Il parco Puchoz prende forma, ma ora è caccia ai fondi
Il primo mattone per trasformare il Puchoz in un parco cittadino è tolto. La seconda commissione consiliare del Comune di Aosta ha approvato, con l’astensione della minoranza, il progetto di fattibilità tecnico economica. Per vedere l’opera compiuta bisognerà però reperire i fondi, oltre 5 milioni di euro.
“Le risorse non le abbiamo” evidenzia l’Assessore ai lavori pubblici Corrado Cometto. “Occorrerà ricercare finanziamenti anche con l’aiuto dello Stato, della Regione e dell’Europa”.
La soddisfazione è però quello di esser arrivati “ad una prima fase progettuale” per il parco Puchoz. “Era nei nostri piani di governo – ricorda ancora l’Assessore – trasformare lo stadio in un parco aperto e fruibile da tutti i cittadini, vista la sua collocazione centrale”.
Costruita nel 1936, la struttura già oggi, con la gestione di Plus (Nda ex Cittadella dei Giovani), viene utilizzata come area verde per la pratica sportiva. Negli ultimi anni il comune ha piantato degli alberi per ombreggiare la parte est, ha rimosso la recinzione a ovest ed è stato rifatto l’impianto di irrigazione.
“Ora è fruibile ma non è come come noi lo vorremmo” prosegue Cometto.
Il progetto illustrato oggi è suddiviso su più lotti. Il primo, l’unico al momento quantificato sotto il profilo finanziario, andrà a rimuovere quasi tutti i muri per realizzare un parco vero e proprio. L’intervento prevede poi l’allargamento di via Garibaldi con l’eliminazione dell’angolo sud-est della casa del custode, su via Torino l’eliminazione, separazione e creazione di un raccordo verde, scarpato, sistemato a verde per portarsi a livello del campo.
Nella parte nord ovest, in prossimità dello sbocco di via Prés-Fossés è previsto un raccordo della quota della strada di via Torino al campo con una piastra multisport e degli elementi gradinati. Sulla zona a sud che prospetta su piazza Mazzini è stato ipotizzato un intervento di adeguamento sismico e di riqualificazione delle tribune, edificio che aveva dei vincoli da parte della Soprintendenza e che pertanto doveva essere mantenuto.
Le strutture del tennis e dei servizi del centro sportivo saranno demolite per lasciare spazio ad una nuova struttura a sud ovest, per la quale il progetto ipotizza un un partneriato pubblico-privato per la realizzazione anche di un bar/ristoro per i fruitori del parco.
“Il cuore del progetto rimane la creazione di un’area a parco, che riteniamo estremamente importante sia per la dimensione che per le caratteristiche che può avere.” spiega l’architetto Roberto Rosset. “Sarà un’area molto differente dalle altre presenti nella città.” Il progetto prevede poi anche l’eventuale realizzazione di un bike park.
Gli attuali alberi – cedri e platani – saranno mantenuti e valorizzati, mentre quelli recentemente piantumati saranno ricollocati all’interno dell’area. Previsto inoltre l’inserimento di un centinaio di nuovi alberi e arbusti.