Laurent Viérin alza bandiera bianca: niente candidatura alle Europee
Era nell’aria, ma ora è arrivata l’ufficialità: Laurent Viérin non sarà fra i candidati alla prossime elezioni europee dell’8 e 9 giugno. Annunciata quasi tre mesi fa la candidatura dell’ex presidente della Regione, sostenuta da Pays d’Aoste Souverain e Orgueil Valdôtain, non ha trovato un accordo per l’apparentamento con una lista nazionale, prevista dalla normativa.
“Malgrado i numerosi colloqui ed incontri avvenuti con alcune forze politiche nazionali, la mancanza di piena condivisione sui contenuti progettuali della nostra proposta, per noi assolutamente irrinunciabili, non ha reso possibile questa formalizzazione, e crediamo opportuno oggi fermare questo percorso, coerenti con le nostre idee” spiega oggi in una nota, annunciando il mancato deposito delle candidature alla Corte d’appello di Milano della lista “Federalismo & Autonomie”. Progetto politico che la nota spiega voler ora proseguire e porsi come “punto di rifermento in Valle d’Aosta e fuori dai nostri confini sul tema delle minoranze linguistiche, della Montagna e dell’identità alpina”.
La scorsa settimana era stato depositato al Viminale il simbolo e costituita la lista che prevedeva una candidatura valdostana, quella di Viérin, due figure piemontesi e una lombarda, tra cui 2 donne.
“Non c’erano i presupposti di contenuti condivisi e abbiamo deciso di fermarci per coerenza perché non possiamo accettare tutto ciò che ci viene proposto da fuori Valle e rinunciare ai nostri valori, solo per poterci candidare. – sottolinea Laurent Viérin – Desidero ringraziare innanzitutto chi ha lanciato e sostenuto questa candidatura, Pays d’Aoste Souverain e Orgueil Valdôtain per la grande fiducia riposta in me ed il lavoro fatto, e anche tutte le persone che hanno sostenuto questa candidatura in questo periodo”.
Accanto ai ringraziamenti arrivano anche le stoccate, in particolare ai “movimenti autonomisti della c.d. “Réunion e non” che “ci ha fatto capire bene la vera natura di certa politica, probabilmente più interessata a coltivare il mantenimento della propria posizione piuttosto che lavorare a progetti comuni con ideali e valori, malgrado i proclami”. Viérin non risparmia neppure i “tanti che hanno lavorato contro questo progetto, che ci hanno aiutato ad illuminare i prossimi passaggi politici che metteremo in campo nel prossimo futuro, consapevoli che questa esperienza non fa che rafforzare la nostra idea di proseguire nel costruire un progetto politico in Valle in primis, ma anche fuori dai nostri confini. Un progetto che difenda e tuteli realmente le Minoranze Linguistiche nel processo di costruzione di un’Europa Federale dei Popoli e delle Regioni, che rispetti e tuteli le differenze linguistiche, culturali e territoriali, anche delle piccole realtà, con particolare riferimento alle tematiche della montagna e dei territori Alpini. E questo riconoscendo fondamentale il ruolo dei popoli, delle regioni e dei territori che compongono l’arco Alpino, e le specificità culturali e linguistiche che portano con sé, che parta dalla Valle d’Aosta e che possa aggregare le sensibilità dei “Peuples frères” e delle altre realtà e minoranze delle Alpi, per costruire un progetto comune.”
Laurent Viérin si candida ufficialmente con Pas e lancia “un progetto aperto” per le Europee
15 marzo 2024
Pays d’Aoste Souverain lancia, Laurent Viérin raccoglie. Dopo che il movimento si era esposto, avanzando la candidatura del già presidente della Regione per le prossime Elezioni europee, oggi è il diretto interessato ad entrare in gioco. Non solo confermando la sua disponibilità, ma aprendo direttamente una campagna elettorale – dopo il niet dell’Union Valdôtaine – di fatto mai cominciata.
“Ringrazio Pays d’Aoste Souverain per questa proposta ad impegnarmi direttamente in questa competizione, per cercare di portare la voce della Valle d’Aosta, dei valdostani, delle minoranze etniche e linguistiche e dei popoli di montagna a Bruxelles. Luogo fondamentale di decisione e dove è estremamente importante essere presenti”, ha spiegato in un video lo stesso Viérin.
“Ho accettato questa sfida con grande entusiasmo e determinazione, profondamente convinto che, al di là della legge elettorale non favorevole, non ci si possa piegare ma si debba lottare per portare la voce dei piccoli popoli di montagna in Europa. In questo senso, lotteremo per tematiche fondamentali per il futuro delle nostre comunità”, aggiunge.
Tra queste, Viérin elenca: “la difesa della montagna e della sua identità, con particolare riferimento alle lotte comuni dei popoli, dei paesi e dei territori attorno al Monte Bianco; l’applicazione del federalismo integrale e della sussidiarietà affinché si possa dare voce anche e soprattutto alle piccole realtà; ed il riallacciare rapporti e legami con altre minoranze e con i Peuples frères e lottare con loro per l’autodeterminazione dei popoli, anche per evitare l’isolamento”.
“Per questo metterò tutte le mie energie in questo progetto, che è un progetto aperto e che speriamo possa essere condiviso dal mondo autonomista e federalista, non solo in Valle d’Aosta ma anche fuori dai nostri confini – chiude –. Siamo profondamente convinti che battaglie come queste non si debbano portare avanti semplicemente quando si è certi di poterle vincere, ma che si debbano fare anche e soprattutto per i principi ed i valori in cui si crede”.
Ad anticipare Viérin – nello stesso video – è il responsabile politico di Pas Christian Sarteur: “Vogliamo rappresentare tutti i valdostani in quelle istituzioni europee che influenzano e influenzeranno ogni giorno di più la quotidianità – ha detto –. Con spirito di apertura e di unità, abbiamo individuato il nostro candidato in monsieur Laurent Viérin. Già organico di Pays d’Aoste Souverain, persona preparata politicamente, trasversale e soprattutto capace di rappresentare e interpretare tutte le varie sensibilità presenti in Valle d’Aosta”.
di Luca Ventrice
Pays d’Aoste Souverain fa il nome di Laurent Viérin
9 marzo 2024
Dopo che l’Union Valdôtaine si è sfilata, che Valle d’Aosta Aperta ha lanciato la campagna elettorale con il sostegno alle liste Alleanza Verdi e Sinistra e MoVimento 5Stelle e che l’associazione Esprì ha chiesto agli autonomisti un’assunzione di responsabilità, rappresentata da una candidatura unica dell’area, è oggi Pays d’Aoste Souverain a rivelare il nome della candidatura ventilata ieri, durante la Festa Nazionale della Valle d’Aosta. E non è certo un nome di secondo piano nella politica valdostana.
E’ quello di Laurent Viérin, ex presidente della Regione, già nell’Uv e poi nell’Union Valdôtaine Progressiste, definito dal movimento indipendentista “fervente difensore dell’identità valdostana e dell’autodeterminazione dei popoli”, nonché “promotore dei legami tra i popoli dei Paesi attorno al Monte Bianco”. La candidaura di Viérin è proposta da Pas, come spiega una nota sottoscritta dal responsabile politico Christian Sarteur, “ai valdostani e ai movimenti autonomisti”.
Tale proposta, si legge ancora, vede Pays d’Aoste Souverain “fedele ai suoi principi e obiettivi”, soprattutto in fatto di sovranità politica della Valle d’Aosta, “al fine di assecondare, nel quadro di una Europa dei popoli, l’aspirazione del popolo valdostano all’autodeterminazione”.
Il movimento indipendentista avanza la candidatura “tenuto conto delle ricadute che le politiche e le misure comunitarie, soprattutto nei campi della cultura, dell’ambiente e dell’economia, presentano sulla Valle d’Aosta” e “in considerazione della necessità di essere presenti a questo appuntamento elettorale, per difendere e vedere i nostri diritti rappresentati, in quanto minoranza linguistica riconosciuta dalla Costituzione”.
Europee, Pays d’Aoste Souverain: sostenere un indipendentista
8 marzo 2024 – di Sara Colombini
“Pays d’Aoste Souverain propone ai movimenti valdostani autonomisti e non di appoggiare la candidatura di un proprio rappresentante indipendentista alle europee.” A dirlo durante la conferenza stampa di ieri il portavoce politico di Pas Christian Sarteur che, con questo invito, chiede che le istanze indipendentiste possano essere “la bandiera, la cassa di risonanza dei movimenti autonomisti per farsi sentire a Roma affinché venga cambiata la legge per essere rappresentati a Bruxelles. Nutriamo perplessità e dubbi, come ha recentemente detto la Meloni, che la Valle d’Aosta possa essere rappresentata da un partito di destra in Europa.” Il nome da proporre è già stato individuato e sarà rivelato nelle prossime settimane.
Il Manifesto e l’impegno a realizzare la Federazione Arpitana
Durante l’incontro, dedicato alla terza Festa Nazionale della Valle d’Aosta e ai dieci anni dalla nascita di Pas, è stato presentato il Manifesto dell’Indipendenza Arpitana, scritto dall’ideatore dell’Arpitania Joseph Henriet insieme a Florent Corradin. Tema nodale continua a essere quello della zona franca, da applicare nel modo più integrale possibile: “Quella proposta ora non è una zona franca, perché continua ad attingere le risorse dal bilancio regionale. Insisteremo con la rivendicazione dei quindici decimi del reparto fiscale.” – ha affermato Sarteur. Altri punti sono la valorizzazione del patrimonio culturale e scolastico con progetti di civilisation valdôtaine, la rappresentazione dell’intero popolo valdostano con particolare attenzione ai giovani, lo sviluppo sinergico dei settori rilevanti nel tessuto economico valdostano, il potenziamento dell’assistenza territoriale e la maggiore autonomia comunale nelle scelte legislative, sociali ed economiche. “L’Arpitania è un sogno e non so se sarà realizzato, ma è una bandiera che dobbiamo tenere alta e diffondere” – ha detto Joseph Henriet. Primo punto e cuore del manifesto, la persona: “Crediamo nell’Arpitania come in una confederazione di popoli, dove tutti i popoli devono essere liberi e confederati tra loro, e dove alla base della società c’è l’individuo che può esprimersi consapevole e libero.” ha aggiunto Philippe Milleret.