Frode nell’appalto piscine: tutti gli indagati e i dettagli

La Procura contesta l’ipotesi di reato a due rappresentanti della “Regisport”, cooperativa aggiudicataria della gestione degli impianti, e ai responsabili delle società sportive “Aosta Nuoto” e “Natatio Omnibus”.
Piscina - Nuoto
Cronaca

A poche ore dalla notizia delle quattro denunce per una presunta frode nell’appalto per la gestione 2017-2027 delle piscine regionali di Aosta, Verrès e Pré-Saint-Didier, emergono i primi dettagli sull’inchiesta chiusa da poco dai Carabinieri del Nucleo investigativo, al lavoro dallo scorso settembre.

Ad essere indagati, nel fascicolo assegnato al pm Luca Ceccanti, sono due componenti della cooperativa risultata aggiudicataria della gara, la “Regisport”, vale a dire Gianluca Fea (coinvolto nella vicenda in qualità di membro del Consiglio d’Amministrazione ed anche dirigente della struttura Edilizia residenziale dell’Assessorato regionale alle opere pubbliche) e Nicola Abbrescia (legale rappresentante). In concorso con loro, per gli inquirenti, avrebbero agito i responsabili delle associazioni organizzatrici dei corsi di nuoto e aquagym che si sarebbero svolti in difformità dagli standard stabiliti dal capitolato regionale: Pamela Sorbara (Aosta Nuoto) e Maurizio Fea (Natatio Omnibus).

Secondo quanto ricostruito dai militari del Reparto operativo, comandato dal tenente colonnello Maurizio Pinardi, nel periodo dal settembre 2017 allo stesso mese dello scorso anno, la “Regisport” avrebbe anzitutto omesso di organizzare direttamente i corsi (competenza posta dal bando regionale in capo al gestore), demandandoli ai sodalizi sportivi. Dopodiché, questi ultimi, avrebbero applicato tariffe superiori e durate inferiori a quelle previste nel contratto tra la Regione e la cooperativa incaricata della gestione.

Nel dettaglio, i Carabinieri hanno accertato lezioni di quarantacinque minuti (anziché di sessanta), ad un prezzo orario maggiorato, a seconda della categoria dei destinatari, da 0,5 a 3 euro rispetto alle indicazioni del capitolato pubblico. Differenze minime, ma destinate ad assumere consistenza – è la tesi della Procura – se valutate sull’intero periodo di contestazione. Peraltro, omettendo di controllare le condizioni praticate, la “Regisport” avrebbe procurato ad “Aosta Nuoto” e “Natatio Omnibus” un profitto indebito, accompagnato da una penalizzazione economica per i partecipanti.

Nell’ambito dell’inchiesta si sono tenute anche alcune perquisizioni, mirate alla ricerca documentazione contabile ed utile a ricostruire i rapporti tra le società. Inoltre, il pm Ceccanti ha sentito diverse persone, inclusi dei funzionari regionali. Stando alle risultanze dell’indagine, l’amministrazione di piazza Deffeyes non risulta aver avuto percezione delle difformità messe a nudo dall’attività investigativa, né ha segnalato alcunché alla Procura. Non sono tuttavia emerse responsabilità a carico di appartenenti all’ente pubblico.

Aggiudicata nell’agosto 2017, dopo essere stata pubblicata dalla Centrale Unica di Committenza regionale nel marzo dello stesso anno, la procedura di gara per l’affidamento della gestione decennale degli impianti di Aosta, Verrès e Pré-Saint-Didier era stata vinta dalla “Regisport”, risultata la miglior offerente su una base d’asta di 5 milioni 836mila 734 euro, proponendo un ribasso del 6,78% (pari a 5 milioni 357mila 037 euro).

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