantenni non deambulanti.
Negli altri Comuni della Regione, invece, viene effettuata la vaccinazione a domicilio delle persone non deambulanti, segnalate dai propri medici di famiglia, indipendentemente dall’età.
Ha preso il via la campagna di somministrazione di massa ad Aosta
È partita lunedì 8 marzo anche ad Aosta – nei locali del Palaindoor “Marco Acerbi” di via Tzambarlet –, la campagna di vaccinazione di massa anti Covid-19, dopo aver esordito a Châtillon, all’interno del salone polifunzionale martedì scorso.
Campagna partita regolarmente, nel Comune della Media Valle, come spiega la dottoressa Marina Verardo, che dirige la Struttura complessa Igiene e Sanità pubblica dell’Usl: “A Châtillon si sono presentate tutte le persone che avevano effettuato la prenotazione. Abbiamo somministrato 144 dosi ogni giorno, nei due giorni della campagna”.
Ad Aosta, invece, si parte da altre cifre: “Oggi somministreremo 216 vaccini – prosegue Verardo –. Abbiamo la possibilità di attivare 14 box per la vaccinazione, ma al momento ne utilizzeremo 6, con altrettanti medici e tre infermieri. Numero che non dipende da noi, ma dalle forniture che vengono consegnate. L’unico ‘problema’, ad oggi, è quello degli approvvigionamenti”.
A partire dalle 14.30 di oggi – e fino alle 20.30 – hanno cominciato a presentarsi al Palaindoor gli ultraottantenni ai quali verrà somministrato il vaccino Pfizer BioNtech.
Nel frattempo, qualcosa è destinato a cambiare ancora nell’impostazione della campagna stessa, dal momento che il Ministero della Salute ha dato il “via libera” – attraverso una circolare – all’utilizzo del vaccino AstraZeneca anche nei soggetti over65, ad esclusione di quelli considerati “estremamente vulnerabili”.
“Da un lato ben venga – commenta ancora Verardo –, perché se arrivassero più vaccini questo ci permetterebbe di aggiungere anche altre persone un po’ più giovani durante queste giornate. Va anche ripetuto che AstraZeneca è un vaccino assolutamente efficace, soprattutto per quel che riguarda il contagio, che sembra ridurre drasticamente la gravità di manifestazione con Covid”.
Dall’altro è un cambio organizzativo, che fa il paio con l’allestimento di una campagna vaccinale senza pari in luoghi che non sono nati per quella finalità: “È una sfida enorme per tutti – aggiunge la dirigente Usl –. Personalmente considero questo un momento di svolta dopo un anno durissimo. Anche noi abbiamo dovuto cambiare mentalità, proprio perché non è una campagna che si svolge in strutture ambulatoriali. Dobbiamo garantire la sicurezza di tutti, e anche tenere l’attenzione su alcuni accorgimenti, evitando ad esempio che i vaccini siano esposti al sole”.
Le persone in via di vaccinazione – chiamate al rispetto assoluto degli orari per i quali sono stati chiamati a presentarsi –, dopo aver consegnato la documentazione richiesta, tra cui il consenso, restano 15 minuti in osservazione dopo la somministrazione: “Non è facile – chiude Verardo –, ma bisogna aiutare tutti quanti ad avere pazienza, perché la finalità è sempre la salute e la sicurezza”.
Una dosa unica di vaccino per chi ha già avuto il Covid-19
Venerdì 4 marzo, al Ministero della Salute si sono riuniti il ministro Roberto Speranza, il Commissario straordinario all’emergenza Covid-19, Generale Francesco Figliuolo, il Capo dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, e i vertici di Istituto superiore di sanità, Consiglio superiore di sanità, Aifa e Agenas. Qui sono stati esaminati i numeri aggiornati della campagna vaccinale con la crescita degli ultimi giorni, che ha visto – ai dati di ieri – 160.053 somministrazioni ed il superamento del milione di vaccinazioni per le persone over 80.
La novità, affrontata al tavolo, è rappresentata dalla circolare diramata giovedì dal Ministero della Salute che prevede una dose unica per i soggetti che hanno già avuto un’infezione da SARS-CoV-2.
Arrivate al “Parini” altre 900 dosi di AstraZeneca
Sono arrivati a destinazione nella tarda mattinata di oggi – sabato 27 febbraio – i furgoni del corriere di Poste Italiane, Sda, che ha consegna all’Ospedale “Parini” di Aosta altre 900 dosi del vaccino AstraZeneca.
Il 78% degli ospiti delle microcomunità valdostane ha ricevuto la prima dose
Al 28 febbraio, sono stati 687 gli ospiti delle microcomunità per anziani valdostane – tra pubbliche e private – cui è stata somministrata la prima dose del vaccino anti-Covid. Il dato è stato reso noto dall’Area Territoriale dell’Usl. Gli ospiti che, invece, hanno concluso il ciclo vaccinale – ai quali, quindi, è stata inoculata sia la prima dose, sia il “richiamo” – è pari al 50% (442 persone) e prossima al 100% in alcune strutture residenziali.
L’Usl VdA: “Daremo noi a tutti una prenotazione”
Da lunedì 1° marzo gli ultraottantenni e le persone fra i 62 e i 65 anni potranno conoscere il giorno e l’ora in cui sono stati prenotati dall’Azienda Usl per la vaccinazione anti -covid nei tre poli di Aosta, Chatillon e Donnas, collegandosi al “Portale vaccini”, raggiungibile dal proprio Fascicolo Sanitario elettronico (FSE), dalla app HealthvdA, dal sito anticovid.regione.vda.it.
Sarà sufficiente collegarsi al portale, inserire il proprio codice fiscale e le ultime cinque cifre della tessera sanitaria, dare il consenso ad una informativa da scaricare e successivamente confermare, modificare o cancellare la propria prenotazione. A questo punto il sistema invierà una mail o una sms a conferma della prenotazione. A pochi giorni dalla data del vaccino arriverà un nuovo reminder tramite sms o e-mail. La notifica della prenotazione arriverà in automatico invece a chi ha attivato il servizio nel fascicolo sanitario elettronico.
I valdostani non ricompresi in questo primo gruppo di vaccinati (ultraottantenni e 62 – 65 anni) sono comunque invitati a collegarsi al portale per confermare i propri dati e dare il consenso all’invio delle notifiche via mail o sms delle prenotazioni per i mesi a venire.
Le persone non digitalizzate verranno invece contattate dal personale Usl o da un assistente virtuale.
“Daremo a tutti una prenotazione, non sarà il cittadino a doversi prenotare” ha sottolineato Lorenzo Noto, direttore dei sistemi informativi.
Le persone da vaccinare – chi risiede in Valle d’Aosta ed è iscritto al sistema sanitario regionale – sono state selezionate incrociando i dati anagrafici e sanitari.
In base all’età e alle patologie dei cittadini sono state individuate quattro classi di rischio: la zero che include i 67mila valdostani a minor rischio, la 1 pari a 12.200 persone, la 2 pari a 11097 e la 3 con il maggior rischio e quindi prioritaria composta da 1632 persone.
A seconda dell’età e delle patologie verrà somministrato un vaccino piuttosto che un altro fra quelli disponibili (Pfzer, Moderna e AstraZeneca), sulla base delle indicazioni fornite dagli enti ministeriali. A metà marzo dovrebbe aggiungersi poi il vaccino monodose della Johnson&Johnson “che faciliterà di molto l’espletamento del percorso vaccinale”.
Al momento l’Usl ha pianificato le vaccinazioni del mese di marzo, 7000 dosi fra prime dosi e richiami.
In questi giorni è ripartito anche l’invito agli operatori sanitari a vaccinarsi. “Il livello di adesioni è stato basso soprattutto nelle microcomunità” ricorda il Direttore generale dell’Azienda Usl Angelo Pescarmona.
Il piano di vaccinazioni di massa è accompagnato da una campagna di comunicazione basata sul concetto di responsabilità, partecipazione e impegno. Messaggi rilanciati oggi rispettivamente dal Presidente della Regione Erik Lavevaz – “la vaccinazione è il ponte che collega la nostra storia prima e dopo il Covid, per fare in modo che questo ponte sia il più semplice da attraversare abbiamo bisogno che le persone rispondano in modo massiccio”, e dall’Assessore regionale alla Sanità Roberto Barmasse: “Solo attraverso la vaccinazione di massa della popolazione potremo riappropriarci della nostra quotidianità. “
Sono passati ormai due mesi dall’inizio delle prime vaccinazioni in Valle d’Aosta.
“Circa 8000 valdostani sono venuti a contatto con il virus e altri 12mila hanno già avuto la prima vaccinazione” ricorda Pescarmona “Con molta approssimazione possiamo dire che 20mila valdostani sono già più protetti rispetto ad altri”.
Consegnate ad Aosta le prime dosi di AstraZeneca
Sono arrivati ieri a destinazione, all’ospedale “Parini” di Aosta, verso le 14.30, i furgoni dei corrieri di Poste Italiane, per la consegna del vaccino AstraZeneca.
In mattinata alcuni mezzi speciali, attrezzati con celle frigorifere, hanno preso in carico i vaccini a Piacenza e hanno proseguito il loro viaggio, per raggiungere le loro destinazioni, tra le quali l’ospedale Aosta. La fornitura di dosi andrà in crescendo, dopo le prime 500 di ieri altre 600 arriveranno la settimana prossima e 1500 quella successiva.
Ad oggi in Valle sono state somministrate 8.639 dosi, di cui 4.868 una dose e 3.771 anche la seconda. Riguardo la fornitura, sono state consegnate 7.430 dosi di vaccino Pfizer e 300 di Moderna. In rapporto alla popolazione, è stato vaccino il 6,88% dei valdostani, la seconda percentuale in Italia dopo la Provincia di Bolzano (con l’8,25%). Il 3,88% ha ricevuto una dose ed il 3% ne ha ricevute due.
Da lunedì 8 febbraio le vaccinazioni per gli over 80
Ha preso il via lunedì 8 febbraio la campagna di vaccinazione anti Covid-19 a domicilio per gli over 80. A spiegarlo il Direttore Sanitario dell’Usl Maurizio Castelli: “Abbiamo iniziato da tempo contattando numerose persone ultranovantenni, mentre per la fascia sopra gli 80 anni abbiamo vaccinato le persone che dovevamo vaccinare. Rimangono quindi le persone a domicilio o che vogliano farsi vaccinare presso le sedi periferiche, quando ci saranno. Da lunedì, quindi, inizieremo a chiamare le persone del Distretto 2 che hanno più di 80 anni e affette da patologie“.
Un algoritmo per pianificare la “Fase 2” della campagna
Sarà un algoritmo, calcolato da un’intelligenza artificiale, a supportare la pianificazione della “Fase 2” del Piano Vaccini Covid-19. A spiegarlo è l’Assessorato alla Sanità, che rende nota la consegna, nei giorni scorsi, dello studio elaborato dalla società Gpi SpA di Trento che individua la stratificazione per patologia della popolazione della Valle d’Aosta.
“Per la corretta programmazione della Fase 2 della vaccinazione anti Covid-19 nella nostra regione – ha spiegato l’Assessore Roberto Barmasse – abbiamo voluto far realizzare uno studio specifico sulla popolazione valdostana, correlando i bisogni sanitari con i criteri anagrafici di ogni singola persona al fine di definire la corretta priorità di somministrazione del vaccino. Gli esiti dello studio ci permetteranno di definire, al meglio, la pianificazione vaccinale in Valle d’Aosta, personalizzandola”.
Il documento, richiesto dall’Azienda Usl su mandato assessorile, è stato elaborato con lo scopo di supportare i processi di pianificazione del Piano Vaccini Covid-19. La metodologia utilizzata dallo studio è basata su algoritmi di intelligenza artificiale che, mediante la definizione di specifiche variabili, permettono la stratificazione.
Ogni soggetto, sulla base delle variabili – fascia d’età, comorbilità, prestazioni specialistiche, farmaci, ricoveri, accessi PS ed ADI –, viene inserito in un cluster che viene ulteriormente affinato prendendo in considerazione tutte le patologie che potrebbero mostrare un aumentato rischio prognostico rispetto al Covid-19. Le patologie prese in considerazione sono quelle cardiologiche croniche e acute, respiratorie croniche e acute, metaboliche, deficienze immunitarie, tumori e trapianti.
L’appartenenza ad un determinato cluster stabilisce la priorità utile alla programmazione degli interventi vaccinali. Il totale dei soggetti inclusi nella campagna vaccinale massiva – esclusi i già vaccinati al 27 gennaio 2021, che sono 4.093 a tale data – compresi nei gruppi per fascia di età è di 108mila 462, di cui 9.255 sopra gli 80 anni, 29.163 tra i 60 ed i 79 anni e 70.044 tra i 16 e i 59 anni.
I cluster, quattro gruppi con indici di priorità progressiva, saranno utili alla realizzazione del calendario delle vaccinazioni, che porterà, secondo gli obiettivi, alla vaccinazione dell’80% della popolazione valdostana nei prossimi mesi.
Vaccinato, al 20 gennaio, il 70% dei dirigenti medici, il 65% degli infermieri e il 54% degli Oss
Con l’annunciato avvio dei “richiami” dei vaccini anti-covid, l’Azienda Usl rende noti i dati relativi alle prime somministrazioni al personale sanitario nella “Fase A” del Piano vaccinale. Dati che, scrive l’Azienda sanitaria, rappresentano una prima elaborazione che sarà successivamente approfondita e validata. Tra i dirigenti medici (esclusi MMG e PLS) i vaccinati sono 264 su 377 vaccinabili. La percentuale dei soggetti vaccinati su quelli vaccinabili – valore che si ottiene sottraendo al totale dei medici i 26 soggetti immunizzati perché già positivi al Covid-19 negli ultimi 4 mesi – è di circa 70%. I direttori di struttura complessa vaccinati sono in tutto 24 su 28.
Per quel che riguarda gli infermieri, invece si sono sottoposti al vaccino 382 su 582 vaccinabili, valore ottenuto sottraendo al totale degli infermieri i 114 soggetti immunizzati perché già positivi al Covid-19 negli ultimi 4 mesi, con una percentuale complessiva di circa il 65%. Tra gli operatori socio-sanitari (OSS) i vaccinati sono stati invece circa il 54%, ovvero 124 su 231 vaccinabili, cifra anche in questo caso ottenuto sottraendo i 57 soggetti immunizzati, già risultati positivi al nuovo Coronavirus negli ultimi 4 mesi.
“I dati, aggiornati al 20 gennaio 2021 – spiega l’Usl -, sono soggetti ad attese variazioni in esito alla futura adesione alla campagna vaccinale di altri dipendenti e alla vaccinazione dei soggetti attualmente immunizzati a causa della pregressa o presente positività al Covid-19 ed alla ripresa della vaccinazione, temporaneamente sospesa in attesa delle prossime forniture di vaccino, previste per l’inizio del mese di febbraio”.
Covid, niente nuove dosi Pfizer: stop a vaccinazioni. Garantiti richiami
Battuta d’arresto per il piano regionale vaccinale anti Covid. Anche la Valle d’Aosta, infatti, subisce i tagli e i ritardi nella consegna di nuove dosi da parte di Pfizer, così come comunicato ieri dai Ministri Boccia e Speranza e dal Commissario straordinario Arcuri.
Da qui la decisione della Regione e dell’Azienda Usl il 20 gennaio 2021 di sospendere la programmazione della somministrazione di nuove prime dosi vaccinali alle categorie appartenenti alla prima fase.
Rimane invece confermata la pianificazione delle seconde somministrazioni a coloro ai quali è stata inoculata la prima dose, pianificazione garantita dai vaccini messi a riserva nei giorni scorsi e da un ulteriore lotto vaccinale di 1.170 dosi, consegnato oggi.
Con le dosi conservate la Regione spiega di essere in grado di procedere alla somministrazione del richiamo nei tempi utili che vanno dal 21° al 40° giorno dalla prima somministrazione, mentre nelle microcomunità si proseguirà con la somministrazione del vaccino “Moderna”.
Il piano regionale vaccinale anti covid
Il Piano regionale vaccinale anti covid è stato approvato nella sua stesura definitiva. Secondo le stime della Regione e dell’Usl, potrebbero essere 80mila le persone che in Valle d’Aosta riceveranno uno dei vaccini acquistati, pari ad un’adesione del 75% della popolazione. Circa 1.200 al giorno le dosi che verranno somministrate, 36.000 al mese – compatibilmente con il numero di vaccini disponibili – per concludere il percorso vaccinale entro la fine del mese di luglio 2021.
Ad oggi, martedì 19 gennaio, la Valle d’Aosta ha somministrato 3579 dosi delle 4120 consegnate (86,9%). Un’ulteriore fornitura è attesa per domani, mercoledì 20 gennaio.
“Esprimo il mio ringraziamento a tutto il personale – dice il Commissario Usl, Angelo Michele Pescarmona – che in questa fase iniziale ha consentito all’Azienda Sanitaria della Valle d’Aosta di raggiungere in pochi giorni posizioni di vertice a livello nazionale in relazioni alle dosi vaccinali inoculate e formulo l’auspicio che il Piano possa essere supportato da un adeguato flusso di vaccini che ne consenta la puntuale attuazione”.
FASE A
Due le fasi previste in Valle d’Aosta. La prima fase, avviata il 31 dicembre scorso, prevede la vaccinazione degli operatori sanitari e sociosanitari, ospiti e operatori delle strutture residenziali per soggetti anziani e fragili, operatori sanitari delle strutture residenziali socio-assistenziali, operatori non sanitari dell’Azienda Usl e Volontari del soccorso pubblici e privati, operatori e tecnici dell’elisoccorso e della centrale Unica del Soccorso (CUS). Il target della fase A è di circa 5.800 persone, di cui 2.500 dipendenti Usl (compreso il personale somministrato), 1.000 anziani ricoverati presso le microcomunità, 500 operatori sanitari dipendenti delle Unités des Communes, 1.800 altri operatori, tra cui i Medici di Medicina generale, i Pediatri di libera scelta, gli operatori delle strutture sanitarie accreditate, i Volontari del soccorso.
FASE B
La seconda fase, di massa, che potrebbe partire intorno alla metà di febbraio, prevede le seguenti priorità stabilite dalle disposizioni nazionali: soggetti ultraottantenni (9580), soggetti fra i 60 e i 79 anni e soggetti di ogni età con particolari patologie (29.226) ; soggetti di età inferiore ai 60 anni ma superioe ai 16 anni (69356) con priorità per particolari categorie professionali.
L’attuazione della Fase B richiede la sinergia di diversi soggetti, tra cui l’Usl, l’Amministrazione regionale, la Protezione civile, le Forze dell’Ordine, i medici di famiglia, gli enti locali, le associazioni di volontariato, dovuta alla complessità logistica ed alla fornitura di vaccini prodotti da diverse case farmaceutiche.
Il Piano vaccini indica, per entrambe le fasi, le modalità di stoccaggio e distribuzione del vaccino, l’individuazione dei centri di vaccinazione e il relativo allestimento logistico e strutturale, le linee guida per l’esecuzione della vaccinazione con il “percorso vaccinale” e il personale impiegato, la registrazione dei dati.Inoltre, sono definite dal Piano anche le strategie per l’informazione e la comunicazione, l’arruolamento della popolazione.
Saranno previsti quattro punti di vaccinazione territoriali, attivi sette giorni su sette: uno o due centralizzati a servizio della città di Aosta e delle Unité Grand-Combin, Monte Emilius e Grand Paradis e altri tre punti di somministrazione presso i poliambulatori di Donnas, Chatillon e Morgex.
Il team impegnato in questa fase sarà composto da una figura di coordinamento, 30 medici /assistenti sanitari, 15 infermieri/assistenti, 5 Oss, 5 assistenti amministrativi, degli steward e dei volontari. Nel piano potrebbero essere coinvolti anche i medici di medicina generale, se arriveranno i vaccini che non necessitano della catena del freddo per la conservazione. In particolare si attende l’autorizzazione – il 29 gennaio l’Agenzia europea del farmaco dovrebbe valutare la richiesta – del vaccino sviluppato da AstraZeneca e Oxford insieme all’italiana Irbm. In primavera potrebbe arrivare poi il vaccino monodose di Johnson&Johnson, mentre l’estate è la timelime dell’italiano ReiThera sono molto incoraggianti e l’ok alla commercializzazione potrebbe giungere per l’estate. La sperimentazione è stata effettuata nei soggetti sani di età tra i 18 e i 55 anni. Ora proseguirà per indagare le risposte in soggetti in buona salute tra i 65 e gli 85 anni.
Vaccino anti Covid, iniziata la somministrazione agli over 90
Ha preso il via ieri, sabato 16 gennaio, la campagna di vaccinazione di massa contro il Covid-19 rivolta ai primi 50 anziani over 90 su un elenco di 538 residenti nei comuni della Plaine.
Le prenotazioni sono affidate agli operatori del servizio aziendale Info-vaccini che contattano i diretti interessati, i parenti e/o gli assistenti/badanti (c.d. “caregiver”) per fornire loro le informazioni utili e programmare la data di prenotazione.
Le vaccinazioni si effettuano su chiamata da parte del servizio, tutti i giorni dal lunedì alla domenica, presso la palazzina del Centro Prelievi dell’Ospedale U. Parini, da un’équipe composta da Medici, Assistenti Sanitari, Infermieri, OSS, Amministrativi e un Coordinatore.
Gli utenti (anziani) possono giungere presso la sede vaccinale in autonomia o accompagnati da parenti e caregiver e possono accedere in auto ai parcheggi disponibili nel cortile dell’ospedale.
Gli “over 90” che per condizioni fisiche non sono in grado di raggiungere la sede vaccinale ospedaliera saranno vaccinati successivamente presso il loro domicilio.
Da lunedì 18 gennaio tocca agli insegnanti over 55
Prenderà il via lunedì 18 gennaio 2021 la campagna di vaccinazione rivolta al personale docente ed educativo in servizio presso le scuole della Regione. In prima battuta potranno essere vaccinati gli insegnanti oltre i 55 anni di età. A darne comunicazione è una circolare inviata dalla Sovrintendente agli studi Marina Fey.
Nelle giornate di lunedì 18 gennaio 2021 e martedì 19 gennaio 2021 saranno riservati 110 posti a giornata ai docenti interessati. Per ulteriori slot dopo il 19 gennaio saranno fornite successive indicazioni dall’Azienda Usl Valle d’Aosta, tenuto conto anche della fornitura dei vaccini che riceverà la nostra regione nei prossimi giorni.
Il personale docente ed educativo, che ha già compiuto i 55 anni, potrà aderire alla campagna entro le ore 14 del 15 gennaio, compilando un apposito form allegato alla circolare. Sarà poi la Sovraintendenza a confermare l’adesione direttamente ai 220 docenti, in base all’ordine di età (dal più anziano al più giovane), attraverso un’email, entro venerdì 15 gennaio 2021, contenente indicazioni in merito alla data e all’orario della somministrazione del vaccino presso il Centro Prelievi dell’Ospedale Parini di Aosta.
In questa fase della campagna vaccinale, precisa la circolare, non saranno inseriti gli insegnanti che hanno contratto il Covid-19 nei mesi di ottobre- novembre-dicembre 2020.
Arrivate al Parini le prime 200 dosi del vaccino “Moderna”
Sono stati consegnati questa mattina – mercoledì 13 gennaio – i primi 20 flaconi del vaccino “anticovid” prodotti da Moderna. I flaconi acquisiti – spiega l’Azienda Usl –, che non richiedono diluizione, equivalgono a 200 dosi di vaccino, che saranno somministrate alla popolazione anziana.
Nel corso dell’ultima settimana del mese di gennaio è prevista la fornitura di ulteriori 10 flaconi per 100 dosi effettive.
Rispetto al vaccino Pfizer BioNTech-Comirnaty attualmente in uso – aggiunge l’Usl –, sulla base dei dati attualmente disponibili, il profilo di sicurezza e di efficacia appare sostanzialmente sovrapponibile. Il vaccino Moderna prevede due somministrazioni – il richiamo a distanza di 28 giorni – e l’immunità si ritiene acquisita dopo due settimane dalla seconda somministrazione.
Vaccino anti Covid, arrivate in Valle d’Aosta altre 2340 dosi
Dopo esser stata per giorni fra gli “ultimi”, la Valle d’Aosta scala la classifica e conquista il podio. In base, infatti, agli ultimi dati diffusi dal Ministero della Salute, la nostra regione è seconda per dosi di vaccino anticovid somministrate: 1969 pari al 99,9% di quelle finora assegnate.
“Stamattina sono arrivate ulteriori 2340 dosi – spiega il Direttore Sanitario dell’Ausl Maurizio Castelli – che, come previsto dal Piano vaccini predisposto dall’azienda sanitaria, proseguirà con la somministrazione alle categorie definite dalla prima fase”. In primis operatori sanitari e ospiti delle microcomunità. Per quest’ultimi i nodi da risolvere sono diversi. Ieri Usl, Regione e Unité si sono incontrati per affrontarli.
“Abbiamo chiesto alle Unité di darci un elenco di soggetti residenti presso le loro strutture, suddividendoli per status clinico e giuridico e dopo di che a seconda della tipologia di soggetto si potrà capire se c’è un consenso autonomo, se esiste una disposizione anticipata al trattamento (Dat) e un tutore oppure se non c’è un tutore, e la persona è incapace naturalmente e non legalmente, dovrà subentrare il direttore sanitario o un suo delegato.” La procedura previsto dal decreto legge emanato a livello nazionale è complicata e sta rallentando le vaccinazioni nelle strutture residenziali per anziani. “Speriamo che nella conversione in legge il legislatore possa rivedere questa procedura. Per la la campagna vaccinale nelle Rsa sta procedendo con i soggetti capaci di esprimere un consenso e sugli operatori sanitari, che come chiestoci dalle Unité verranno vaccinati direttamente in struttura”. Oggi saranno interessate dalla campagna vaccinare le microcomunità di Valtournenche e di Challand-Saint-Anselme.
Informazione sul vaccino e la campagna vaccinale
https://www.iss.it/covid19-faq
https://www.aifa.gov.it/domande-e-risposte-su-vaccino-covid-19-comirnaty
https://app.powerbi.com/view?r=