Senza esito le ricerche sopra Saint-Pierre dell’americano scomparso

04 Novembre 2022

Per il secondo giorno, le ricerche condotte sopra Saint-Pierre non hanno scaturito tracce utili a definire il caso di Liam Biran, il sommelier americano di cui mancano notizie dal 9 maggio 2019. Le operazioni sono state condotte dai Vigili del fuoco, con il nucleo Sapr (droni) e fluviale. Si sono concentrate in quell’area perché là sono stati ritrovati, martedì 1° novembre, su segnalazione di un residente a Sarre (che li aveva notati in una puntata del programma “Chi l’ha visto?”), la tenda e alcuni oggetti personali, poi riconosciuti dai parenti dello scomparso.

Oltre a quella traccia, la redazione della trasmissione condotta da Federica Sciarelli ha individuato, sempre a Sarre, un ragazzo che sostiene di avere incontrato Biran all’epoca, dicendo di averlo riconosciuto con certezza a causa della spaziatura tra due denti. Gli oggetti rinvenuti nel bosco, prelevati dai Carabinieri (che poi hanno attivato i Vigili del fuoco per le ulteriori ricerche, oltre a inviare alla famiglia – tramite canali diplomatici – la repertazione fotografica del materiale), collocano Biran nella nostra regione, nel periodo in cui si sono perse le sue tracce, ma non bastano a spiegare cosa gli sia accaduto.

Nella ricostruzione curata da “Chi l’ha visto?”, Biran – originario del New Jersey ed al tempo 32enne – era da circa un mese in viaggio per l’Europa. Arrivato a Torino da Atene aveva detto ai suoi familiari di voler proseguire recandosi a Parigi in treno. Non c’è mai arrivato: risulta, invece, l’acquisto di un biglietto ferroviario per Aosta con la sua carta di credito. Quelle raccolte negli scorsi giorni, a oltre tre anni dai fatti, sono però le prime segnalazioni che incrociano effettivamente lo scomparso e la Valle. Utili, ma non esaustive sul caso. Le ricerche sono, per ora, state sospese.

Le ricerche a Saint-Pierre.

 

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