Incidente aereo di Cime Bianche, la Procura indaga per omicidio colposo

28 Ottobre 2020

Omicidio colposo. È l’ipotesi di reato per cui la Procura di Aosta ha aperto un fascicolo sull’incidente aereo di domenica scorsa, 25 ottobre, in cui al colle di Cime Bianche, sopra il comprensorio sciistico di Cervinia (Valtournenche), è precipitato al suolo un elicottero Robinson R44 privato. Nello schianto ha perso la vita il 59enne lombardo Alfredo Buda. Gli accertamenti, coordinati dal pm Luca Ceccanti, sono affidati al Soccorso Alpino della Guardia di finanza del Breuil.

Ad oggi, le “Fiamme gialle” – che erano intervenute sul posto con il Soccorso Alpino Valdostano, a seguito dell’allarme ELT trasmesso dal dispositivo di bordo dell’aeromobile (con il segnale ricevuto dal Centro di coordinamento di Poggio Renatico, che ha inoltrato la segnalazione alla Centrale Unica del Soccorso della Valle d’Aosta) – hanno realizzato documentazione fotografica sulla scena del sinistro. Oltre, con le attività inquirenti in loco, non erano potute andare, a causa della perturbazione in arrivo (a quota 3mila metri aveva iniziato a nevicare).

Peraltro, in quell’occasione avevano anche recuperato il 61enne Giorgio Oliva, l’altro uomo a bordo dell’elicottero. Gravemente ipotermico, era stato trasportato dall’elicottero di “Air Zermatt” all’ospedale di Berna (Svizzera), dove le sue condizioni stanno migliorando. I finanzieri non hanno potuto però prelevare i resti del Robinson, che sono necessari anche per l’inchiesta di sicurezza aperta e curata dall’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo.

Proprio congiuntamente a tale ente il Sagf ha in corso valutazioni su quando procedere, compatibilmente con le condizioni meteo, al sopralluogo nell’area ove l’elicottero è caduto, dopo che i due occupanti avevano trascorso una domenica sugli sci. Dai primi riscontri ottenuti dagli inquirenti è emerso, quale probabile pilota, Oliva (Buda non risulta, peraltro, titolare di un brevetto per condurre aeromobili). L’elicottero si era alzato in volo verso le 16, vista la necessità di tornare nel bresciano (da dove i due erano decollati al mattino) prima dell’oscurità.

Localizzato sul territorio valdostano il segnale ELT, la Centrale Unica valdostana ha coinvolto attorno alle 19.30 (vista la necessità di volare di notte) l’elicottero di “Air Zermatt” nelle ricerche. Dopo circa un’ora, però, il sorvolo è cessato, causa maltempo. Sono quindi partite le squadre via terra, arrivate alle lamiere dell’aeromobile attorno alle 23.30. Altri accertamenti svolti dai finanzieri hanno riguardato, per ora, i bollettini meteo e le altre informazioni disponibili al pilota in vista del viaggio di ritorno.

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