Aosta cerca una soluzione al “rebus” del Parking de la Ville

27 Gennaio 2022

Quattro anni fa (quasi) esatti – era il 26 gennaio 2018 – veniva inaugurato in via Primo Maggio, ad Aosta, il Parking de la Ville con i suoi 540 posti. E da allora non è mai “decollato”, soffocato dagli stalli gratuiti che lo circondano, da un progetto di Palazzo regionale unico ormai abbandonato e da un collegamento con il Centro città che non c’è.

La questione, oggi, torna nel Consiglio comunale del Capoluogo, e i numeri sono impietosi: “Il parcheggio ‘Parini’ – spiega l’Assessore alla Mobilità Loris Sartore – ha 500 posti e nel 2019 ha incassato 430mila 200 euro. Il parcheggio ‘Carrel’ ha a disposizione 365 posti e due anni fa ha incassato circa 200mila euro. Il Parking de la Ville, con i suoi 540 posti, ha invece incassato poco meno di 54mila euro”.

Insomma, “il de la Ville, a confronto con il ‘Parini’, il ‘Carrel’ ed il parcheggio della Consolata denota un tasso di utilizzo giornaliero piuttosto basso, con un massimo nelle ore centrali che supera di poco il 30% – prosegue Sartore –. Gli altri parcheggi hanno dei picchi di utilizzo che superano, in alcuni casi, l’80% e che alla Consolata si avvicinano anche all’85%”.

Attorno, unaselvadi stalli gratuiti: “Il parcheggio della Pila SpA ha 30 posti per pullman e alcuni per le auto – aggiunge l’Assessore –, poi c’è il grande parcheggio per gli sciatori di proprietà regionale, quello riservato a dipendenti regionali all’interno dell’ex portineria della Cogne e quello della Cidac che in realtà è comunale. Tutti sono gratuiti. Se a questi aggiungiamo anche quelli della Torre piezometrica, alcune centinaia, arriviamo a circa 1500 posti auto gratuiti a fronte dei 540 a pagamento del de la Ville. Sfido chiunque di decidere di andare a parcheggiare a pagando con un’offerta gratuita simile adiacente”.

Poi, realizzata a tempo record la struttura è rimasto l’unico elemento del progetto originale, una volta persosi nei meandri l’Accordo di programma tra Regione e Comune per la realizzazione del nuovo Palazzo regionale.

A risollevare le sorti del de la Ville non sono servite neanche i costi calmierati: “Tutto il piano terra è occupato dai camper, mentre gli altri sono usati prevalentemente chi usufruisce degli abbonamenti. Sono 60 posti a tariffa ordinaria e 60 per i dipendenti della Cas che hanno una convenzione con prezzi scontati. Le tariffe al de la Ville sono le più basse rispetto alle altre strutture proprio per incentivarne l’utilizzo. La sosta costa 50 centesimi l’ora, mentre negli altri è a un euro. L’abbonamento è 30 euro mensili a fronte dei 40 nelle altre strutture, la convenzione con la Cas ammonta a 20 euro”.

L’Area F8 di Aosta. In giallo, il Parking de la Ville ed il parcheggio comunale a servizio del supermercato

Ed ora?

Le soluzioni non sono a lungo termine, e dipendono da un incrocio di progetti: la riqualificazione dell’area della stazione ferroviaria, e la trasformazione del sottopasso con slitte per le bicilette e gli ascensori per salire all’altezza del parcheggio “Carrel”; il progetto “Aosta in Bicicletta” e la creazione delle “Velostazioni”, un possibile attraversamento della ferrovia di fronte alla Torre di Bramafam. O, a livello ancor più ampio, l’aggiornamento del Piano generale del traffico urbano.

Come extrema ratio – a dirlo è la consigliera di Rinascimento VdA Roberta Balbis, appoggiata poi dal collega di Forza Italia Paolo Laurencet –, si potrebbe pensare alla fattibilità di una conversione della struttura in altro, tutto però da immaginare.

Un’idea a breve termine la mette sul tavolo Bruno Giordano (Lega): “Con l’attuale circolazione non si può parcheggiare al de la Ville, arrivare in via Paravera, attraversare la ferrovia e arrivare in città. E non si può perché gli ultimi 50 metri sono a senso unico. Manca un servizio: se si riuscissero ad eliminare quei 50 m di senso unico ma solamente per le biciclette, non per le auto, si potrebbe risolvere molto”.

Idea che stuzzica: “Realizzare una corsia solo ciclabile in via Paravera mi trova favorevole, valutiamone la possibilità”, dice in replica l’Assessore Sartore.

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