Frode nell’appalto piscine: gli imputati scelgono l’abbreviato
Tutti hanno chiesto di essere giudicati con il rito abbreviato, “secco” per tre di loro e condizionato all’audizione di un testimone in un caso. È quanto ha caratterizzato l’udienza preliminare tenutasi dinanzi al Gup del Tribunale nella mattinata di oggi, mercoledì 29 maggio, su una presunta frode nell’appalto delle piscine regionali di Aosta, Pré-Saint-Didier e Verrès. La vicenda ruota attorno all’organizzazione, nelle tre strutture, di corsi di nuoto dai quali sarebbero emerse delle irregolarità.
In particolare, secondo l’accusa rappresentata dal pm Luca Ceccanti, la “Regisport”, aggiudicataria dell’appalto esperito dalla Centrale unica di committenza nel 2017, avrebbe “subappaltato” la tenuta delle lezioni a due associazioni sportive, la “Natatio Omnibus” e la “Aosta Nuoto”. Da queste sarebbero state praticate tariffe superiori e durate inferiori a quelle previste dal capitolato tra la Regione e la cooperativa affidataria della gara (con un’offerta, su tre anni, di 5 milioni 357mila 037 euro).
Il giudice ha quindi ammesso Nicola Abbrescia e Gianluca Fea (rispettivamente legale rappresentante e membro del Consiglio d’Amministrazione della “Regisport”), nonché Maurizio Fea (legale rappresentante della “ASD Natatio Omnibus”), al rito abbreviato “secco”, mentre Pamela Sorbara (legale rappresentante della “ASD Aosta Nuoto”) ha avuto accesso al giudizio alternativo condizionato a sentire un teste in aula.
L’udienza – cui era presente anche il dirigente dell’avvocatura regionale, il legale Riccardo Jans, in qualità di rappresentante della parte offesa, riservandosi la costituzione di parte civile in una successiva udienza – è stata aggiornata al prossimo 18 settembre, per l’inizio della discussione tra le parti.